Pubblicati i risultati sull’efficacia e la sicurezza a lungo termine delle sigarette elettroniche, studio coordinato dal gruppo del Prof. Manzoli

7 Giugno 2016

Sono appena stati pubblicati, sulla prestigiosa rivista internazionale Tobacco Control, i risultati del follow-up a 24 mesi del primo studio al mondo sulla sicurezza ed efficacia delle sigarette elettroniche.
Lo studio è coordinato dal gruppo di ricerca del Prof. Lamberto Manzoli, ed è svolto in collaborazione con professionisti dell'Istituto Superiore Sanita', delle ASL di Chieti e Pescara, dell'ASR-Abruzzo, delle università di Milano, Torino, Catania, Parthenope di Napoli, Sapienza e Cattolica di Roma.

A 24 mesi dall'inizio dello studio, il 61% dei fumatori di sole sigarette elettroniche continuava l'astinenza da sigarette tradizionali, mentre solo un quarto di coloro che fumavano sigarette elettroniche insieme alle sigarette tradizionali è riuscito a smettere di fumare tabacco (un dato peraltro simile a quello dei fumatori di sole sigarette tradizionali). I dati suggeriscono, quindi, che le sigarette elettroniche non facilitano la cessazione del fumo tradizionale, ma possono essere utili per chi ha già smesso, per mantenere l'astinenza.
L'incidenza di eventi avversi non è apparsa significativamente inferiore nei fumatori di sigarette elettroniche, ma le analisi sulla sicurezza devono ancora essere considerate preliminari.

“I nostri risultati non suggeriscono certamente un'aumento del rischio di malattia per chi fuma sigarette elettroniche, ma nemmeno una riduzione significativa" afferma il Prof. Manzoli, "tuttavia, occorreranno almeno 5 anni di follow-up per poter avere un quadro attendibile sulla sicurezza, poiché i danni del fumo si possono manifestare anche dopo diversi anni dalla cessazione. Lo studio fu infatti programmato per seguire i partecipanti per almeno 5 anni, e a breve inizieremo a raccogliere i dati del terzo anno. I risultati sulla sicurezza a 24 mesi sono comunque di grande interesse a livello internazionale, sia perché sono gli unici validati tramite database dei ricoveri ospedalieri, sia perché la letteratura scientifica sulle sigarette elettroniche è ancora sorprendentemente molto limitata".

Il Prof. Manzoli esprime infine "grande soddisfazione, perché nonostante gli scarsissimi fondi, un gruppo di ricercatori dell'Università di Chieti (di cui fa parte anche la Dr.ssa Maria Elena Flacco, recentemente insignita del premio europeo quale miglior giovane ricercatore dalla Società Europea di Sanità Pubblica), insieme all'ASR-Abruzzo ed alle ASL di Pescara e Chieti, sta riuscendo a portare avanti con successo uno studio multicentrico tanto importante da essere stato pubblicato sulla rivista leader mondiale del settore, e da avere, tra gli autori, il Prof. Walter Ricciardi (Direttore dell'Istituto Superiore di Sanita'), la Prof.ssa Roberta Siliquini (Presidente del Consiglio Superiore di Sanita'), oltre ad epidemiologi di fama internazionale come i Prof. Carlo La Vecchia, Stefania Boccia e Paolo Villari".