Il dott. Esposito ed il dott. Cieri hanno pubblicato una review sull'anoressia nervosa su una rivista internazionale.

10 Giugno 2016

Il dott. Roberto Esposito (medico-neuroradiologo e psicoanalista) ed il dott. Filippo Cieri (psicologo e psicoanalista), entrambi dottori di ricerca presso il dipartimento di Neuroscienze, Imaging e Scienze Cliniche, hanno recentemente pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Journal of Neuropsychology un’interessante review intitolata: “The role of body image and self-perception in anorexia nervosa: the neuroimaging perspective”. Il lavoro coordinato dal Prof. Armando Tartaro e Prof Massimo Di giannatonio, entrambi del dipartimento di Neuroscienze, Imaging e Scienze Cliniche, riassume le ricerche scientifiche degli ultimi 20 anni che hanno investigato i concetti di percezione dell’immagine corporea e del Sé nell’Anoressia Nervosa mediante l’utilizzo della Risonanza Magnetica Funzionale.
L'Anoressia Nervosa è un complesso disturbo mentale caratterizzato da intensa paura di prendere peso, continua ricerca della magrezza, profonda preoccupazione per il cibo e distorta percezione dell'immagine corporea. La complessità di tale disturbo è legata al contemporaneo coinvolgimento di più dimensioni, corporea ed emotiva, entrambe strettamente legate e inscindibili per loro natura.
I risultati mostrano significative variazioni dell’attività cerebrale nei pazienti con Anoressia Nervosa in specifiche aree (extrastriate body area, fusiform body area, inferior parietal lobule) correlate alla percezione dell’immagine corporea. Più recenti studi hanno messo in luce l’importante ruolo delle emozioni e della percezione del Sé nell’Anoressia Nervosa ed il loro substrato neurale che coinvolge importanti reti neurali, quali la Default Mode Network e l’insula all’interno della Salience Network. Le neuroscienze, con l’utilizzo delle moderne tecniche di neuroimmagini, aprono nuovi orizzonti per la comprensione delle basi neurobiologiche dei disturbi della sfera psichica in generale, come l’Anoressia Nervosa e gli altri disturbi alimentari. Come spiega anche il premio nobel Eric Kandel, i recenti studi neuroscientifici mettono in luce gli ambiti possibili di incontro tra biologia e psicoanalisi, integrazione interdisciplinare necessaria per fornire un soddisfacente modello della mente.