Corso Teorico-pratico: "La tecnologia nella formazione del team robotico"

9 Giugno 2016
martedì 14 giugno, ore 08:00 - Campus di Chieti

Presentazione Corso di Chirurgia Robotica
La chirurgia robotica è diventata una realtà che va conquistando sempre maggiori consensi.
Dopo gli Stati Uniti l’Italia è tra i paesi, con gli 81 robot da Vinci installati e con i 13.200 interventi effettuati nel 2015, che ha maggiormente investito nella robotica vantando un cospicuo numero di operatori già formati.
La chirurgia del futuro sarà sempre meno invasiva e l'utilizzo del robot per interventi ad alta complessità rappresenterà lo standard negli ospedali.

Essa però, oltre ai costi ancora elevati, ha un importante limite nella non strutturata formazione degli operatori.
Infatti nel panorama nazionale sono percentualmente ancora troppo pochi i chirurghi addestrati all’uso della robotica a fronte di una sua diffusione che si prevede in costante ed inarrestabile crescita.
Da una parte ci sono difficoltà dovute al fatto che il chirurgo in formazione è solo nella consolle mentre opera e può essere aiutato con difficoltà da un collega più esperto.
Ma c’è anche un ritardo nell’Università italiana che deve cogliere la novità della robotica senza ripetere quanto successo per la chirurgia laparoscopica 30 anni fa.
Allora l’Università non riuscì tempestivamente a comprendere lo sviluppo della laparoscopia e le necessità formative che ne conseguivano: la formazione è così avvenuta sul campo con l’apprendimento affidato a talentuosi e volenterosi pionieri generalmente operanti nelle strutture ospedaliere del Paese o all’Estero.

Le Università in collaborazione con le ASL, dovranno inserire l’insegnamento della chirurgia robotica nelle Scuole di Specializzazione di area chirurgica, avviare specifici programmi per gli operatori già in possesso di formazione al fine di allargare il numero degli specialisti robotici, assicurare l’alta qualità delle prestazioni, tutelare utenti e operatori anche di fronte ad eventuali contenziosi amministrativi o medico-legali.

Oggi le tecnologie di cui disponiamo permettono di migliorare ed accelerare la formazione e soprattutto di renderla possibile per tutti coloro che vogliono avvicinarsi alla robotica (chirurghi, anestesisti, infermieri).
La seconda consolle, una sorta di scuola guida, consente ad un tutor esperto di affiancare il chirurgo che esegue i primi interventi.
La telepresenza consente di fornire consulenza e formazione specialistiche a strutture che si collegheranno con il polo di robotica creando così un vero e proprio network per lo scambio continuo di pareri e risultati clinici.                                                                                                                   Il telementoring e teletutoring consentono di seguire in remoto interventi e procedure chirurgiche a scopo formativo, connettendo con estrema facilità e con altissima risoluzione due centri distanti tra loro, la sala procedure con l’aula formativa, oppure un operatore più esperto che possa fornire la sua consulenza a coloro che si devono formare.
Il tutor potrà mostrare ai colleghi che si trovano a distanza una visione precisa della propria attività oltre a quella dell’ambiente della sala operatoria e del sito chirurgico facilitando l’interazione.
 
Gli obiettivi del corso sono quelli di presentare tutte le novità tecnologiche appena illustrate che rendono più efficace la formazione e di valutare la loro utilità durante interventi “live” dalle sale operatorie dell’Ospedale Clinicizzato di Chieti e del Santa Maria della Misericordia di Perugia.
                                                                                                                                           Paolo Innocenti

In allegato riportiamo il programma dettagliato del corso.