Progetto SAIL4PARKINSON, mare e sport acquatici contro il Parkinson

Nei giorni scorsi, a San Vero Milis, in Sardegna, si è tenuta la prima fase del progetto SAIL4PARKINSON, realizzato dalla onlus ParkinZone, sotto la direzione del neurologo Nicola Modugno e della psicologa Silvia Della Morte.
Al progetto hanno partecipato il dottor Andrea Di Blasio e 2 studenti del corso di Laurea Magistrale in “Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive ed Adattate” dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, oltre alla professoressa Lucia Cugusi, dell’Università degli Studi di Sassari, e ad alcuni studenti e dottorandi di quell’Ateneo.
Sono stati coinvolte 14 persone affette da morbo di Parkinson, provenienti da tutta Italia, che sono state allenate attraverso la pratica di esercizio fisico e sport adattati in ambiente naturale marino. Il progetto prevede una fase conclusiva che vedrà i partecipanti monitorati nella loro quotidianità, e, alla fine di luglio, saranno poi sottoposti a specifici test di valutazione.  
“Durante l’intensa settimana - spiega il dottor Andrea Di Blasio - abbiamo sfruttato le meravigliose caratteristiche dell’ambiente marino che ci ha ospitati e le caratteristiche tecniche di paddling, sup, wing sup, vela, surf, yoga e taijiquan per stimolare in maniera multidisciplinare i partecipanti e, al contempo, per poter studiare l’effetto della combinazione dei diversi interventi con l’ambiente naturale sulla loro sfera psicologica e funzionale, oltre che sul loro sonno e sulla loro variabilità cardiaca. Abbiamo messo in piedi una grande palestra all’aperto - prosegue il dottor Di Blasio - in cui abbiamo lavorato in gruppo ottenendo la partecipazione di tutti a tutte le attività, con lo spirito dell’apprendimento e della sfida, al fine di migliorare la propria qualità della vita. È stata una settimana caratterizzata da un apprendimento bidirezionale, infatti, - precisa il dottor Andrea Di Blasio - anche noi abbiamo imparato a svolgere meglio il nostro lavoro di programmazione e conduzione di esercizio fisico e sport adattati: sono 250 gli sport diffusi in tutto il mondo e circa 8000 le discipline codificate. Ciò vuol dire che abbiamo molte più possibilità di muoverci e di far muovere le persone in maniera efficace, sicura e divertente rispetto a quanto pensiamo. Essere affetti da una patologia - sottolinea il dottor Di Blasio – non vuol necessariamente dire essere relegati alla poltrona o al solo allenamento con cyclette o tapis roulant, l’Università ha il compito di migliorare le conoscenze e trasmettere questa filosofia ai futuri professionisti. Proprio per questo, noi della “d’Annunzio” - conclude il dottor Andrea Di Blasio - abbiamo partecipato a questo progetto, giunto alla sua 20^ edizione” 

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