Corso di Laurea in Architettura
Corso di Progettazione Urbanistica C
a.a. 2017-18
prof. Matteo di Venosa
con Claudia Fornaro, Nausica Maiorano, Francesca Malecore, Vincenzo Maulucci
Programma
Tema
Il terremoto che ha recentemente colpito l’Italia centrale, ha riacceso il dibattito sulla sicurezza ambientale dei territori fragili del nostro Paese.
Ciò che appare evidente, è la debole efficacia degli approcci correnti al tema della prevenzione e gestione del rischio ambientale (in particolare, il rischio sismico e idrogeologico): da un lato i piani della Protezione Civile (legge 225/1992) che tendono ad implementare una nozione di rischio ancora di tipo emergenziale e settoriale; dall’altro le discipline del progetto (in particolare, l’urbanistica) che stentano a riconoscere la categoria rischio come nuovo valore e paradigma del piano e progetto contemporanei.
La prospettiva della ricostruzione dei sistemi urbani danneggiati dal sisma pone al centro della discussione pubblica il rapporto tra ripristino fisico dei luoghi (ricostruzione delle pietre) e sviluppo socio-economico dei territori (ricostruzione delle comunità).
Almeno nelle teorie, sembra ormai accettato che non può esserci ricostruzione fisica di un luogo - o di un centro urbano - senza una Visione guida di sviluppo sostenibile delle aree e delle popolazioni coinvolte dall’evento catastrofico.
Una Visione guida che guardi al futuro e che, nel rispetto delle memorie e dei valori identiari dei contesti, sappia promuovere un processo multi scalare di rigenerazione ecologico-ambientale ed economico-sociale di quei territori che già prima dell’evento disastroso vivevano una condizione di marginalità, degrado e abbandono.
Tale particolare contesto culturale e operativo richiede una profonda revisione delle pratiche correnti della pianificazione della ricostruzione e, più in generale, dei processi di governo delle trasformazioni dei territori fragili.
Tempestività e fattibilità, multi-scalarità e trans-disciplinarietà, strategicità e incrementalità delle politiche e delle azioni sono solo alcuni dei i temi-chiave che ogni processo di ricostruzione dovrà necessariamente affrontare per scongiurare il rischio di fallimento e d’inefficacia.
Laboratorio Urbano Ricostruzione (LUR)
Sulla scorta delle premesse di carattere metodologico, si intende attivare nei comuni umbri compresi nel cratere sismico un Laboratorio Urbano per la ricostruzione nel quale far confluire gli esiti dell’esperienza didattica del Corso di Progettazione Urbanistica tenuto dal prof. Matteo di Venosa nel Dipartimento di Architettura di Pescara (Università G. d’Annunzio Chieti-Pescara).
Il Laboratorio Urbano rappresenta uno spazio di sperimentazione e di innovazione progettuale entro cui gli studenti avanzeranno le loro interpretazioni e proposte progettuali confrontandosi con le amministrazione comunali coinvolte e i cittadini interessati.
L’obiettivo del Laboratorio urbano è definire un’Agenda di strategie e linee di intervento che potranno orientare la qualità dei processi di ricostruzione e di sviluppo socio-economico del centro urbani scelti come casi di studio
Le strategie di intervento faranno riferimento ad alcune azioni progettuali condivise con le amministrazioni comunali coinvolte che, in via preliminare, potranno considerare la rilevanza di alcuni temi progettuali, in particolare:
- TEMA A_sicurezza del sistema urbano (SUM)_ la città sicura
- TEMA B_qualità dello spazio pubblico e del paesaggio_la città pubblica
- TEMA C_governance e coesione territoriale_ la città territorio
Città sicura, città pubblica, città territorio rappresentano quindi figure progettuali tra loro fortemente interrelate che consentiranno la selezione di specifiche aree di studio sulle quale confluiranno le esercitazioni degli studenti del Corso di Progettazione Urbanistica.
Convergenze didattiche
Il corso di Progettazione Urbanistica del prof. Matteo di Venosa prevede alcuni momenti di confronto con le attività didattiche e di sperimentazione progettuale del Master di II Livello: Città e Territorio: Strategie e strumenti innovativi per la protezione dai rischi dei territori in crisi, organizzato dall’Università Politecnica delle Marche (UNIPM), dal Centro Studi Olivetti (ISTAO) dalla Società Italiana degli Urbanisti (SIU) e dall’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU)
Metodi didattici
Il corso si articola in un programma coordinato di lezioni ed esercitazioni
Le Lezioni sono finalizzate a fornire allo studente i principali riferimenti teorici e metodologici per la comprensione del tema d’anno e per l’impostazione del progetto urbanistico nelle sue multi scalari dinamiche attuative.
Le Esercitazioni rappresentano momenti seminariali di confronto tra il docente e gli studenti per la verifica dello stato di avanzamento del percorso progettuale. Sono considerate esercitazioni: i sopralluoghi, la redazione in aula degli elaborati grafici, le revisioni dei lavori degli studenti, le consegne periodiche degli stati di avanzamento del lavoro. Le esercitazioni comprendono, inoltre,
alcune comunicazioni ex cathedra che forniranno agli studenti le istruzioni operative per la redazione degli elaborati grafici (tavole).
Modalità di verifica dell’apprendimento
Gli studenti redigeranno gli elaborati grafici previsti per sostenere l’esame finale organizzandosi all’interno di Gruppi di progetto di max 3 unità:
Le attività interpretative e progettuali saranno raccolta in n. 4 tavole ed un modello
Gli elaborati grafici restituiranno i contenuti di un processo progettuale circolare ed interattivo in cui si altrenano le fasi di: interpretazione del contesto, ideazione del progetto (concept), assetto proposto (masterplan), definizione dei criteri di qualità dello spazio pubblico urbano (progetto di suolo)
Il corso ha durata semestrale. Le lezioni e le esercitazioni si svolgeranno esclusivamente nel primo semestre dell’a.a. 2017/2018. Gli esami di profitto sono fissati dal calendario, al di là del quale non sarà effettuata alcuna attività didattica aggiuntiva.
La frequenza alle attività didattiche è obbligatoria e costituisce, di per se, garanzia di ammissione al sostenimento dell’esame di profitto entro il semestre. Gli studenti sono ammessi a sostenere l’esame in forma singola con la individuazione di strategie progettuali elaborate in gruppi.
Sono previste verifiche progressive obbligatorie secondo le scadenze programmate dalle attività didattiche.
Gli studenti sono tenuti alla consegna degli elaborati richiesti secondo le date previste. Le verifiche progressive obbligatorie costituiscono garanzia per continuare l’attività all’interno del corso e per l’acquisizione del titolo di frequenza che dà diritto a sostenere l’esame nei tempi previsti dal programma del corso.
L'esame di profitto è inteso come l'ultima consegna didattica offerta dal Corso allo studente. Gli esami saranno svolti come da calendario.
Tutti gli studenti che avranno regolarmente frequentato il corso avranno titolo a sostenere l'esame nella data fissata.
L’esame consisterà nella verifica delle elaborati grafici e nella discussione di un testo a scelta tra quelli riportati nella bibliografia fornita durante il corso
Esiti attesi
Gli studenti redigeranno gli elaborati grafici previsti per sostenere l’esame finale organizzandosi in gruppi di progetto.
I gruppi di progetto (max 3 unità) svilupperanno sull’area/tema di progetto assegnati, un’attività interpretativa e progettuale che sarà raccolta in n. 4 tavole.
Gli elaborati grafici restituiranno i contenuti di un processo progettuale entro cui si articoleranno in modo circolare ed interattivo le fasi di: interpretazione del contesto, ideazione del progetto (concept), assetto proposto (masterplan), definizione dei criteri di qualità dello spazio pubblico urbano (progetto di suolo)
Temi, contenuti, scale grafiche e formati degli elaborati grafici sono descritti nel Programma dettagliato delle attività didattiche.
In corso fornirà agli studenti i seguenti elaborati di base
Elaborati di base
1. Inquadramento territoriale e urbano
a. Planimetrie scala 1:25.000
b. Planimetrie scala 1: 5.000
c. Catastale 1:2000
d. Ortofotocarta
2. Pianificazioni vigenti
e. Programmazioni e Previsioni urbanistiche alla scala vasta (Piano Paesaggistico, PRCT, Piano Strategico Piano Parco.)
f. Programmazioni e Previsioni Urbanistiche vigenti alla scala urbana (PRG, PP, Piano di Recupero.)
g. Carta dei rischi e delle pericolosità (PAI,..)
h. Piano emergenze Protezione Civile
i. .
3. Ricognizione dello stato dei luoghi
j. Rilievo danni (Schede Aedes)
k. Perimetrazione della zona rossa
l. Interventi di messa in sicurezza già realizzati
m. Stato di funzionamento dei sottoservizi
n. Edifici e manufatti tutelati ex lege
o. Micro zonazione sismica (1 livello)
4. Piani e progetto in corso
Bibliografia
A. Clementi, M. di Venosa (a cura di)
Pianificare la ricostruzione. Sette esperienze dall’Abruzzo, Marsilio, Venezia 2012
C. Donolo
Pianificare l’improbabile, in «Crios», n.2/2011
B. Latour
Reassembling the Social, Oxford University Press, Oxford, 2005
N.N. Taleb
Il Cigno nero, il Saggiatore, Milano 2008
Z. Bauman
Paura Liquida, Laterza, Bari 2008
A.Clementi, P. Fusero (a cura di),
Progettare dopo il terremoto, List, Trento 2001
U. Beck
La Società del Rischio, Carocci, Roma 2001
J. Fortune, G. Peters,
Learning from failure, John Wiley & Sons, Great Britain 1995
A. Galderisi, Città e terremoti. Metodi e tecniche per la mitigazione del rischio sismico, Gangemi,
Roma 2004
V. Fabietti (a cura di),
Vulnerabilità e trasformazione dello spazio urbano, Alinea, Firenze 1999