Pubblicati i risultati preliminari del primo studio al mondo sull'efficacia e la sicurezza a lungo termine delle sigarette elettroniche, coordinato dal gruppo del Prof. Lamberto Manzoli

11 Giugno 2015

Un gruppo di ricercatori dell'Università di Chieti, coordinati dal Prof. Lamberto Manzoli, ha avviato nel 2013 il primo studio al mondo sull'efficacia e sulla sicurezza a lungo termine delle sigarette elettroniche. Lo studio è svolto in collaborazione con le ASL di Chieti e Pescara, l'ASR-Abruzzo, le università di Torino, Catania, Parthenope di Napoli, Sapienza e Cattolica di Roma, e l'Istituto di Ricerche Farmacologiche "Mario Negri" di Milano.
Sono stati arruolati e verranno seguiti per 5 anni circa 1000 fumatori di ogni tipo (solo sigarette elettroniche, solo sigarette tradizionali, entrambe), in modo da poter confrontare l'incidenza di patologie nei diversi tipi di fumatori, e valutare se chi fuma sigarette elettroniche, nel lungo termine, non ritorna (o non comincia) a fumare sigarette classiche.
Sono appena stati pubblicati i primi risultati sulla rivista internazionale PLOS ONE: a 12 mesi dall'inizio dello studio, il 61.9% dei fumatori di sole sigarette elettroniche continuava a non fumare sigarette tradizionali, mentre poco più del 20% dei fumatori di sigarette tradizionali (con o senza sigarette elettroniche) ha smesso di fumare tabacco. L'uso delle sole sigarette elettroniche ha ridotto di circa cinque volte le probabilità di riprendere a fumare sigarette tradizionali, mentre l'aggiunta di sigarette elettroniche al fumo tradizionale non ha determinato alcun beneficio.
"Dai nostri dati - dichiara il Prof. Manzoli - sembra emergere che le sigarette elettroniche non facilitano né la cessazione né la riduzione del fumo da sigaretta tradizionale, mentre possono essere molto utili per chi ha già smesso di fumare le sigarette classiche, perché aiutano a non riprendere a fumare. Nel complesso, non sono emersi effetti avversi di rilievo, ma i dati relativi alla sicurezza sono inevitabilmente preliminari. Abbiamo però quasi concluso la raccolta dei dati a 24 mesi, e siamo fiduciosi di poter avere dati utili entro pochi mesi".
Il Professore tiene a sottolineare con soddisfazione come, nonostante gli scarsissimi fondi, un gruppo di ricercatori dell'Università di Chieti (di cui fanno parte anche i Dr. Maria Elena Flacco e Lorenzo Capasso), insieme all'ASR-Abruzzo ed alle ASL di Pescara e Chieti, stiano riuscendo a portare avanti con successo uno studio multicentrico tanto importante da avere, tra gli autori, il Prof. Walter Ricciardi (Commissario dell'Istituto Superiore di Sanità), la Prof.ssa Roberta Siliquini (Presidente del Consiglio Superiore di Sanità), oltre a epidemiologi di fama internazionale come i Prof. Carlo La Vecchia, Stefania Boccia e Paolo Villari.