Il campus è localizzato a Chieti Scalo, in una zona segnata da colline e piccole valli, in cui l'alternanza di edificazioni sparse recenti e di fasce coltivate mostra un singolare intreccio di caratteri urbani e rurali.Il lotto dell'insediamento universitario, di circa 17 ettari, è delimitato a nord-est da via dei Vestini, uno dei principali collegamenti con la città alta, e sul lato orientale da una grande struttura ospedaliera.All'interno dell'area di progetto sono presenti due edifici a destinazione universitaria, precedentemente realizzati.Il primo, un blocco a pianta quadrata costruito negli anni sessanta su progetto dello studio B.B.P.R., ha ospitato gli uffici rettorali e la facoltà di Medicina.Il secondo è la Casa dello studente progettata da Giorgio Grassi e Antonio Monestiroli, parzialmente realizzata alla fine degli anni settanta: la logica insediativa espressa da questo edificio ha avuto un ruolo importante nel disegno planimetrico del nuovo complesso universitario. Strutture Centro sportivo Il centro sportivo comprende una palestra e due campi da tennis all'aperto, inseriti in un complesso unitario che si presenta come una grande corte, di m 69 x 41,50, recintata da una muratura in mattoni. La localizzazione prescelta, su due ampi terrazzamenti nella parte alta dell'area, in prossimità dell'ingresso al campus da via dei Vestini, consente una facile accessibilità anche da parte degli atleti esterni e del pubblico.I campi da gioco si accostano a pettine a un sottile corpo edilizio, alla sommità del quale un camminamento protetto da un pergolato in legno collega in quota il piano dei parcheggi agli spalti del pubblico.Questo percorso, largo m 2,60, non solo è il fondamentale elemento distributivo dell'impianto, ma anche un importante luogo di osservazione che si affaccia, tra muri finestrati, da un lato sui campi sportivi, dall'altro sulla valle del campus universitario.Lo spazio della palestra è definito dalla grande copertura metallica e da una parete vetrata a tutt'altezza rivolta all'interno del recinto.La copertura, separata dalla muratura di mattoni mediante una finestra a nastro, appare come un autonomo elemento metallico che si prolunga, con un ampio sbalzo, a proteggere le tribune dei campi da tennis.Una doppia gradinata con affacci opposti separa la palestra dai campi di tennis, creando gli spalti per il pubblico dei due settori. Una fila di pilastri metallici, posizionata al centro tra le due tribune, sostiene il grande serramento, creando una separazione trasparente tra gli spettatori della palestra e quelli del tennis. Questo schema consente sia l'utilizzazione autonoma e separata di ciascun impianto, sia una buona condizione di collegamento e visibilità tra i settori nei casi di funzionamento simultaneo delle attività sportive sui vari campi.Sotto le gradinate sono collocati gli spogliatoi della palestra, a cui si giunge da una corpo scala sporgente che interrompe la continuità del lungo prospetto sulla valle. Altri due ingressi sono situati rispettivamente sul fronte a valle e sul piazzale raggiungibile da via dei Vestini: quest'ultimo consente un comodo accesso ai portatori di handicap e ai mezzi di soccorso.Sul lato settentrionale un piccolo corpo di fabbrica, su pianta quadrata di lato m 5,30, ospita al piano terra la centrale termica e al piano superiore i servizi igienici per il pubblico, collegati alle tribune da un passaggio-ponte realizzato con pannelli metallici. La copertura di questo piccolo blocco, anch'esso in struttura metallica verniciata in colore grigio, ha quattro falde che si chiudono intorno alla canna fumaria della centrale termica.L'accesso ai campi da tennis avviene attraverso una scala aperta servita dal percorso pergolato. In prossimità di questo ingresso, appoggiata al muro di recinzione sul lato est, è posizionata una piccola gradinata scoperta che ha consentito la realizzazione di altri posti per il pubblico. Gli spogliatoi del tennis sono collocati nel corpo di fabbrica meridionale sotto il percorso pergolato.L'edificio è realizzato con muratura portante di mattoni pieni a due teste a faccia vista, del colore giallo, caratteristico di queste zone. Nella parte superiore della palestra una serie di pilastri scatolari di acciaio, poggiati su un cordolo continuo in calcestruzzo inserito nella muratura, spiccano a sostenere la copertura, tagliando la finestra a nastro. La campata della copertura, che ha una luce di m 24,15, è formata da travi reticolari metalliche saldate, alte m 1,50, con sbalzo sulle gradinate del tennis di 6 metri. Il solaio di copertura è realizzato in lamiere grecate coibentate, così come le chiusure laterali che all'esterno sono rivestite da fasce di lamierino rivettate, verniciate in colore grigio, al pari di tutte le parti metalliche e i serramenti. L'acqua piovana della copertura è smaltita da quattro grandi doccioni in lamierino verniciato, sporgenti sul lato ovest.La dimensione e l'orientamento dei campi da gioco, ruotati leggermente rispetto all'asse nord-sud, rispondono alle norme Coni per l'omologazione dell'attività agonistica. La capienza massima per il pubblico è di 150 posti nella palestra e di 285 per il tennis. Il campo da gioco della palestra, pavimentato in parquet, misura m 38 x 19 per consentire lo svolgimento di diverse discipline agonistiche, (pallavolo, basket, pallamano, calcetto). Sul lato corto meridionale sono posizionati il deposito per gli attrezzi sportivi e l'ufficio per gli impiegati del C.U.S., per il controllo dell'impianto. I campi da tennis sono pavimentati in materiale sintetico del tipo green-set e provvisti di illuminazione per il gioco notturno. Questo edificio ha vinto, nel 1986, il "Premio europeo per impianti sportivi". Rettorato E' un grande edificio a pianta rettangolare di m 101,20 x 24, disposto in senso trasversale rispetto al pendio, alto due piani a monte e cinque a valle. Localizzato all'ingresso del campus su via dei Vestini, è attraversato da una strada interna pedonale.Nel tratto finale questo percorso diventa gradonato ed è sormontato da una grande sala destinata ad auditorium.Sia la posizione prescelta, che ne fa una "porta" di ingresso al campus, sia la presenza di elementi molto caratterizzati, quali la strada interna e l'auditorium, mostrano, l'intenzione di rendere questo edificio un'attrezzatura non separata ma aperta alla città.Lo schema a corpo triplo guida sia l'aspetto distributivo che costruttivo dell'edificio. I corpi laterali contengono gli uffici, i ballatoi e i collegamenti verticali; la campata centrale è occupata dal percorso pedonale e, a seconda dei diversi livelli, di volta in volta dagli spazi comuni, dagli archivi e da locali di servizio. Considerando la separazione creata dalla sezione inclinata della strada interna, i collegamenti trasversali tra i due corpi sono posizionati in diversi punti della pianta nei rispettivi piani.In senso longitudinale l'edificio è suddiviso in due settori, separati da scale metalliche esterne che creano profonde zone d'ombra sui fronti esterni. Questi settori si differenziano per la soluzione architettonica delle coperture ma conservano un forte carattere unitario negli allineamenti volumetrici e nella continuità del percorso interno. Il settore a monte è formato da due blocchi che si affacciano su una strada interna coperta a vetri.Questa soluzione individua una galleria a doppia altezza, lunga 50 metri e larga 7,30, che costituisce una sorta di atrio per l'intero campus universitario; al piano alto i due corpi laterali ospitano gli studi del rettore, e del direttore amministrativo e la sala del senato accademico; al piano inferiore sono sistemati gli uffici a maggiore contatto con il pubblico.La galleria è attraversata da due passerelle di collegamento, realizzate in travi reticolari metalliche con scatolari a vista e parapetti in vetri temperati.La struttura principale della galleria è formata da una serie di travi metalliche IPE alte cm 100, disposte a interassi di m 6,40.Il profilo della copertura vetrata a due falde, realizzata in alluminio preverniciato, è tutto compreso nell'anima delle travi principali in modo da lasciare visibili sia l'intradosso che l'estradosso delle travi stesse: in tal modo viene dato risalto alla tessitura strutturale che crea una fitta trama di linee d'ombra nel percorso interno.Il secondo settore corrisponde alla sala dell'auditorium e ai servizi annessi, che occupano i due livelli alti dell'edificio. Il percorso orizzontale si immette in una rampa a gradoni delimitata sui fianchi dagli uffici e in alto dalla sala dell'auditorium. La gradonata ha una larghezza iniziale di m 4,80 che aumenta progressivamente fino a m 5,40 per una leggera strombatura che si apre verso l'aula magna.L'auditorium è una sala a pianta trapezoidale inserita nella sagoma rettangolare dell'edificio, la cui autonomia volumetrica è leggibile dagli spazi interni di distribuzione. La cavea a gradoni circolari segue la sezione inclinata del percorso interno, accompagnandone la pendenza verso valle. La sala contiene 320 posti e può funzionare autonomamente rispetto agli uffici dell'università. L'accesso alla sala avviene da due atri laterali collegati da una sottile passerella vetrata, larga m 2,40, che scavalca a ponte il passaggio della gradinata. Questa soluzione riunifica il sistema degli ingressi al livello più alto del foyer e nello stesso tempo permette di conservare la continuità visiva del percorso interno. La copertura della sala, che impegna l'intera larghezza dell'edificio, è realizzata con travi reticolari metalliche estradossate, ricoperte con carter in alluminio verniciato in colore grigio. Le campate del solaio sono in pannelli metallici grecati.La sala è pavimentata in parquet di rovere; le pareti laterali, per un'altezza di circa 2 metri, sono rivestite di pannellature con listelli di legno le cui diverse tessiture sono dettate da ragioni di assorbimento acustico. Il controsoffitto della sala è realizzato in pannelli di cartongesso con sagome curve corrispondenti alle gradonate e scalettate secondo la necessità di riverberazione del suono. Le poltroncine sono in tessuto sintetico autoestinguente di colore rosso.Sui fianchi della sala-auditorium si affacciano due soppalchi per le postazioni delle luci e degli apparati scenici. Sul lato corto dell'edificio, alle spalle del palcoscenico, sono disposti i collegamenti tra le scale dei corpi di fabbrica laterali; questi corridoi si affacciano sulla ex facoltà di Lettere attraverso finestre a nastro.Anche questo edificio è rivestito in mattoni a vista, tranne la fascia centrale del prospetto meridionale che è in travertino.Il percorso interno è interamente pavimentato in lastre di travertino bucciardato; nel tratto a gradoni le pareti sono rivestite in lastre di travertino levigate, di cm 100 x 50. Sia l'ingresso a monte che quello a valle sono forniti di un cancello metallico a scorrimento verticale, a scomparsa nel pavimento. Centrale Tecnologica La soluzione della centrale tecnologica risponde innanzitutto a due esigenze fondamentali dovute al fatto che essa serve l'intero complesso universitario: la notevole dimensione dell'impianto e la necessità di occupare una posizione il più possibile baricentrica rispetto ai diversi edifici dell'università.La localizzazione prescelta è a monte dell'edificio dei dipartimenti della ex facoltà di Lettere e Filosofia, con una giacitura parallela alla spina dei dipartimenti, con cui forma una corte allungata di m 55 x 15.Volendo ridurre al minimo la volumetria fuori terra, si è scelto di interrare gran parte dei locali - per quanto ovviamente consentito dai problemi tecnici e normativi - sotto la collina a nord dei dipartimenti. Questa soluzione limita la visibilità dell'intervento al disegno di un bordo artificiale costruito alla base della collina. L'architettura della centrale tecnologica è quindi tutta concentrata su un lungo prospetto porticato a sud, che protegge una parete interamente rivestita in lamierino metallico, su cui si aprono i grandi portoni scorrevoli e le griglie di areazione dei locali.In copertura un camminamento a terrazza si affaccia sulla corte e sostiene la piccola torre metallica delle ciminiere. Quest'ultima è a pianta rettangolare e si articola in due corpi di protezione alle canne fumarie, separati da una scala di servizio aperta. In sommità i corpi cilindrici delle ciminiere escono a vista portando l'altezza totale della torre a 12 metri. Centri di Ricerca Medica C.A.S.T. e I.T.A.B. Sulla collina situata di fronte alla "cittadella della scienza" sono in corso di realizzazione due centri di ricerca medica specialistica: il Centro Studi e Tecnologie Avanzate (C.A.S.T.) e l'Istituto di Tecnologie Avanzate Biomediche (I.T.A.B.).Il programma edilizio di questi centri è sorto nell'ultima fase di progettazione del campus. Il problema centrale, quindi, è stato quello di studiarne un inserimento coerente con la logica dell'impianto generale: per dare maggior forza e continuità al cono visivo individuato dalla ex facoltà di Lettere si è scelto di allineare i nuovi edifici sul limite della valle, a filo con il polo didattico.Per l'evidente analogia funzionale, ma anche per far fronte a eventuali ampliamenti, i due edifici sono stati progettati come parti di un medesimo sistema tipologico in cui, alla forte unitarietà nella parte che si affaccia sulla valle, si contrappongono le differenze volumetriche dei corpi a sud.Lo schema base di entrambi gli edifici è formato da due corpi a sviluppo lineare, separati da una fascia centrale, utilizzata per delle piccole corti o per spazi comuni. I corpi di fabbrica rivolti a nord sono segnati da un sistema di torri che contengono i corpi scala alternati agli ascensori, separati da corpi più snelli con prospetti dal marcato disegno orizzontale. Le coperture sono a quota costante, per cui l'altezza delle torri aumenta progressivamente col procedere del declivio.L'edificio del Ce.S.I. presenta quattro livelli fuori terra e un piano seminterrato che accoglie il centro elaborazione dati, una sala convegni e la sottocentrale tecnologica. Al livello dell'ingresso sono sistemati l'amministrazione e, in uno spazio a tripla altezza nella parte centrale, una sala per la biblioteca illuminata dall'alto. I piani superiori sono occupati dalle unità di ricerca. Il blocco lineare opposto alla valle, destinato a laboratori, è interamente vetrato ed è segnato da un sistema di stretti ballatoi metallici.Nell'I.T.A.B., il settore opposto alla valle raggiunge un'altezza massima di due piani e comprende: al livello di ingresso l'accettazione, i reparti diagnostici con zone filtro, la zona di elaborazione dati, la risonanza magnetica; al piano seminterrato una sala conferenze, le centrali tecnologiche e l'autorimessa. Gli atri che si aprono su questo fronte basso sono protetti da grandi mensole aggettanti. Il fronte interno di questo settore presenta un corridoio vetrato che si affaccia sui patii, con cui è in stretta continuità prospettica. Nella campata centrale i due patii sono separati da corpi vetrati destinati ai collegamenti e alle sale d'aspetto.Il corpo caratterizzato dalle torri, in virtù del secondo fronte libero, è distribuito con ampi percorsi affacciati a nord sulla valle, e i locali per gli studi e la foresteria a sud, illuminati da finestre a nastro.In entrambi gli edifici le superfici piene all'esterno sono rivestite in lastre di travertino, mentre le parti metalliche e i serramenti sono in alluminio preverniciato in colore grigio. Portale web del CAST La Cittadella della Scienza Apparentemente autonoma rispetto agli altri elementi dell'impianto universitario, la cittadella della scienza si presenta come un nucleo compatto, arroccato sul bordo orientale dell'area. Questa soluzione consente di accogliere in un complesso unitario la consistente volumetria dell'area sanitaria e, nel contempo, di disegnare un limite architettonico in grado di creare un filtro rispetto al vicino ospedale.Gran parte delle superfici richieste sono sistemate in un grande terrazzamento che costituisce la base artificiale da cui spiccano gli edifici sovrastanti.La pianta di questo basamento, di forma trapezia, è saldamente legata all'impianto generale del campus: il lato ovest è ortogonale all'asse portante della ex facoltà di Lettere e il lato sud si allinea sul limite del cono visivo che si apre sulla valle.Gli edifici sono disposti in due file di corpi paralleli: l'orientamento nord-ovest sud-est, trasversale rispetto al pendio dell'area, lascia ampie trasparenze verso monte. Partendo da via dei Vestini, sono posizionati in successione i blocchi. In prossimità dell'ingresso principale è localizzato un piccolo edificio con una corte coperta a vetri.Lungo la strada di spina gli edifici sono collegati tra loro mediante corpi di fabbrica più bassi e sottili, formando in tal modo uno schema a doppio pettine a corti contrapposte. Questi corpi di collegamento, realizzati in ferro e vetro, contengono le hall, gli atri, e, in posizione alternata, dei corpi scala semicircolari - anch'essi vetrati - che conducono al sottostante piano delle aule.Il basamento è in massima parte utilizzato per due livelli: al piano inferiore nelle zone interne vi sono i garage, nelle zone di bordo e al livello superiore i laboratori, gli ambulatori della clinica, e una serie di grandi aule per la didattica. La copertura del basamento forma una grande terrazza praticabile solcata da patii stretti e allungati che si alternano a patii quadrati: questi ultimi sono attraversati da ampie gradinate che scendono al sistema delle aule, creando in tal modo una centralità per le corti delle diverse facoltà.Il lato ovest del terrazzamento è sottolineato da un filare di alberi in cassoni che corre parallelo al parapetto. Anche la piazza pedonale a est è completamente alberata.Gli edifici lineari sono alti cinque piani fuori terra e in pianta misurano m 54 x 11,40; la distanza tra i fronti lunghi è di m 17,50. Gli edifici di bordo, situati rispettivamente sull'ingresso da via dei Vestini e sulla valle a sud, si differenziano per la maggior profondità del corpo di fabbrica che è largo m 14. Gli edifici rivolti a sud sporgono oltre il limite del basamento costruendo in tal modo una grande parete finestrata che si poggia direttamente sulla valle.Il basamento è rivestito con mattoni a faccia vista; gli edifici delle facoltà sono tamponati con pareti ventilate rivestite in lastre di travertino. Dipartimenti e Biblioteca Polo di Lettere La ex facoltà di Lettere e Filosofia è localizzata nella zona in cui il pendio termina nella pianura, è articolata in tre corpi edilizi disposti intorno a una stretta valle da conservare a prato, orientata verso la città alta. L'edificio destinato ai dipartimenti e alla biblioteca, posizionato sul principale rilievo di questa orografia, è costruito su uno schema a pettine con le corti aperte a sud. Le prime due, parzialmente edificate al piano terra, danno vita a terrazze praticabili affacciate sul prato centrale.Le ultime due appoggiano direttamente sul terreno, senza alterare il declivio originale del suolo. Nel tratto occidentale lo schema a pettine si raddoppia creando altre due piccole corti coperte, destinate alla biblioteca.La spina dei collegamenti longitudinali, che contiene i gruppi scala, gli atri e i servizi igienici, distribuisce le corti dei dipartimenti a sud, la biblioteca a nord e, nella parte terminale a ovest, il nucleo direttivo delle sale del consiglio e della presidenza.La lunghezza totale del fabbricato è di m 131. In ragione della quota costante della linea di gronda e del pendio accentuato del luogo, l'edificio presenta altezze diverse sui vari fronti, raggiungendo un massimo di m 14 a valle e m 7 a monte. I corpi di fabbrica dei dipartimenti, che di norma adottano uno schema distributivo con corridoio centrale, sono profondi m 10,40 e si alternano alle corti di m 21 x 17,20. L'ingresso principale è risolto da un porticato passante localizzato in corrispondenza del nucleo direttivo, in prossimità della piazza che lo collega al polo didattico e all'aula magna. Da questo accesso parte una rampa interna a gradoni, parallela alla spina dei collegamenti, che attraversa longitudinalmente l'edificio intercettando alle diverse quote da un lato i dipartimenti, dall'altro i locali della biblioteca. Questo percorso, largo m 3,60, forma una strada interna che risale la collina presentando quindi un'altezza via via decrescente. L'illuminazione giunge dalla copertura in struttura metallica e vetro. Al livello più alto i bracci del doppio pettine scavalcano a ponte il percorso galleria formando gli ambienti destinati ai laboratori. La pavimentazione dei gradoni è in lastre di travertino bucciardato, mentre le pareti sono rivestite in mattoni a faccia vista. La biblioteca è formata dai tre bracci che delimitano due sale di studio, e occupa due piani fuori terra e un piano seminterrato. Il corpo centrale tra le due sale ospita l'ingresso, i cataloghi, la direzione e gli uffici. Le sale di lettura sono concepite come due piccole corti chiuse da leggere strutture metalliche, che guardano a nord, verso la campagna, attraverso ampie vetrate a tutt'altezza.Questi spazi sono trattati scenograficamente come "esterni": i prospetti che perimetrano le sale a doppia altezza presentano un disegno di pareti finestrate in mattoni in stretta analogia con quelle esterne. I corpi laterali, concepiti per ospitare studioli e postazioni informatiche, prendono luce dalle finestre che si affacciano sulla sala e sono collegati tra loro attraverso ballatoi metallici aperti.La biblioteca può accogliere circa 200.000 volumi. Il sistema di conservazione e distribuzione dei libri è misto, come si conviene a una biblioteca universitaria: una parte del patrimonio librario è nei depositi al piano seminterrato, servito da montalibri, l'altra è collocata nelle sale e negli studioli ed è quindi direttamente accessibile agli studenti. La copertura di ciascuna sala è formata da un sistema incrociato di travi reticolari metalliche con solai in lamiera grecata. All'interno sono stati realizzati controsoffitti a cassettoni in cartongesso, con una sezione che si rastrema in corrispondenza del grande serramento in alluminio. La pavimentazione delle sale lettura e dei ballatoi è in parquet di rovere.La struttura dell'edificio è realizzata in cemento armato; le pareti esterne sono a camera d'aria con murature a una testa di mattoni semipieni a faccia vista, messi in opera con tessitura "alla gotica". Il fronte corto del terminale a valle, rivolto su uno dei percorsi fondamentali del campus, è evidenziato da un rivestimento in lastre di travertino levigato, così come i terrazzamenti nelle prime due corti. Tutti i serramenti esterni e le parti metalliche sono in alluminio preverniciato di colore grigio.