Campionato Nazionale di calcio a cinque per dipendenti Universitari 2016

"Siamo noi, siamo noi..I campioni dell'Italia siamo noi..."...

E anche quest'anno la spedizione del Circolo Ricreativo dell'Università "G. D'Annunzio" di Chieti-Pescara al XXIII Campionato di Calcio a 5 "Memorial De Dominicis-Soldani" organizzato dall'Anciu a Maracalagonis in Sardegna si è conclusa così, con cori di festeggiamenti e il consueto (ormai) tuffo in piscina.
La strada per raggiungere il quinto titolo sul campo (2008, 2011, 2013, 2014 e, appunto, 2016, cui va aggiunta la Super coppa vinta nel 2014) non è stata priva di grosse insidie da superare per la banda capitanata dal Presidente Costantino Tiziano ZUCCARINI, arrivata in terra sarda come al solito con i favori del pronostico e sotto lo sguardo famelico delle altre squadre, pronte ad approfittare di qualunque opportunità per mettere fine al dominio dannunziano.

Sarà che la Sardegna è una meta di vacanza molto ambita, sarà che si aveva voglia di rivincita dopo la non partenza del 2015, sta di fatto che il roster a disposizione dell'ateneo dannunziano è senza dubbio il migliore degli ultimi anni ed è stato accompagnato da numerosi colleghi-tifosi che non si sono persi nemmeno un attimo delle imprese dei nostri ragazzi, non facendo mancare il sostegno anche nei momenti di maggiore difficoltà.

Questa la rosa a disposizione del tecnico-giocatore Alessio PECA, che si è avvalso come sempre della valida collaborazione dell'inossidabile Enio DI MARZIO, ormai parte di questo gruppo: Michele ABATE (portiere, anche di movimento), Luciano DI FALCO (giocatore, all'occorrenza portiere), Costantino Tiziano ZUCCARINI (capitano), Alessio PECA (allenatore-giocatore), Fabrizio Caiano, Gianluca IEZZI, Leo CIAFARDONE, Marcello DI NINO, Alessandro FLORIO, Vito GUGLIELMI e bomber Fabiano DI MUZIO.

Fin dalla prima serata si era capito che il cammino non sarebbe stato facile, poiché il sorteggio (per un meccanismo da rivedere per cui non eravamo inseriti tra le teste di serie per la mancata partecipazione nel 2015) ci aveva messo nel gruppo con la finalista dello scorso anno e dura avversaria della finale 2014, Cosenza.

Così, dopo il lunedì di riposo, l'esordio è stato, appunto, molto insidioso contro l'università di Cosenza, che nella partita iniziale aveva battuto Viterbo per 10-1. E inizio non poteva essere peggiore visto che la partita si è conclusa sul 4-3 per gli avversari a causa di un pessimo avvio da parte nostra che ci ha portato sotto 3-0 e una squadra avversaria che si è limitata solo a difendersi una volta trovato il vantaggio. La doppietta di bomber DI MUZIO e il gol di GUGLIELMI non sono bastati a completare una rimonta che sarebbe stata clamorosa.

Il meccanismo del torneo prevedeva il passaggio alle fasi finali delle prime classificate di ogni girone e della migliore seconda di tutti i gironi: per passare il turno bisognava vincere con una differenza reti importante e sperare in qualche risultato favorevole sugli altri campi.

E così prima noi abbiamo fatto il nostro dovere vincendo 11-1 con il malcapitato Viterbo (7 reti DI MUZIO, poi una a testa per DI FALCO, CAIANO, IEZZI e GUGLIELMI) e poi abbiamo fatto il tifo per Cagliari che, contro tutti i pronostici, batteva la più quotata Padova e ci regalava il Pass per i quarti di finale.

Il sorteggio dei quarti di finale ci metteva di fronte a Pisa, squadra mai affrontata negli ultimi anni. Partita molto dura fisicamente, con gli avversari sospinti da quello che poi è stato decretato come il tifo migliore della manifestazione. Dopo un buon avvio da parte nostra (3-1), i pisani hanno ribaltato il risultato trovandosi in vantaggio 5-3 a pochi minuti dalla fine. Una doppietta del bomber DI MUZIO (4 reti per lui in questa partita) e un gol all'ultimo minuto di GUGLIELMI (doppietta per lui) ci regalava la semifinale.

Venerdì 10 giugno si è consumata l'ennesima sfida sportiva con i colleghi di Milano Bicocca e questa volta valeva la finale. Partita equilibrata con continui sorpassi fino al 6-6 finale che portava le squadre ai supplementari.

Nei dieci minuti di extra-time i ragazzi abruzzesi riuscivano a guadagnarsi un tiro libero realizzato da GUGLIELMI (doppietta per lui) e a mettere il sigillo del definitivo 9-7 con il solito bomber DI FLORIO (per lui sei reti, oltre ad una di FLORIO).

E dunque si arrivava alla finale, che a sorpresa si sarebbe disputata contro Catania, vincitrice ai rigori sulla più quotata Genova. Tuttavia il riacutizzarsi di un infortunio al piede destro del bomber già accusato ai quarti e la squalifica per somma di ammonizioni del portierone ABATE non faceva dormire sonni tranquilli alla truppa di ZUCCARINI, ma l'efficace lavoro dello staff medico abruzzese e la possibilità di avere un dodicesimo di lusso come DI FALCO hanno permesso alla squadra di essere in buone condizioni al fischio d'inizio.

Una partita equilibrata con i nostri passati in svantaggio verso la metà del primo tempo, ma capaci in pochi minuti di ribaltare il risultato con una palla rubata da Guglielmi trasformata in diagonale mortifero e un sontuoso destro a giro del bomber DI MUZIO che non ha lasciato scampo al portiere etneo.
Quando tutto sembrava ormai deciso e dopo diverse occasioni per chiudere la partita, ecco la beffa sotto forma di calcio di punizione trasformato sotto la traversa dagli avversari.

Giusto il tempo di rimettere il pallone a centrocampo e, su una palla rubata a centrocampo, GUGLIELMI s’inventava un destro di punta che si andava a infilare sotto l'incrocio alla sinistra dell'incolpevole portiere siciliano per l'esultanza liberatoria di tutto il gruppo abruzzese. Dopo pochi minuti di sofferenza, grazie anche alla sicurezza del buon DI FALCO, il fischio finale consegnava il quinto campionato negli ultimi nove anni all'università dannunziana tra cori di giubilo.

Mi pare doveroso porre l’accento come questo sia un grande gruppo, dove ognuno si ritaglia sempre il suo spazio e la sua importanza e si sa mettere a disposizione dei compagni a prescindere dal minutaggio in campo, dai cosiddetti "senatori" CAIANO (preziosa la sua esperienza condita anche da un gol), Di Nino (chiamato a dare una mano in difesa anche nei momenti difficili) e Di Falco (ancora una volta da ringraziare per la tranquillità con cui ha saputo guidare la squadra dalla porta in finale seppur non sia proprio il suo ruolo) ai ragazzi più giovani, IEZZI (solido ed efficace), CIAFARDONE (motorino inesauribile con cui abbiamo anche potuto registrare ogni attimo del torneo e tramandare ai posteri le nostre gesta) e Florio (che ha saputo brillantemente cambiare ruolo in maniera per mettersi al servizio dei compagni) fino ai cosiddetti "valori aggiunti" Abate (quest'anno portiere anche di movimento), GUGLIELMI (pilastro difensivo capace di tirar fuori gol importanti nei momenti decisivi) e DI MUZIO (anche capocannoniere del torneo con venti reti), tutti guidati dalla sapiente mano di Alessio PECA (per lui solo pochi minuti in campo stavolta a causa di un infortunio, ma una lucida guida fuori dal campo) ed Enio DI MARZIO (grande motivatore ed esperto maestro di calcio) sotto la supervisione del presidente (nonchè capitano)Costantino Tiziano ZUCCARINI e i fidati dirigenti Marino DI PAOLO e Valerio MONTI.

Terminerei, infine, partendo dall'inizio; e quindi.... "siamo noi siamo noi..I campioni dell'Italia siamo ANCORA e SEMPRE noi!!"