In una prima fase si fornirà una definizione di giornalismo culturale, nel tentativo di comprendere come esso si sia evoluto nel tempo, fino all'influenza della rete e della crossmedialità. In particolare, si analizzeranno le caratteristiche del giornalismo culturale italiano, descrivendo le origini e lo sviluppo dell'informazione culturale italiana, dalle prime gazzette letterarie sino all'iPad e all'ipertrofia delle fonti dei nostri giorni, alimentata dal predominio della televisione e della rete, dall'influenza del mercato e dall'industria dell'intrattenimento (Zanchini). Non a caso l'evoluzione dei quotidiani è connessa a un'interazione dinamica tra processi culturali, sociali, economici e politici e innovazioni tecnologiche. L'obiettivo è analizzare come siano cambiati linguaggi, formati, rapporto con i lettori, modalità di consumo e strategie di marketing al tempo della rete (Valentini).
In una seconda fase si leggerà l'evoluzione del giornalismo, e in particolare di quello culturale, alla luce dei processi di innovazione mediologici del Novecento. Comprendere l'evoluzione dei mass media e della comunicazione pubblica si rivela passaggio obbligato per comprendere l'evoluzione del giornalismo e la nascita dei neogiornalismi: di qui lo studio dei modelli di comunicazione che le varie teorie sociologiche hanno disegnato, per comprendere quale ruolo spetti ai media come stimolatori di cultura e quale sia il contributo del medium nella costruzione dei significati e delle narrazioni collettive (Morcellini).
Nella terza fase si analizzerà l'apporto fornito da alcuni grandi scrittori del Novecento allo sviluppo del giornalismo culturale (Gadda, Flaiano, Manganelli), protagonisti di percorsi pubblicistici fondati sull'esperienza del viaggio come recupero dell'identità sociale e civile di un paese sottoposto a profonde trasformazioni. Si tratta di esperienze narrative fondate su una preminente istanza culturale e sociologica, oltre che narrativa e letteraria, in cui l'esperienza della scrittura assume precise istanze comunicative: quelle tipiche dell'intellettuale alle prese con il tentativo di contribuire alla costruzione di un'identità socioculturale credibile e duratura, che la letteratura può esperire nelle sue declinazioni più divulgative e informative.
La riscoperta delle bellezze artistiche e paesaggistiche del bel paese si rivela un messaggio ad alta notiziabilità, che il giornalismo culturale italiano sfrutta nel particolare momento storico della trasformazione di una società proiettata verso il progresso e il consumo. Una ricerca dell'identità fondata su una critica sociale sferzante e sul recupero di una tradizione autorevole: è quanto compiono Flaiano, Gadda e Manganelli sulle colonne dei più importanti quotidiani nazionali, contribuendo alla fioritura di una delle fasi più avvincenti del giornalismo culturale italiano (Lombardinilo).