Le ripercussioni psicologiche della didattica a distanza durante la pandemia da Coronavirus

Il progetto nasce dalla collaborazione degli atenei di Chieti (Proff. Saggino Aristide, Marco Tommasi, Laura Picconi e Maria Rita Sergi - Dipartimento di Medicina e Scienze dell’Invecchiamento) e Macerata (Proff. Alessandra Fermani e Ramona Bongelli), con l’obiettivo di analizzare i risvolti psicologici della didattica a distanza durante la pandemia da coronavirus, in un campione di 429 studenti universitari e studenti presso corsi di formazione.

Lo studio scaturisce da recenti dati, che evidenziano ripercussioni psicologiche nella popolazione italiana a seguito dell'emergenza pandemica: vengono registrati, infatti, aumentati tassi di ansia, depressione, disturbi del comportamento alimentare, ansia verso la morte negli individui in quarantena. Tra le strategie di riduzione della diffusione del COVID-19, l’introduzione della didattica a distanza (DaD) si è diffusa largamente, attraverso una piattaforma di apprendimento e insegnamento online. Nonostante la larga diffusione della Dad, in ambito nazionale, non vi è alcun strumento psicometrico in grado di misurare la qualità della percezione della didattica a distanza; inoltre, nessuno studio ha finora analizzato il ruolo dell’autoefficacia nel contesto della DaD. Ancora ignota è la relazione tra variabili cliniche, maggiormente frequenti nel contesto pandemico, e l’autoefficacia emotiva e scolastica nella DaD. Pertanto, il presente studio ha avuto i seguenti scopi: costruire di un nuovo strumento per la percezione dell’organizzazione della didattica a distanza; analizzare il ruolo delle variabili cliniche nel contesto della didattica a distanza e studiare i nessi tra autoefficacia e variabili cliniche.

Dalla ricerca sono stati pubblicati due studi: Psychometric properties of a new instrument for the measurement of the Perceived Quality of Distance Learning During the Coronavirus Disease 2019 (COVID-19) Pandemic per la rivista “Frontiers in Psychology”, in corso di pubblicazione e The Mediating Role of Positive and Negative Affect in the Relationship between Death Anxiety and Italian Students’ Perceptions of Distance Learning Quality during the COVID-19 Pandemic per la rivista “Societies”al seguente link: https://www.mdpi.com/2075-4698/13/7/163.

Il questionario sulla Qualità della Didattica a Distanza è stato costruito ad hoc, al fine di misurare il cambiamento nella percezione dell’organizzazione della didattica, dello studio e del distanziamento fisico. Dalla struttura fattoriale sono emersi due fattori indicativi dell’esperienza di DaD: Pianificazione ed Organizzazione della DaD e Reazione Cognitivo-Emotiva alla DaD.

I Proff. Saggino e Fermani, capigruppo della ricerca, dichiarano quanto segue: “I dati hanno mostrato che un'elevata capacità individuale nell'organizzazione della DaD e una reazione positiva alle lezioni online sono significativamente collegati a bassi livelli di depressione e ad alti livelli di autoefficacia scolastica percepita. Infine l’affetto positivo (elevata energia ed alto piacere nello svolgere le attività quotidiane) e l’affetto negativo (tristezza, bassa energia e scarso piacere nello svolgere le attività quotidiane) mediano in modo parziale la relazione tra ansia verso la morte e la Reazione Cognitivo-Emotiva alla DaD. Pertanto un incremento delle emozioni positive, una buona autoefficacia scolastica ed una migliore regolazione delle emozioni negative permettono di ridurre l’impatto di ansia e depressione nella reazione cognitiva ed emotiva alla didattica a distanza”.

 

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