Il corso in breve

Il corso di laurea magistrale in Psicologia Giuridica e Criminologica abilita all'esercizio della professione di psicologo e mira a fornire una conoscenza specialistica dei contenuti teorici e metodologici della valutazione, dell'intervento e della ricerca nell'ambito psicologico giuridico e criminologico. Si caratterizza per una significativa connotazione interdisciplinare e un’interconnessione tra ricerca psicologica e applicazione della stessa in ambito giuridico e forense in cui la presenza dello psicologo è divenuta sempre più centrale anche a seguito di nuove norme introdotte nel processo civile e penale e nel trattamento penitenziario.
Il percorso formativo, articolato in due anni, prevede attività caratterizzanti nei diversi ambiti della Psicologia con programmi didattici che approfondiranno gli aspetti con maggiore applicabilità giuridica-forense e criminologica.
Il Corso di Laurea fornisce, inoltre, un'adeguata formazione per accedere ad una formazione di terzo livello (master e corsi di perfezionamento; dottorato di ricerca previo superamento di prova concorsuale; scuole di specializzazione).

Il corso in sintesi

icona tipo

Tipologia

Corso di Laurea Magistrale
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Durata corso

2 anni
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Crediti

120
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Classe di laurea

LM-51 R - Psicologia
icona Accesso

Tipo di accesso

Programmato
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Posti disponibili

100 Posti
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Lingua del corso

Italiano
icona dipartimento

Dipartimento

DIPARTIMENTO DI PSICOLOGIA
icona sede

Sede

CHIETI

Insegnamenti per anno di corso

Anno di corso: 1
Obbligatori
  • TPV TRIENNALE 10 crediti - 250 ore Per stages e tirocini (LM-51 R)
Non obbligatori
Anno di corso: 2
Obbligatori
  • VITTIMOLOGIA 6 crediti - 54 ore Primo Semestre Caratterizzante (LM-51 R)
  • PROVA FINALE 10 crediti - 100 ore Lingua/Prova Finale (LM-51 R)
  • TPV 20 crediti - 500 ore Per stages e tirocini (LM-51 R)
Non obbligatori

Requisiti di ammissione

Per essere ammesso al Corso di Laurea Magistrale, lo studente deve:
1) essere in possesso di una Laurea in una delle seguenti classi: L-24 (ex D.M. 270/2004); L-34 (ex D.M. 509/1999);
2) oppure di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo secondo la normativa vigente;
3) aver acquisito – nell'ambito del titolo di accesso – almeno 90 CFU nei seguenti settori scientifico-disciplinari: almeno 18 CFU nei settori PSIC-01/A (ex M-PSI/01), PSIC-01/B (ex M-PSI/02), PSIC-01/C (ex M-PSI-03); almeno 6 CFU nel settore PSIC-02/A (ex M-PSI/04); almeno 9 CFU nei settori PSIC-03/A (ex M-PSI/05) e PSIC-03/B (ex M-PSI/06); almeno 12 CFU nei settori PSIC-04/A (ex M-PSI/07) e PSIC-04/B (M-PSI/08);
4) aver acquisito una conoscenza e competenza nella lingua inglese almeno di livello B1.
Ai sensi dell'art. 2, comma 6 e 7, del DI 654/2022, ai fini dell'iscrizione al corso di laurea magistrale, coloro che hanno conseguito la laurea in Scienze e tecniche psicologiche - classe L-24 in base all'ordinamento previgente e che non hanno svolto le attività formative professionalizzanti corrispondenti a 10 CFU di TPV possono chiedere il riconoscimento di attività svolte e certificate durante il corso di laurea triennale secondo le modalità definite nel Regolamento Didattico.
In mancanza, totale o parziale, del riconoscimento dei CFU, i laureati triennali debbono acquisire i CFU di tirocinio mancanti in aggiunta ai 120 CFU della laurea magistrale.
Indipendentemente dai requisiti curriculari, per tutti gli studenti ai fini dell'ammissione sono previste verifiche dell'adeguatezza della personale preparazione e della competenza nella lingua inglese, con modalità definite nel Regolamento Didattico.

Il corso è ad accesso programmato su base locale. La numerosità degli iscritti in ingresso sarà annualmente definita su proposta del Consiglio del Corso di Laurea Magistrale tenuto conto delle risorse formative disponibili. Nel caso le domande eccedano il numero programmato, sarà effettuata una selezione per titoli e verrà stilata una graduatoria in funzione di specifici criteri indicati nel Bando di ammissione.
Per l'ammissione al CdS, inoltre, i candidati devono essere in possesso di specifici requisiti curriculari e di adeguata preparazione e collocarsi in posizione utile nella graduatoria di merito.
I requisiti curriculari richiesti per l'accesso sono i seguenti:
a. il possesso di una Laurea o titolo equipollente (italiano o estero) che documenti un curricolo di studi costituito da non meno di 90 CFU, distribuiti nell'ambito dei settori psicologici con i seguenti criteri minimi: almeno 18 CFU nei settori PSIC-01/A (ex M-PSI/01), PSIC-01/B (ex M-PSI/02), PSIC-01/C (ex M-PSI-03); almeno 6 CFU nel settore PSIC-02/A (ex M-PSI/04); almeno 9 CFU nei settori PSIC-03/A (ex M-PSI/05) e PSIC-03/B (ex M-PSI/06); almeno 12 CFU nei settori PSIC-04/A (ex M-PSI/07) e PSIC-04/B (M-PSI/08).
b. conoscenza della lingua inglese di livello adeguato: superamento di un esame di lingua inglese di livello universitario o certificazione B1 rilasciata da ente certificatore accreditato dal MUR da non più di tre anni.
Ai sensi dell'art. 2, comma 6 e 7, del DI 654/2022, ai fini dell'iscrizione al corso di laurea magistrale, coloro che hanno conseguito la laurea in Scienze e tecniche psicologiche - classe L-24 in base all'ordinamento previgente e che non hanno svolto le attività formative professionalizzanti corrispondenti a 10 CFU di TPV possono chiedere il riconoscimento di attività svolte e certificate durante il corso di laurea triennale secondo le modalità definite nel Regolamento Didattico.
In mancanza, totale o parziale, del riconoscimento dei CFU, i laureati triennali debbono acquisire i CFU di tirocinio mancanti in aggiunta ai 120 CFU della laurea magistrale.
La verifica della personale preparazione è obbligatoria e possono accedervi solo gli studenti in possesso dei requisiti curriculari.
L'adeguatezza della personale preparazione viene verificata attraverso l'analisi del curriculum studiorum mediante la media ponderata di tutti gli esami previsti nel piano di studio dello studente e degli esami sostenuti nei Settori Scientifico Disciplinari PSIC-01/A (ex M-PSI/01) e PSIC-04/B (ex M-PSI/08).

Obiettivi specifici del Corso e Sbocchi professionali

Il Corso di Studi in Psicologia Giuridica e Criminologica si propone di formare figure professionali altamente specializzate nella progettazione, realizzazione, promozione e valutazione di interventi psicologici in ambito giuridico. Il percorso formativo interdisciplinare è orientato da un lato alla formazione di un profilo culturale fortemente orientato alla comprensione e all'applicazione di modelli e costrutti psicologici nei contesti giuridici e sociali; dall'altro, allo sviluppo di un profilo professionale in grado di analizzare e intervenire su problematiche connesse a comportamenti devianti e criminali, situazioni problematiche e di rischio nelle diverse fasi del ciclo di vita, gestione dei conflitti e tutela dei diritti individuali e collettivi.
Il percorso formativo intende fornire sia conoscenze sia competenze avanzate; per quanto concerne le conoscenze si intende favorire lo sviluppo di : - una conoscenza avanzata dei modelli teorici delle scienze cliniche del comportamento umano, finalizzati alla comprensione e spiegazione dei processi mentali disfunzionali, individuali e interpersonali (con particolare attenzione ai fenomeni psicopatologico-clinici di maggior rilievo nello sviluppo di comportamenti violenti e trasgressivi, nonché della propensione alle condotte criminali); -conoscenze dei principali modelli e procedure d'intervento, empiricamente validate, in psicologia giuridica, forense e criminologica, con particolare riferimento alla consulenza, alla diagnosi, alla prevenzione e al trattamento di disfunzioni e disturbi a livello individuale, relazionale e di gruppo nelle diverse fasi del ciclo di vita, in diversi contesti pubblici e privati.
Le competenze avanzate da acquisire risultano essere: - saper caratterizzare criticamente i modelli psicologici e saper adattare il proprio intervento nei diversi contesti applicativi della psicologia giuridica, forense e criminologica; - saper condurre colloqui psicoforensi e valutazioni diagnostiche attraverso l'utilizzo di test (comportamentali, di personalità, cognitivi, neuropsicologici) in ambito giuridico-forense e criminologico; - saper pianificare e realizzare interventi preventivi e di supporto in contesti di disagio, disadattamento, devianza, maltrattamenti e violenza; - saper valutare l'efficacia degli interventi psicologici in base a criteri evidence-based nel contesto giuridico-forense; - saper integrare le competenze psicologiche e collaborare con altre figure professionali negli interventi giuridico-forensi e criminologici; saper rispettare principi etici e deontologici, garantendo la tutela dei diritti e della dignità delle persone coinvolte.
Questi obiettivi formativi saranno realizzati attraverso attività formative caratterizzanti nei diversi ambiti della Psicologia (Psicologia Clinica, Psicologia Generale, Neuropsicologia e Neuroscienze Cognitive, Psicometria, Psicologia dello Sviluppo, Psicologia Sociale e Psicologia Dinamica) e affini e integrative finalizzate a completare il profilo professionale in uscita attraverso l'approfondimento di tematiche avanzate anche in coerenza con le esigenze espresse dal mercato del lavoro.
Il percorso formativo, strutturato in due anni, prevede le seguenti tipologie di attività formative: lezioni frontali in aula, attività laboratoriali, tirocinio pratico valutativo (TPV), studio individuale o in piccoli gruppi, seminari di approfondimento tenuti da professionisti che lavorano in ambito giuridico-forense e criminologico, soggiorni di studio presso altre università europee (nell'ambito del programma Erasmus) o extraeuropee (nell'ambito di accordi bilaterali fra l'Università d'Annunzio e i partner stranieri) volte a favorire lo sviluppo di solide competenze per lo svolgimento della professione.
Nell'ambito delle attività formative professionalizzanti, 20 crediti formativi universitari (CFU) sono acquisiti con lo svolgimento del TPV, interno al corso di studio. Il TPV si sostanzia in attività pratiche contestualizzate e supervisionate, che prevedono l'osservazione diretta e l'esecuzione di attività finalizzate ad un apprendimento situato e allo sviluppo delle competenze e delle abilità procedurali e relazionali fondamentali per l'esercizio dell'attività professionale. Tali competenze fanno riferimento agli atti tipici e riservati, caratterizzanti la professione di psicologo anche ai sensi dell'articolo 1 della legge 18 febbraio 1989, n. 56, e comprendono l'uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione, di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità nonché le attività di sperimentazione, ricerca e didattica.
Le attività di TPV del corso di studio riguardano la specifica area specialistica di psicologia giuridica e criminologica. In particolare, il TPV è finalizzato allo sviluppo di competenze psicodiagnostiche, elaborazione di report diagnostici e di restituzione all'utenza, pratiche del colloquio forense e dell'osservazione, attuazione di interventi di riabilitazione, promozione della salute e prevenzione dei comportamenti a rischio e criminali, realizzazione di progetti di intervento psicologico, valutazione dei processi e degli esiti degli interventi, relazione con l'utenza, con i colleghi e con professionisti di altre discipline. Nel TPV lo studente acquisisce conoscenze anche in materia di principi etici e deontologici della professione, conoscenze sulla gestione dei dati, sulla privacy, sulla normativa europea GDPR (UE 2016/679) e sul tema del consenso informato. Il TPV è superato mediante il conseguimento di un giudizio conclusivo d'idoneità.
Nell'ambito del percorso è previsto anche il potenziamento delle competenze di lingua inglese (livello B2) con particolare riferimento al lessico specifico delle discipline psicologiche, tramite un insegnamento specifico e la lettura guidata di articoli internazionali. Infine, la preparazione della tesi, di natura empirica o di analisi critica di modelli teorici, costituisce l'occasione per mostrare il livello di apprendimento conseguito su una tematica specifica.

Per quanto riguarda l'orientamento in itinere, sono previste attività di tutorato attivo, mentoring e peer-tutoring, svolte da studenti, dottorandi di ricerca e tutor di cattedra, selezionati attraverso il Servizio Co.Me.T, fruibili dagli studenti e dalle studentesse durante tutto il percorso di studi. Le iniziative del Servizio sono mirate al consolidamento delle conoscenze richieste per ciascun insegnamento, a supportare gli studenti nella compilazione di documenti e pratiche burocratiche, a fornire incontri, corsi e seminari trasversali in merito alla scelta del TPV in strutture coerenti con il profilo culturale, scientifico e professionale del CdS e alla stesura della tesi di Laurea.
L'attività di orientamento in itinere è svolta, inoltre, da tutti i docenti del CdS nelle ore di ricevimento ed ha la finalità di supportare gli studenti nell'organizzazione dello studio e nella risoluzione di eventuali difficoltà. Sono previsti, inoltre, docenti tutor ai quali gli studenti possono richiedere un servizio di tutorato individuale concordando le modalità di svolgimento. L'Ateneo mette a disposizione anche il programma di mobilità nazionale (Erasmus italiano) con l'obiettivo di favorire percorsi di studio interdisciplinari e flessibili, grazie alla rete HAMU, che include università di Abruzzo, Marche ed Umbria.
Il raccordo e dialogo con la Divisione Orientamento centrale di Ateneo, che si concretizza con incontri periodici, attraverso la figura del responsabile di orientamento, è finalizzato a monitorare eventuali tassi di drop-out universitario e/o ritardi e a interventi tempestivi per il contenimento e la prevenzione degli stessi

Docenti tutor di orientamento
Alessandra Babore
Lilybeth Fontanesi
Stefano Pagliaro

La valutazione dell'efficacia del servizio offerto per l'orientamento in itinere avviene tramite la consultazione periodica con i rappresentanti degli studenti del CdS incaricati di raccogliere opinioni, criticità e suggerimenti.

Mobilità internazionale

Gli studenti saranno incoraggiati alla mobilità internazionale, con attività di orientamento e di supporto per lo svolgimento di un periodo di studio all'estero, prevalentemente delle opportunità derivanti dal programma Lifelong Learning Programme Erasmus. Inoltre, l'Università G. d'Annunzio è parte della INGENIUM European University Alliance (<a href="https://www.disputer.unich.it/internazionale/ingenium-alliance)">https://www.disputer.unich.it/internazionale/ingenium-alliance)</a> che offre la possibilità di svolgere periodi di studio e ricerca nelle Università consorziate. All'interno degli accordi effettuati tramite il consorzio INGENIUM sono previste anche mobilità internazionali per docenti e ricercatori stranieri, che verranno invitati per svolgere seminari e attività didattiche/laboratoriali all'interno del CdS. L'attività di orientamento per la mobilità internazionale sarà svolta in collaborazione con il Referente per il Programma LLP/Erasmus nominato all'interno del CdS ed il Coordinatore Dipartimentale per le Relazioni Internazionali del Dipartimento di Psicologia. Tutte le iniziative saranno opportunamente pubblicizzate sul sito del CdS e di Ateneo.

Tirocini e stage

Il servizio consiste nel dare supporto agli studenti nella ricerca di stage e tirocini presso enti pubblici e/o privati, presso i quali gli studenti possono svolgere un'attività che può costituire, eventualmente, argomento per la realizzazione della prova finale. Al fine di rendere più efficace questa azione, gli studenti sono invitati ad accedere all'apposito spazio web sul portale dell'orientamento (<a href="https://orientamento.unich.it/aziende).">https://orientamento.unich.it/aziende).</a>
Inoltre, tutti gli studenti del CdS devono acquisire 20 crediti formativi universitari (CFU) con lo svolgimento del TPV, di cui 4 interni al CdS e 16 presso un ente esterno convenzionato con l'Ateneo. A tal proposito, esiste una Commissione paritetica alla quale partecipa un docente del CdS e componenti dell'Ordine degli Psicologi della Regione Abruzzo che monitora costantemente l'andamento dell'attività di TPV anche tramite l'analisi dei questionari previsti a completamento dell'attività di tirocinio da parte sia del tutor dell'ente sia del tirocinante. Il lavoro di questa commissione garantisce la realizzazione di tirocini professionalizzanti attuando anche azioni correttive o rimodulazioni o interruzioni di convenzioni laddove non sia garantita una formazione adeguata al tirocinante.

Prova finale

Sono ammessi alla discussione della prova finale gli studenti che conseguono un giudizio di idoneità del Tirocinio Pratico-Valutativo (TPV) e che superano la Prova Pratica-Valutativa (PPV) che precede la discussione della tesi di laurea, come previsto dalle nuove norme del DI n. 654/2022 che riguardano l'abilitazione alla professione dello psicologo. La prova finale consiste nella realizzazione di un elaborato originale preparato dallo studente con la supervisione di un relatore e un correlatore. L'elaborato consiste in un lavoro scritto inerente a una tematica connessa alla psicologia giuridica e criminologica e alle discipline affini che deve essere chiaramente definita e argomentata in maniera rigorosa ed originale, con contributi di tipo empirico, bibliografico o logico-teorico. La prova finale consiste, dunque, in un'esperienza di apprendimento su un tema specifico all'interno del quale lo studente ricerca informazioni, formula ipotesi e argomenta e sostiene le proprie conclusioni. Attraverso la prova finale sarà possibile valutare il raggiungimento dei risultati attesi in termini di conoscenze, abilità applicative, abilità comunicative, autonomia di giudizio e capacità di apprendimento autonomo. Il regolamento del corso di studio stabilisce le modalità per il sostenimento della prova e per la determinazione del punteggio finale.

La prova finale consiste nella realizzazione di un elaborato originale preparato dallo studente con la supervisione di un relatore e valutato da un correlatore.
Sono ammessi alla discussione della prova finale gli studenti che conseguono un giudizio di idoneità del Tirocinio Pratico-Valutativo (TPV) e che superano la Prova Pratica-Valutativa (PPV) che precede la discussione della tesi di laurea.
L'esame di laurea sarà, come per obbligo legale, pubblico e si svolgerà secondo un programma prestabilito, prevedendo per ciascun candidato un esame della durata media di 15 minuti di cui una prima parte dedicata all'esposizione della tesi ed una seconda per la discussione. I candidati sono invitati ed incoraggiati ad avvalersi di sussidi audiovisivi per le presentazioni.
La Commissione, la cui composizione è stabilita dal Regolamento didattico di Ateneo, valuta ciascun candidato tenendo conto dell'andamento complessivo della carriera, del contenuto della tesi e dello svolgimento della prova finale; la valutazione è espressa in cento decimi.
Il punteggio assegnato complessivamente alla tesi e alla sua esposizione va da un minimo di 0 a un massimo di 6 punti, secondo la seguente scala:
- 0-1: sufficiente
- 2-3: discreto
- 4-5: buono
- 6: eccellente
La Commissione può decidere di assegnare eccezionalmente un punto supplementare ai 6 punti massimi se: a) il/la laureando/a ha un voto di partenza di 103; b) il valore della tesi e l'esposizione sono stati particolarmente apprezzabili e brillanti; c) il relatore si assume la responsabilità di attestare la qualità dell'impegno del laureando/laureanda nel lavoro preparatorio di tesi; d) concorda all'unanimità sull'assegnazione del punto aggiuntivo.
I criteri per la valutazione del punteggio da attribuire alla tesi di laurea comprendono:
1. organizzazione ordinata e coerente dei temi trattati nell'elaborato;
2. padronanza di linguaggio specialistico e di lessico specifico della disciplina oggetto della tesi;
3. originalità dell'argomento di tesi;
4. livello di approfondimento del tema trattato;
5. accuratezza della ricerca bibliografica;
6. rilievo assegnato alla letteratura più recente sull'argomento oggetto della tesi;
7. completezza della trattazione dell'argomento oggetto della tesi;
8. capacità espositiva e di presentazione dell'elaborato.
La prova si intende superata con una votazione minima di 66/110. La Commissione, in caso di votazione massima (110/110), può concedere la lode su decisione unanime.