Il Prof. Francesco Chiarelli invitato per un Seminario nell’Ospedale dei Bambini (Children’s Hospital) di Boston, USA

3 Giugno 2015

Il prossimo Lunedì 8 Giugno 2015 il Professor Francesco Chiarelli, Direttore della Clinica Pediatrica di Chieti, terrà un Seminario all’Ospedale dei Bambini (Children’s Hospital) di Boston, Harvard University.

L’Ospedale dei Bambini di Boston, collegato alla Università di Harvard, è considerato il miglior Ospedale Pediatrico degli Stati Uniti e, conseguentemente, uno dei migliori Ospedali Pediatrici del mondo.

Nell’ambito dell’Ospedale vi è anche un importante Centro di Ricerca per le malattie dei bambini (Karp Research Institute) che, insieme all’Ospedale dei Bambini,  fanno parte della Harvard University.

La Lettura del Prof. Chiarelli verterà sulla obesità infantile, sulla insulino-resistenza e sul rischio cardio-metabolico ad esse conseguenti. Dati recenti del CDC (Center for Disease Control) di Atlanta riportano che, sebbene negli ultimi anni la frequenza sembra stabile, l’obesità ed il sovrappeso colpiscono circa un bambino americano su due; come è noto, anche in Italia ed in Abruzzo l’obesità infantile colpisce circa il 40% dei bambini. Questa preoccupante frequenza di obesità e sovrappeso nei bambini, negli adolescenti e nei giovani adulti induce un significativo incremento della resistenza all’insulina e, conseguentemente, un aumento del rischio metabolico (intolleranza glucidica e diabete) e cardiovascolare (infarto del miocardio, accidenti cerebrovascolari, problemi circolatori, ecc.) nella vita successiva. Inoltre, è noto che l’obesità induce problemi a carico del fegato (steatosi, cirrosi), renali (microalbuminuria, ipertensione) ed ortopedici (osteoporosi, artrosi).

E’ molto importante che la società intera, sia negli Stati Uniti che in Italia (ed in Abruzzo), investa in attività ed iniziative (soprattutto educative sulla intera popolazione) che volgano a prevenire e contrastare l’obesità ed il sovrappeso nei bambini sin dalle prime epoche della vita, al fine di evitare le complicanze a breve e lungo termine associate con l’obesità e l’insulino-resistenza.