ANTROPOLOGIA CULTURALE
Programmi a.a. 2014-2015
Antropologia Culturale - CFU 9
Corso di Laurea Triennale in Beni Culturali
Docente :prof.ssa Lia Giancristofaro
email: lgiancristofaro@unich.it
M1 - Modulo Istituzionale Formale (CFU 3)
Il concetto di cultura nelle scienze sociali
Obiettivi formativi del modulo
Al termine del modulo, lo studente conosce i principali temi e apparati concettuali che fondano la
disciplina ed è in grado di discutere criticamente le sue principali correnti di pensiero. Acquisisce
inoltre le competenze volte a favorire la comunicazione fra differenti realtà socio-culturali in
un’ottica di relazione, mediazione e individuazione dei valori condivisi.
Programma
Il modulo analizza la riflessione antropologica passando in rassegna le principali correnti di
pensiero che, nella storia, hanno contribuito a ridisegnare i paradigmi teorico-metodologici
attraverso cui indagare le diverse realtà umane in termini culturali. La riflessione antropologica
sull’uomo e il concetto di cultura vengono vagliati alla luce del passaggio prospettico
dall’evoluzionismo al funzionalismo nel Regno Unito; dalla sociologia allo strutturalismo
antropologico in Francia; dal particolarismo storico di Boas alla crisi della rappresentazione
etnografica nell’antropologia americana. Altri temi essenziali del corso sono: identità, alterità,
differenza; forme dell’organizzazione sociale, comunità immaginate (consanguineità e altre forme
di parentela), linguaggio, matrimonio e famiglia, cultura e potere, dominio e persuasione, cultura e
sostentamento, gioco, arte, mito e riti; religione e visione del mondo; etnografia, rappresentazione e
mediazione interculturale. Il corso si conclude con l’analisi delle dimensioni della disuguaglianza
nel mondo globale e una panoramica sui processi culturali delle società complesse.
Materiale bibliografico
Robert Lavenda, Emily Schultz, Antropologia culturale, Bologna, Zanichelli, 2010 e ristampe
successive (testo da studiare per intero).
Organizzazione della didattica
Il modulo si articola in lezioni frontali (24 ore), cui si aggiungono circa 40 ore di studio autonomo. I
non frequentanti potranno risolvere le eventuali difficoltà nella preparazione attraverso colloqui
(anche telematici) con la docente.
Verifica finale
La prova finale si terrà in forma di colloquio sui temi del corso.
M2 - Modulo di Approfondimento Teorico-pratico (CFU 3)
Rito e relazionalità
Obiettivi formativi del modulo
Alla fine del modulo, lo studente acquisisce le competenze etno-antropologiche che sono necessarie
per rapportarsi con fenomeni sociali lontano dal suo modo di concepire il mondo. Analizzando un
fatto etno-antropologico ed esponendone radici culturali, lo studente acquisisce un modo di pensare
libero da preconcetti, efficace e applicabile a tutte le situazioni professionali del servizio sociale.
Programma
Il modulo intende mostrare la presenza e la forza dei riti, sia nella vita pubblica sia nella vita privata
contemporanee, anche in ambiti profani. Infatti, perché un rituale si consideri tale non basta la
dimensione sacrale, né la ripetitività dell’azione. Oggi esistono molte azioni cerimoniali che
suscitano pulsioni emotive, producono simboli, forniscono quadri di riferimento in grado di
rafforzare i legami sociali e di creare un senso di comunità. Dopo aver analizzato la lettura che del
rito forniscono autori come Durkheim, Frazer, Mauss, Douglas, Van Gennep, Gluckman, Rivers,
Turner, Bourdieu, Leach e Goffman, il modulo esamina la valenza del rito nel mondo
contemporaneo, la sua variabilità, la sua polisemia e la sua trasformazione, deducendo che i rituali
vengono costantemente e incessantemente reinventati e rielaborati.
Materiale bibliografico
Martine Segalén, Riti e rituali contemporanei, Bologna, Il Mulino, 2002 (testo da studiare per
intero).
Organizzazione della didattica
Il modulo si articola in lezioni frontali (24 ore), cui si aggiungono circa 40 ore di studio autonomo. I
non frequentanti potranno risolvere le eventuali difficoltà nella preparazione attraverso colloqui
(anche telematici) con la docente.
Verifica finale
La prova finale si terrà in forma di colloquio sui temi del corso.
M3 - Modulo di Approfondimento Teorico-pratico (CFU 3)
Gli studi demologici tra discorso fondativo e rinnovamento
Obiettivi formativi del modulo
Il modulo ha lo scopo di presentare allo studente pluralismi e dinamismi socio-culturali di livello
locale/globale, consentendo di acquisire un metodo di analisi del folklore contemporaneo e la
capacità applicativa di tecniche di raccolta e trattamento dei dati empirici, di strumenti della
comunicazione e di gestione delle informazioni.
Programma
Cos’è il folklore? Alla luce delle riflessioni gramsciane sulle classi subalterne, per folklore si
intendevano quelle forme apparentemente residuali in chiave storicista in cui le scuole
novecentesche colsero una disorganica resistenza locale all’egemonia delle società nazionali ed
elaborarono la teoria di una “crisi della presenza”, in reazione alla quale il folklore esprimeva una
socializzazione del disagio prodotto dal “rischio di non esserci nel mondo”. Dopo oltre 150 anni di
operatività degli studi demo-etno-antropologici, l’oggetto della disciplina, ovvero il folklore,
cambia e si fluidifica nelle società complesse perché altri disagi e altre “strategie di liberazione”
vanno definendosi in aperta dissonanza rispetto alla globalizzazione e alla dissoluzione degli universi locali. Il modulo si occupa, dunque, di beni culturali intesi non come dato immutabile ma come processo culturale; di tassonomia e valutazione delle forme folkloriche; di articolazioni della
creatività e vincoli esercitati dalla tradizione; di performance, stili e riformulazione dell’identità.
Materiale bibliografico
Gian Luigi Bravo, Roberta Tucci, I beni culturali demoetnoantropologici, Roma, Carocci, 2006.
Pietro Clemente, Museografia e comunicazione di massa, Roma, Aracne, 2004.
Organizzazione della didattica
Il modulo si articola in lezioni frontali (24 ore), cui si aggiungono circa 40 ore di studio autonomo. I
non frequentanti dovranno risolvere le eventuali difficoltà nella preparazione attraverso colloqui
(anche telematici) con la docente.
Verifica finale
La prova finale si terrà in forma di colloquio sui temi del corso.