“La Casa Viola” goes on - Cuny (USA) e Scuole Superiori di Pescara nei giorni 17 e 18 aprile prossimi

Locandina

Dopo le iniziative presso i poli universitari di Pescara e Chieti della d’Annunzio” (l marzo e 5 aprile), La Casa Viola, il documentario di Maria Grazia Liguori e Francesco Calandra sulla questione della violenza contro le donne, procede nel suo percorso divulgativo rivolto a studenti, docenti e cittadinanza. I prossimi appuntamenti, dal titolo Uno sguardo nuovo per una nuova educazione sentimentale, sono fissati per il 17 e il 18 aprile e prevedono due incontri: il primo, da remoto, con una università statunitense, il secondo, in presenza, con le scuole superiori pescaresi. L’ideazione, la cura e la conduzione di queste iniziative sono della professoressa Anita Trivelli, consulente scientifica del film, e ordinaria di cinema presso il Dipartimento di Lingue, letterature e culture moderne. Alla presentazione del documentario e alla discussione parteciperanno gli autori Maria Grazia Liguori e Francesco Calandra, laureati nel nostro Ateneo e attivi in Abruzzo da oltre un ventennio. I due appuntamenti, coordinati dalla professoressa Trivelli, si svolgeranno come segue: il 17 aprile alle ore 21, nell’Aula 37 del polo UdA di viale Pindaro, incontro (online) con la professoressa Eugenia Paulicelli (Ordinaria di Italian, Film, Women and Gender Studies, the City University of New York) e la sua classe di studenti di cinema del Queens College (New York); il 18 aprile  alle ore 9.30, presso la Sala 2 del Cineteatro Massimo di Pescara, incontro con studenti e docenti delle scuole superiori di Pescara, al quale parteciperanno anche Laura Di Nicola (Operatrice Centro Antiviolenza La Libellula Sulmona), Barbara Fucile (Psicologa della Casa Rifugio) , le Operatrici del Consultorio Familiare di via Milli di Pescara, Nicola Mattoscio (Presidente della Fondazione Pescarabruzzo), Ugo Perolino (Ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea, e Direttore del Dipartimento di Lingue, letterature e culture moderne, Università G. d’Annunzio). Sarà di particolare interesse continuare a riflettere con un pubblico e un parterre di interlocutori nuovi e variegati sul film di Liguori e Calandra: un’opera che si distingue per qualità formale ed emozionale, celebrando la resilienza femminile e la dedizione delle strutture di accoglienza del nostro territorio. Un fulgido esempio di cinema “che conta”, insomma, per dirla con Wim Wenders: un contributo fattivo e rigoroso alla cultura del nostro Paese. A maggio sono previsti ulteriori incontri dedicati al film con alcune università europee. 

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