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Il CdL Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche prepara alla professione di “Dirigenti ed equiparati nella sanità”. Il corso prevede 120 CFU articolati su due anni con specifico riferimento all'acquisizione di competenze in ambito manageriale e della ricerca. Il percorso formativo è strutturato in lezioni frontali, laboratori e attività di tirocinio o esperienza di stage correlata allo specifico settore scientifico disciplinare della classe. A conclusione del biennio il laureato sarà in grado di promuovere processi decisionali incentrati sull'utente e sulla famiglia, progettare modelli assistenziali innovativi e utilizzare metodi e strumenti di ricerca nelle aree clinico-assistenziali, nell'organizzazione e nella formazione.
Per l'ammissione è richiesto il possesso della laurea o diploma universitario abilitante alle professioni di Infermiere, Infermiere pediatrico, Ostetrica, o di altro titolo equipollente. L'accesso al Corso di Laurea Magistrale è a numero programmato in base alla Legge 264/1999 e prevede un esame di ammissione che consiste in una prova con test a scelta multipla. Requisiti curricolari Per i professionisti in possesso della laurea nella classe SNT/1 o L-SNT1 non sono previsti debiti formativi. Possono altresì accedere i candidati in possesso del titolo abilitante conseguito con i Diplomi Universitari se nel loro percorso sono stati effettuati minimo 20 CFU nel SSD MED/45 per gli Infermieri e MED/47 per le Ostetriche, e 50 CFU in attività di tirocinio. Per i candidati in possesso del Diploma di Infermiere Professionale, Vigilatrice d'Infanzia e Ostetrica conseguito con il precedente ordinamento non universitario e riconosciuto titolo equipollente i requisiti di accesso e i debiti formativi saranno indicati nel Regolamento Didattico del Corso di Studio. Verifica della preparazione personale L'adeguatezza della preparazione personale sarà oggetto di verifica con modalità indicate nel Regolamento didattico del corso di studio. Non sono ammesse iscrizioni di laureati di primo livello in presenza di debiti formativi, sia per quanto riguarda il possesso dei requisiti curriculari, sia per quanto riguarda il possesso dell'adeguata preparazione personale.
Per l'ammissione al CdLM lo studente deve essere in possesso del titolo di Laurea triennale in Infermieristica/Ostetricia o del Diploma Universitario abilitante alle professioni di Infermiere/Ostetrica, Infermiere pediatrico o altro titolo equipollente. abilitante all'esercizio della professione di infermiere/ostetrica, richiesto dalla normativa vigente, oppure di altro titolo di studio conseguito all'estero ritenuto idoneo. L'accesso al corso è programmato a livello nazionale ai sensi della Legge 264/1999 e il numero dei posti viene fissato annualmente con decreto del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. L'ammissione al CdLM avviene attraverso una prova concorsuale, la cui data e modalità di svolgimento sono definite annualmente dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e pubblicati in apposito bando emanato dall'Ateneo (<a href="www.unich.it).">www.unich.it).</a> La selezione avviene attraverso una valutazione dei titoli curriculari e una prova a quiz a risposta multipla incentrata su: - teoria/pratica pertinente alle professioni sanitarie ricomprese nella classe di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche; - cultura generale e ragionamento logico; regolamentazione dell'esercizio delle professioni sanitarie ricomprese nella classe di laurea magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche e legislazione sanitaria; - cultura scientifico-matematica, statistica, informatica ed inglese; - cultura scienze umane e sociali. Per i professionisti in possesso della laurea nella classe SNT/1 o L-SNT1 non sono previsti debiti formativi. Possono altresì accedere i candidati in possesso del titolo abilitante conseguito con i Diplomi Universitari se nel loro percorso sono stati effettuati minimo 20 CFU nel SSD MEDS-24/C (ex MED/45 ed ex MED/47) per gli Infermieri e per le Ostetriche, e 50 CFU in attività di tirocinio. Per i candidati in possesso del Diploma di Infermiere Professionale, Vigilatrice d'Infanzia e Ostetrica conseguito con il precedente ordinamento non universitario e riconosciuto titolo equipollente, i requisiti di accesso e i debiti formativi saranno indicati nel Regolamento Didattico del CdLM.
Il laureato magistrale, al termine del percorso biennale, deve essere in grado di: • rilevare e valutare criticamente l'evoluzione dei bisogni dell'assistenza pertinenti alla specifica figura professionale, anche nelle connotazioni legate al genere, ove richiesto; • promuovere processi decisionali centrati sull'utente e sulla famiglia; • progettare e intervenire operativamente in ordine a problemi assistenziali e organizzativi complessi; • costruire, sulla base dell'analisi dei problemi di salute e dell'offerta dei servizi, modelli assistenziali e ostetrici innovativi e un sistema di standard assistenziali e di competenza professionale; • programmare, gestire e valutare i servizi assistenziali nell'ottica del miglioramento della qualità (pianificazione, organizzazione, direzione, controllo); • collaborare alla pianificazione e gestione dei costi e del budget in relazione agli obiettivi ed alle politiche assistenziali/sanitarie; • partecipare alla pianificazione del fabbisogno personale di assistenza e attribuirlo alle unità operative sulla base della valutazione della complessità e bisogni dei pazienti; • pianificare e coordinare il reclutamento, l'assunzione, l'orientamento, il coaching e la valutazione delle performance del personale sanitario che afferisce al Servizio; • identificare future abilità/competenze necessarie per garantire l'eccellenza, nuove riorganizzazioni o nuovi servizi; • valutare la soddisfazione lavorativa e la qualità del lavoro, sviluppare strategie per motivare e trattenere i professionisti; • valutare le competenze del personale per accrescerne le potenzialità professionali; • assicurare che gli operatori dell'assistenza e i loro coordinatori siano coinvolti nei processi decisionali che influenzano la loro pratica; • contribuire alla definizione di un piano sistematico di miglioramento continuo della qualità e definire standard e indicatori condivisi per la valutazione dell'assistenza pertinente; • supervisionare l'assistenza pertinente alla specifica figura professionale e svolgere azioni di consulenza professionale; • applicare e valutare l'impatto di differenti modelli teorici nell'operatività dell'assistenza; • analizzare criticamente gli aspetti etici correlati all'assistenza e a problemi multiprofessionali e multiculturali; • sviluppare l'analisi storico filosofica del pensiero assistenziale infermieristico e ostetrico; • progettare, realizzare e valutare gli esiti di interventi formativi; • progettare percorsi formativi di base, specializzanti e di formazione continua pertinenti ai bisogni dei destinatari e correlati ai problemi di salute e dei servizi; • sviluppare l'insegnamento disciplinare infermieristico o infermieristico pediatrico ostetrico; • sviluppare le abilità richieste per il coordinamento delle attività teorico-pratiche e le capacità di insegnamento, nell'ambito delle attività didattiche previste nella formazione di base, complementare e permanente; • progettare e realizzare, in collaborazione con altri professionisti, interventi educativi e di sostegno del singolo e della comunità per l'autogestione e il controllo dei fattori di rischio e dei problemi di salute; • utilizzare metodi e strumenti della ricerca, pertinenti alla figura professionale, nelle aree clinico-assistenziali, nell'organizzazione e nella formazione; • identificare specifici problemi e aree di ricerca in ambito clinico, organizzativo e formativo; • applicare i risultati di ricerca adattandoli ai contesti specifici per un continuo miglioramento della qualità dell'assistenza; • sviluppare la ricerca e l'insegnamento riguardo a specifici ambiti della disciplina pertinente alla specifica figura professionale e dell'assistenza; • utilizzare la tecnologia informatica per documentare e monitorare le competenze cliniche e le performance del personale, per definire carichi di lavoro delle unità operative/dipartimenti, gli standard assistenziali erogati. • rilevare e valutare criticamente l'evoluzione dei bisogni dell'assistenza pertinenti alla specifica figura professionale, anche nelle connotazioni legate al genere, ove richiesto; • promuovere processi decisionali centrati sull'utente e sulla famiglia; • progettare e intervenire operativamente in ordine a problemi assistenziali e organizzativi complessi; • costruire, sulla base dell'analisi dei problemi di salute e dell'offerta dei servizi, modelli assistenziali e ostetrici innovativi e un sistema di standard assistenziali e di competenza professionale; • programmare, gestire e valutare i servizi assistenziali nell'ottica del miglioramento della qualità (pianificazione, organizzazione, direzione, controllo); • collaborare alla pianificazione e gestione dei costi e del budget in relazione agli obiettivi ed alle politiche assistenziali/sanitarie; • partecipare alla pianificazione del fabbisogno personale di assistenza e attribuirlo alle unità operative sulla base della valutazione della complessità assistenziale • pianificare e coordinare il reclutamento, l'assunzione, l'orientamento, il coaching e la valutazione delle performance di tutto il personale (sanitario e di supporto) che afferisce al Servizio; • identificare future abilità/competenze necessarie per garantire l'eccellenza, nuove riorganizzazioni o nuovi servizi; • valutare la soddisfazione lavorativa e la qualità del lavoro, sviluppare strategie per motivare e trattenere i professionisti; • valutare le competenze del personale per accrescerne le potenzialità professionali; • assicurare che gli operatori dell'assistenza e i loro coordinatori siano coinvolti nei processi decisionali che influenzano la loro pratica; • contribuire alla definizione di un piano sistematico di miglioramento continuo della qualità e definire standard e indicatori condivisi per la valutazione dell'assistenza pertinente; • supervisionare l'assistenza pertinente alla specifica figura professionale e svolgere azioni di consulenza professionale; • applicare e valutare l'impatto di differenti modelli teorici nell'operatività dell'assistenza; • analizzare criticamente gli aspetti etici correlati all'assistenza e a problemi multiprofessionali e multiculturali; • sviluppare l'analisi storico filosofica del pensiero assistenziale infermieristico e ostetrico; • progettare, realizzare e valutare gli esiti di interventi formativi; • progettare percorsi formativi di base, specializzanti e di formazione continua pertinenti ai bisogni dei destinatari e correlati ai problemi di salute e dei servizi; • sviluppare l'insegnamento disciplinare infermieristico o infermieristico pediatrico ostetrico; • implementare il sistema di tutoring attraverso l'implementazione dei processi di formazione on the job per le figure professionali afferenti e il coordinamento delle attività teorico-pratiche nella formazione di base, complementare e permanente; • progettare e realizzare, in collaborazione con altri professionisti, interventi educativi e di sostegno del singolo e della comunità per l'autogestione e il controllo dei fattori di rischio e dei problemi di salute; • utilizzare metodi e strumenti della ricerca, pertinenti alla figura professionale, nelle aree clinico-assistenziali, nell'organizzazione e nella formazione; • identificare specifici problemi e aree di ricerca in ambito clinico, organizzativo e formativo; • applicare i risultati di ricerca adattandoli ai contesti specifici per un continuo miglioramento della qualità dell'assistenza; • sviluppare la ricerca e l'insegnamento riguardo a specifici ambiti della disciplina pertinente alla specifica figura professionale e dell'assistenza; • utilizzare la tecnologia informatica per documentare e monitorare le competenze cliniche e le performance del personale, per definire carichi di lavoro delle unità operative/dipartimenti, gli standard assistenziali erogati.
Descrizione percorso formativo: 1° anno: finalizzato a fornire i modelli concettuali e metodologici delle 4 aree di competenza del laureato magistrale: a) Area del management - principi e metodi di economia e programmazione sanitaria, approfondimenti di diritto amministrativo e del lavoro. b) Area della qualità - programmazione sanitaria e accreditamento, metodologie per la gestione del rischio in ambito clinico-organizzativo, norme a tutela del lavoratore c) Area della ricerca - metodi della statistica medica e sociale, di analisi critica della letteratura, metodologia della ricerca e di una pratica sanitaria basata sulle evidenze. d) Area disciplinare - teoria e filosofia delle Scienze Infermieristiche e Ostetriche ed applicazioni sui processi assistenziali e ostetrici.
E' prevista un'attività di tirocinio, correlata allo specifico settore scientifico disciplinare della classe, finalizzata a produrre un elaborato di ricerca scientifica, su un argomento a scelta dello studente, sottoposto all'accettazione del docente di riferimento, per il miglioramento di un problema professionale rilevante per la pratica.
2° anno finalizzato ad applicare e contestualizzare i modelli teorici e le metodologie apprese nelle 4 aree di competenza del laureato magistrale e con specifico riferimento ai futuri contesti lavorativi: a) Area del management - approfondimento delle strategie di direzione e gestione dei servizi professionali e sanitari in base a criteri di efficienza ed efficacia, di gestione delle risorse umane, di progettazione degli strumenti di integrazione organizzativa e di valutazione della qualità delle prestazioni. b) Area della ricerca - analisi di studi della ricerca organizzativa, pedagogica e clinico-professionale progettazione e realizzazione di studi in ambito infermieristico ed ostetrico e allenamento alla deduzione delle implicazioni per la pratica. c) Area formativa - approfondire la progettazione e gestione di sistemi formativi di base e avanzati specifici delle professioni infermieristiche e ostetriche, e delle attività di educazione continua. Modelli teorici di psicologia sociale, psicologia dei gruppi, teorie dell'apprendimento degli adulti. d) Area disciplinare - approfondimento di rilevanti processi assistenziali e ostetrici al fine di progettare modelli innovativi e a forte impatto sulla qualità dell'assistenza per gli utenti.
E' prevista un'attività di tirocinio o esperienze di stage, le attività di tirocinio sono correlate allo specifico settore scientifico disciplinare della classe, finalizzata a produrre un elaborato di ricerca scientifica, su un argomento a scelta dello studente, sottoposto all'accettazione del docente di riferimento, per il miglioramento di un problema professionale rilevante per la pratica. Le esperienze di stage vengono invece realizzate in servizi accreditati a scelta dello studente (Direzioni Infermieristiche e Ostetriche, Servizi Formazione, Centri di Ricerca, Uffici Qualità, Società di Consulenza Organizzativa in Sanità).
L'Orientamento in itinere si esprime principalmente attraverso l'attività di tutorato in itinere che è svolta dai tutor e docenti del CdLM, tipicamente durante le ore di ricevimento, ed è rivolta ad assistere gli studenti nella risoluzione dei loro problemi.
Sono previsti, inoltre, docenti di riferimento incaricati ai quali gli studenti possono rivolgersi in caso di necessità per richiedere un servizio di tutorato personale e per concordare le corrispondenti modalità di svolgimento. L'elenco dei tutor disponibili è aggiornato periodicamente sulla pagina internet del CdLM (<a href="https://www.med.unich.it/corsi-di-studio/scienze-infermieristiche-ed-ostetriche-area-sanitaria/tirocinio-m645)">https://www.med.unich.it/corsi-di-studio/scienze-infermieristiche-ed-ostetriche-area-sanitaria/tirocinio-m645)</a>
Durante il corso dell'anno accademico vengono proposti incontri tematici sulla gestione e l'organizzazione del percorso di studio e sul metodo di studio. Il Direttore della Didattica Professionalizzante organizza queste riunioni sia in presenza che in modalità online per dare incontro alle esigenze degli studenti lavoratori e fuori sede.
Nel rispetto delle leggi vigenti, il CdLM aderisce, per il tramite delle Strutture didattiche competenti, ai programmi di mobilità nazionali ed internazionali riconosciti dall'Ateneo e che permettono a studenti, tirocinanti e docenti di svolgere attività formative sulla base di rapporti convenzionali di scambio con Università ed Istituzioni europee ed extra europee. I periodi di studio all'estero variano a seconda del programma scelto ma hanno di norma una durata compresa tra i 2 (due) e i 10 (dieci) mesi, prolungabile, laddove necessario, fino a un massimo di dodici mesi. Il piano di studi da svolgere presso l'Università di accoglienza, valido ai fini della carriera scolastica, e il numero di CFU acquisibili dovranno essere congrui alla durata. Nella definizione dei progetti di attività formative da seguire all'estero e da sostituire ad alcune delle attività previste dal CdS di appartenenza, si ha cura di perseguire non la ricerca degli stessi contenuti, bensì la piena coerenza con gli obiettivi formativi del corso medesimo. Qualora sia oggettivamente impossibile stabilire una corrispondenza univoca in CFU tra singole attività da effettuare all'estero e quelle del CdS, tutti i CFU relativi all'insieme delle attività individuate possono sostituire un intero pacchetto di CFU dell'ordinamento di studi del corso di appartenenza dello Studente. Per il riconoscimento delle frequenze, si richiama l'Art. 15 comma 9 del Regolamento di Ateneo per la Mobilità Internazionale (emanato con D.R. n. 1846 del 13 novembre 2015 e modificato con D.R. n.4456 del 21.11.2018)
Di seguito vengono riportati gli accordi stipulati dall'Ateneo in ambito della mobilità internazionale ed ERASMUS:
1) Francia Université de Nice Sophia-Antipolis 04/02/2014 (solo italiano) 2) Lettonia University of Latvia 10/12/2014 (solo italiano) 3) Polonia Medical University of Silesia 11/02/2015 (solo italiano) 4) Portogallo Universidade de Coimbra 29242-EPP-1-2014-1-PT-EPPKA3-ECHE 28/05/2015 (solo italiano) 5) Portogallo Universidade de Trás-os-Montes e Alto Douro 24/12/2013 (solo italiano) 6) Romania UNIVERSITATEA DE MEDICINA SI FARMACIE GRIGORE T. POPA 08/01/2014 (solo italiano) 7) Spagna Universidad de A Coruña 24/12/2013 (solo italiano) 8) Spagna Universidad de Huelva 29456-EPP-1-2014-1-ES-EPPKA3-ECHE 24/12/2013 (solo italiano) 9) Spagna Universidade da Coruna 28678-EPP-1-2014-1-ES-EPPKA3-ECHE 24/12/2013 (solo italiano) 10) Turchia Çanakkale Onsekiz Mart Üniversitesi 08/01/2014 (solo italiano)
È opportuno precisare che, considerando la specificità del CdLM, questo non è sovrapponibile ad altri percorsi formativi attivi all'estero. Nonostante questo il CdLM in collaborazione con il CdS in Infermieristica partecipa al Programma di Mobility Teaching (evento in allegato) ed ha nominato un Referente Erasmus del CdLM.
Tuttavia, ad oggi non ci sono dati disponibili sulla mobilità internazionale poiché gli studenti afferenti al corso sono per la maggior parte lavoratori a tempo indeterminato nelle strutture sanitarie accreditate.
Per gli studenti del I e II anno sono previste attività di tirocinio, per il numero di ore e CFU presenti nel Piano di Studi, correlata al settore scientifico disciplinare della classe. Nello specifico, lo studente potrà scegliere di effettuare il tirocinio in uno dei seguenti ambiti:
- Area Disciplinare; - Area della Ricerca; - Area del Management; - Area della Qualità; - Area della Formazione; - Area del Rischio Clinico.
Gli ambiti elencati sono trasversali e riguardano sia la figura professionale dell'infermiere che quella dell'ostetrica. Lo svolgimento del tirocinio sarà regolamentato tramite apposita Convenzione stipulata tra l'Università degli Studi “G. d'Annunzio” di Chieti-Pescara - Scuola di Medicina e Scienze della Salute e le Aziende Ospedaliere, le Aziende Sanitarie, gli Istituti/Servizi accreditati e Centri di Ricerca ospitanti. I CFU del tirocinio riguardano l'impegno complessivo necessario allo studente per raggiungere le competenze negli ambiti previsti per il laureato magistrale e rappresenta un'opportunità di rielaborazione e approfondimento di tematiche con finalità professionalizzanti. Il tirocinio si articola principalmente in tre forme: 1) coinvolgimento attivo dello studente in attività a supporto di progetti dell'Azienda ospitante; 2) incontri e attività programmate con il tutor aziendale/universitario; 3) partecipazione a seminari, congressi o webinar in linea con il tema del progetto del tirocinio. Durante l'esperienza di tirocinio ciascun studente è supportato da un tutor aziendale e da un tutor universitario con l'intento di valorizzarne le competenze tecniche, organizzative e gestionali. Nello specifico, il tutor aziendale messo a disposizione dall'Azienda ospitante dovrà: - concordare con lo studente la tematica del progetto stesso e le modalità di realizzazione; - verificare la frequenza del tirocinio (modulo delle presenze); -supervisionare le attività di tirocinio sostenendo lo studente nelle varie fasi di realizzazione del progetto; -comunicare al tutor universitario il numero delle ore svolte dal tirocinante e formulare una valutazione sui risultati dell'attività svolta dal tirocinante. Il tutor universitario, scelto tra i docenti del CdLM, avrà il compito di supervisionare l'attività di tirocinio in accordo con il tutor aziendale definendo sessioni di briefing e debriefing a supporto dello studente nello svolgimento dell'attività. A conclusione del percorso, lo studente dovrà redigere e presentare una relazione/report del tirocinio (secondo le modalità indicate dal CdLM) che verrà successivamente valutata da apposita Commissione tramite la formulazione di un giudizio espresso in trentesimi.
Ad oggi le Convenzioni sono state stipulate con le seguenti strutture:
- ASL Bari - ASL Brindisi - ASL Foggia - ASL Lecce - ASL Teramo - AULSS1 Dolomiti Belluno - ASL 01 – Avezzano, Sulmona e l'Aquila - ASL 02 – Lanciano, Vasto e Chieti - ASL 03 – Pescara - ASL Potenza - Azienda Sanitaria Territoriale Pesaro- Urbino - USL Romagna - Azienda ULSS 9 Scaligera
Il 90% degli studenti sta svolgendo il tirocinio. Sono in corso d'opera la strutturazione e la somministrazione di questionari per la valutazione del tirocinio da parte degli studenti e dei tutor.
Per essere ammessi all'esame finale di laurea magistrale, lo studente deve aver superato tutti gli esami di profitto, e conseguito una valutazione positiva negli apprendimenti di tirocinio. La prova finale consiste nella discussione di una Tesi di natura Sperimentale riguardante l'approfondimento di tematiche manageriali, formative, professionali e di ricerca applicata.
Per l'ammissione alla prova finale, lo studente deve aver conseguito i CFU relativi al superamento degli esami di profitto e di tirocinio previsti dal Piano di Studi in vigore. La prova finale, prevede ai sensi della normativa vigente e dell'ordinamento didattico, la redazione e dissertazione di un elaborato scritto, strutturato secondo le linee guida di una pubblicazione scientifica (abstract, introduzione, obiettivi, materiali e metodi, risultati, discussione, conclusioni, bibliografia ed eventuali allegati), ed organizzata secondo il calendario stabilito dal Consiglio di Corso (sessione estiva giugno-luglio, sessione autunnale ottobre-novembre e sessione straordinaria marzo-aprile). La prova finale è costituita: - dalla redazione e dissertazione di una tesi di natura sperimentale o teorico applicativa riguardante l'approfondimento di tematiche manageriali, formative professionali e di ricerca applicata sotto la guida di un relatore (docente del corso) ed eventuale correlatore (interno al corso).
È prevista la possibilità per lo studente di redigere l'elaborato in lingua inglese.
Modalità di svolgimento della Prova Finale Il giorno della Prova Finale, il laureando presenta e discute in un tempo massimo di dieci minuti, in cui sette sono dedicatati all'esposizione della tesi e tre alle eventuali domande, sotto la guida del Relatore e con l'ausilio di slide selezionate e significative, il proprio elaborato davanti alla Commissione. La Commissione per l'Esame di Laurea è solitamente costituita da non meno di sette e non più di undici componenti compreso il Presidente. Di cui almeno 4 devono essere Professori/Ricercatori di ruolo. I Relatori di tesi non sono componenti della commissione quando non nominati dal Presidente dalla Scuola di Medicina e Scienze della Salute. Il Presidente della Commissione è, tra i componenti, il Presidente del CdLM oppure il professore di prima fascia con la maggiore anzianità di ruolo o, in mancanza, il professore di II fascia con la maggiore anzianità di ruolo. Il giorno della discussione della Tesi di Laurea la Commissione esprimerà una valutazione complessiva in cento decimi, con eventuale Lode, che tiene conto dell'intero percorso di studi del candidato. Ai fini del superamento dell'esame di laurea magistrale è necessario conseguire il punteggio minimo di sessantasei. Il punteggio attribuito all'elaborato del laureando deriva dalla somma del punteggio di base, ottenuto dalla media ponderata degli esami di profitto riportata in cento decimi, del punteggio attribuito alla Tesi di Laurea e del punteggio attribuito all'intero percorso di studi. In particolare, la valutazione della Tesi di Laurea prevede un punteggio da 0 a 7 punti così ripartiti: - qualità della dissertazione da 0 a 3 punti; - contenuto e metodologia utilizzata a 0 a 4 punti. La Commissione può, con parere unanime, attribuire: - un punto aggiuntivo ai candidati che hanno partecipato a percorsi di internazionalizzazione; - la lode ai candidati che conseguono un punteggio finale uguale o maggiore di 110.