L’America di Clinton - Dalla Guerra fredda al disordine globale

Aula 4, Polo didattico - Campus Chieti
Venerdì 22 marzo, h. 16.00

Evento nell'ambito del dottorato in "Studi Europei"

Nell’ultimo scorcio del Novecento con l’elezione di Bill Clinton a presidente degli Stati Uniti, l’America è un paese in attesa. La fine della Guerra fredda e il crollo dell’Urss hanno posto fine all’epoca della contrapposizione est-ovest, dando ragione all’unica superpotenza rimasta, e al suo regime liberal-democratico. Tuttavia, la crisi geopolitica del 1989-1991 manda in frantumi l’illusione che la fine della Guerra fredda avrebbe garantito la coesistenza pacifica tra i popoli. Nuove sfide e un novo disordine globale impongono una architettura geopolitica di sicurezza capace di fronteggiare la crisi del terzo millennio. A tal fine l’allargamento a est del Patto atlantico sembra un imperativo strategico inderogabile per garantire la pace in Europa, che al contempo non metta a rischio i rapporti con la Russia di Boris El’cin. Oggi tra l’America di Biden e la Russia di Putin una nuova sfida: la proposta di allargamento del Patto atlantico all’Ucraina, invece che ridurre la crisi, ha alimentato una guerra. 

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