La “d’Annunzio” mapperà i casi di linfedema secondario dovuti ad interventi chirurgici oncologici

Foto, da sx Fantinelli, Buldrini, Staniscia, La Porta, Tonci Salmè

Una mappatura dei ricoveri ospedalieri e nelle strutture riabilitative negli anni 2018-2024 relativi alla diagnosi di linfedema secondario è l’obiettivo di un progetto di collaborazione tra l’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, la Regione Abruzzo e l’Associazione nazionale “Resilia”. 
L’indagine epidemiologica sulla diffusione della patologia cronica invalidante, derivante da complicanze che insorgono a seguito di interventi chirurgici oncologici sugli arti superiori e inferiori per asportazione dei linfonodi, è stata illustrata nel corso di una conferenza stampa che si è svolta stamattina presso l’Aula multimediale del Rettorato, nel Campus di Chieti della “d’Annunzio”, alla quale hanno partecipato Tommaso Staniscia, docente di Igiene generale ed applicata presso il Dipartimento di Medicina e Scienze dell’Invecchiamento della “d’Annunzio”, Antonietta La Porta, consigliera regionale, Maria Antonietta Tonci Salmé e Chiara Buldrini, rispettivamente presidente e membro dello Comitato scientifico dell'Associazione “Resilia”.

Ulteriori informazioni nel comunicato stampa allegato

Condividi: