MORFOLOGIA STRUTTURALE NEL DESIGN
Obiettivi formativi
Il corso si propone come "luogo" di collegamento (tra design, architettura, strutture) in cui possa essere affrontato con grande libertà il problema della forma delle strutture, del loro significato in relazione ai materiali impiegati, all'ambiente e al processo produttivo nonché del loro rapporto con la cultura del costruire.
Gli obiettivi mirano a:
fornire un quadro di riferimento per la collocazione (ambientale, chimico-fisica) della conoscenza dei materiali;
far acquisire gli strumenti di controllo dei principali requisiti inerenti il comportamento dei sistemi strutturali, in particolare quelli leggeri;
configurare adeguate capacità di lettura, analisi e definizione progettuale di piccoli organismi costruttivi contestualizzati.
Metodologia
Il corso si svilupperà in comunicazioni, seminari e laboratorio di sperimentazione modelli.
La prima fase, volta a configurare la 'conoscenza', è incentrata su comunicazioni mirate a fornire le informazioni di base per affrontare le scelte progettuali di un qualsiasi manufatto; gli argomenti trattati riguardano:
i materiali, introducendo i concetti di sostenibilità nell'analisi del ciclo di vita con particolare attenzione ai processi produttivi;
cenni sul comportamento dei sistemi strutturali pesanti e spingenti, con letture di collegamento con oggetti d'uso;
i sistemi strutturali leggeri, con letture di collegamento con oggetti d'uso;
il rapporto tra esigenze e origine degli archetipi strutturali, con letture di collegamento con microsistemi abitativi;
cenni sulle culture costruttive con l'introduzione del concetto di temporaneità e smontabilità/trasportabilità dei sistemi.
La seconda fase, volta a sviluppare le 'abilità', è focalizzata sulla sperimentazione diretta dei principali concetti sottesi al funzionamento delle strutture leggere attraverso la costruzione di modelli funzionali (learning by making); in particolare saranno affrontate le problematiche costruttive, con la conseguente valutazione comportamentale, di sistemi reticolari lineari, geodetiche, superfici rigate, sistemi funicolari e membrane.
La terza fase, tesa a configurare la 'competenza', prevede un'esperienza laboratoriale dove verificare la capacità di usare le conoscenze e le abilità acquisite, in situazioni contestuali predefinite.
In particolare sarà configurato un progetto secondo fasi processuali dove emergeranno le scelte materiche e costruttivo-strutturali, le risposte al sistema esigenziale, il grado di flessibilità del manufatto (reversibilità della costruzione) e l'analisi del ciclo di vita per una valutazione del livello di sostenibilità raggiunto.
Verifica dell'apprendimento e modalità d'esame
Secondo l'impostazione del corso si avrà un continuo monitoraggio dell'apprendimento.
In particolare nella sperimentazione laboratoriale gli studenti saranno seguiti nella costruzione dei modelli inerenti le diverse tipologie strutturali e sarà verificata la comprensione di quanto prodotto.
Allo stesso modo, nel laboratorio di progettazione dove sarà sviluppato il tema d'anno, il progetto sarà monitorato in step successivi inerenti le fasi del processo costruttivo con le valutazioni delle opzioni effettuate in relazione ai materiali, i sistemi, le modalità produttive e di messa in opera.
L’esame si svolgerà con un colloquio finale teso ad accertare le competenze acquisite nel sostenere una discussione critica sul progetto sviluppato durante il corso dallo studente.
Bibliografia
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Forlani M. C. (1983), Geometria reticoli, poliedri, Alinea Editrice, Firenze
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Gordon E. (1976), La scienza dei materiali resistenti, Mondadori EST, Milano
Trentini l. (2006), Atlante dei materiali, UTET, Torino
Vezzoli C., Manzini E. (2007), Design per la sostenibilità ambientale, Zanichelli Editore, Milano
Campioli A., Zanelli A. (2009), Architettura tessile, Il Sole 24 ore, Milano
Graziotti A. (2012), Cupole geodetiche, Simmetria edizioni, Roma
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