Il Premio Biodiversità e Ricerca assegnato al prof. Luigi Menghini per le attività del Giardino dei Semplici

Si è tenuta nei giorni scorsi, nei giardini di Palazzo D’Avalos, a Vasto (CH), la cerimonia di premiazione dell’Oscar Green Abruzzo 2024, evento promosso da Coldiretti per valorizzare le nuove ed innovative idee in agricoltura. 
In occasione della cerimonia c’è stata la consegna di un riconoscimento “fuori concorso” da parte della BIO Cantina Orsogna al professor Luigi Menghini, Responsabile dell’orto botanico “Giardino dei Semplici”, dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara. Il premio “Biodiversità e Ricerca” è stato conferito al professor Luigi Menghini ed ai collaboratori coinvolti nelle iniziative del “Giardino dei Semplici”, da Giuseppe Micozzi e Argentino Trolli, rispettivamente Presidente e Consigliere della BIO Cantina Orsogna, “per l’impegno e la disponibilità a far crescere la conoscenza del territorio abruzzese alle giovani generazioni attraverso le attività del Giardino dei Semplici, per la salvaguardia della biodiversità, per la tutela delle tradizioni locali e delle antiche pratiche agricole”. 
Il premio è parte integrante del progetto “Pé Nin Perde la Sumente”, nato da BIO Cantina Orsogna in collaborazione con il Parco Nazionale della Maiella, per conservare e coltivare i “saperi e sapori contadini”, con attenzione particolare alle aree montane e pedemontane. Per non perdere il seme è proprio lo slogan che identifica il seme come origine e valore derivante dalle tradizioni contadine.

E’ un riconoscimento che ci onora - commenta il professor Luigi Menghini - ed incoraggia a proseguire nella direzione della valorizzazione del ruolo strategico che l’orto botanico può avere per le interazioni con le realtà territoriali. Oltre alle consolidate interazioni con BIO Cantina - ricorda il professor Menghini - molte sono le collaborazioni già operative con le realtà agricole con cui possiamo facilmente condividere ideali legati alla biodiversità territoriale ed al patrimonio immateriale della cultura popolare che diventano sempre più spesso campo di applicazione di innovatività e ricerca. Siamo quindi orgogliosi del riconoscimento che premia gli sforzi per la diffusione della cultura scientifica, lo sviluppo della terza missione e l’impatto sociale sul territorio. Un sentito ringraziamento - conclude il professor Luigi Menghini - va a tutti gli operatori, ai colleghi ed ai collaboratori che permettono il raggiungimento di questi risultati che sono frutto, come sempre, di un eccellente lavoro di squadra”.

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