Carmela Remigio

Carmela Remigio

Nata a Pescara Il soprano Carmela Remigio inizia a studiare violino all'età di cinque anni e soltanto alcuni anni dopo intraprende lo studio del canto presso l'Accademia Musicale Pescarese con il baritono Aldo Protti, perfezionandosi poi con Leone Magiera. Dopo aver vinto nel 1992 il “Luciano Pavarotti International Voice Competition” a Philadelphia, debutta – appena diciannovenne – nel ruolo della protagonista dell’opera Alice di Giampaolo Testoni al Teatro Massimo di Palermo. Erede della migliore tradizione vocale italiana, dal 1997 canta con Luciano Pavarotti in oltre settanta concerti in tutto il mondo, nelle sedi più prestigiose: dalla Royal Albert Hall di Londra, alla Carnegie Hall di New York, ma anche a Parigi, Miami, Dublino, Beirut, Seoul, Bucarest, Hochland, solo per citarne alcune.
Dopo un inizio nel repertorio barocco – che le permette di maturare la cura per la parola – si dedica con grande passione alle opere di Mozart, cantandone tutti i maggiori ruoli da protagonista, da Susanna a Elettra, da Fiordiligi a Pamina . Claudio Abbado la sceglie giovanissima per interpretare il ruolo di Donna Anna in una prestigiosa edizione discografica del Don Giovanni per l'etichetta Deutsche Grammophon.
Da allora ha collaborato con direttori come Antonio Pappano, Myung-Whun Chung, Jeffrey Tate, Daniel Harding, Gustavo Dudamel, Riccardo Chailly, Gianandrea Noseda, John Axelrod, Roberto Abbado, Lorin Maazel, Michel Plasson, Eliahu Inbal, Kent Nagano, Rinaldo Alessandrini, e con registi quali David McVicar, Graham Vick, Pier Luigi Pizzi, Federico Tiezzi, Karole Armitage, Mario Martone, Luca Ronconi, Damiano Michieletto, Robert Wilson e Peter Brook.
Il debutto in ruoli verdiani come Alice nel Falstaff (sotto la direzione di Claudio Abbado e Lorin Maazel al Festival di Salisburgo), o Violetta ne La traviata, le spalanca nuovi orizzonti nel repertorio romantico e nuove possibilità di perfezionare la vocalità e l’interpretazione scenica.
Appassionata interprete belcantista, Carmela Remigio ha anche esteso con curiosità il proprio repertorio, cimentandosi in ruoli come Tatiana in Evgenij Onegin di Čajkovskij – unica cantante italiana nella storia dopo Mirella Freni – al Teatro San Carlo di Napoli o Miranda ne La donna serpente di Alfredo Casella al Teatro Regio di Torino.
Si è esibita sia nel repertorio operistico sia in quello da camera – sacro e profano – nei principali teatri, festival musicali e sale da concerto in Italia e all’estero: il Teatro alla Scala di Milano, il Festival di Salisburgo, la Royal Opera House di Londra, il Teatro San Carlo di Napoli, lo Sferisterio Opera Festival di Macerata, il Teatro Comunale di Bologna, il Rossini Opera Festival di Pesaro, il Teatro dell’Opera di Roma, il Festival di Aix-en-Provence, il Teatro la Fenice di Venezia, il Teatro Regio di Torino, il Teatro Massimo di Palermo, il Teatro Petruzzelli di Bari, La Monnaie di Bruxelles, nonché a Losanna, Tokyo, Trieste, Lugano, Firenze, Los Angeles, Parigi.
Tra le sue incisioni discografiche sono di particolare rilievo le due edizioni di Don Giovanni (Donna Anna), una già citata e diretta da Claudio Abbado (per Deutsche Grammophon) e l’altra da Daniel Harding (per Virgin), lo Stabat Mater di Rossini con la direzione di Gianluigi Gelmetti (per Agorà), le Arie Sacre Verdiane con la direzione di Myung-Whun Chung (per Deutsche Grammophon), un doppio CD dal titolo Arias (per Universal-Decca) dedicato a Francesco Paolo Tosti e a Gioacchino Rossini.
I suoi recenti e prossimi impegni includono, tra gli altri, Don Giovanni al Festival di Salisburgo e al Gran Teatre del Liceu di Barcellona, L’incoronazione di Poppea al Teatro alla Scala, Così fan tutte a Oviedo, Faust e Idomeneo a Firenze, Norma al Teatro Massimo di Palermo, Maria Stuarda al Teatro dell’Opera di Roma.
Recentemente è stata insignita del prestigioso “Premio Abbiati” dell’Associazione Critici Musicali italiani, per “tecnica, musicalità, convincente gioco scenico che le permettono di fornire prove di indubbio valore, sostenute dall’adeguata conoscenza dello stile di ogni partitura”.