L'Università di Chieti-Pescara documenta sul sito del Presidio di Qualità l'andamento della didattica nonché le opinioni dei laureati rese disponibili, per ogni anno accademico, attraverso i database di Ateneo basati sulle indagini di AlmaLaurea.
Le informazioni relative ai laureati del 2018 del Corso di Studio L-12 in Mediazione Linguistica a Comunicazione Interculturale, basate sull'indagine di AlmaLaurea, sono accessibili dal sito del Presidio di Qualità di Ateneo attraverso il link esterno sotto riportato, che rende scaricabile il pdf allegato "Dati Almalaurea 2018 (Dati Ud'A). I dati dell'allegato includono anche le opinioni dei laureati di corsi equivalenti, e sono confrontati con il totale sull'Ateneo per la stessa tipologia di corso.
Ai fini del monitoraggio dell'andamento del CdS e di eventuali interventi migliorativi, sono qui presi in considerazione innanzitutto i dati relativi al "livello di soddisfazione dei laureandi", comparati con quelli di Ateneo per il 2018 per stessa tipologia di corso. È effettuata, inoltre, una comparazione con i dati del CdS L12 relativi al 2017 disponibili sullo stesso sito alla voce Dati Almalaurea 2017 (Dati Ud'A).
Analisi del pdf Dati Almalaurea 2018 (Dati Ud'A)
Nel 2018 hanno conseguito la laurea in Mediazione Linguistica a Comunicazione Interculturale 225 studenti, 206 dei quali sono stati intervistati. Si registra una diminuzione degli studenti che hanno frequentato regolarmente più del 75% degli insegnamenti previsti (percentuale del 64,1% contro il 69,3% nel 2017). Nella valutazione del carico di studio degli insegnamenti rispetto alla durata del corso, si nota una buona tenuta delle prime due voci (decisamente sì e più si che no), la cui sommatoria raggiunge l'80,1%, anche se la voce decisamente sì può essere ulteriormente migliorata considerando il trend di Ateneo. Da migliorare è il dato relativo agli studenti che si iscriverebbero di nuovo allo stesso corso di studio nel medesimo Ateneo (31,1%), anche se è da rilevare che questo dato è in aumento rispetto all'anno precedente il cui valore era di 27, 3%. Tuttavia, la distribuzione del punteggio medio di soddisfacimento evidenzia alcune significative criticità per il collettivo dei laureandi in area Umanistica che ha frequentato più del 50% dei corsi, come si evince dai dati trasmessi il 10 maggio 2019 dal Nucleo di Valutazione in riferimento al Rapporto sulla rilevazione delle opinioni degli studenti a.a. 2017-2018 (documento approvato nella riunione del 29 aprile 2019).
Su 823 questionari a domanda multipla sull'organizzazione complessiva degli insegnamenti, delle attrezzature per le attività didattiche, delle segreterie e delle aule, il settore registra un punteggio medio pari a 2,98. Va tuttavia sottolineato l'elevato numero di iscritti al Corso di Studio L-12 (che è aumentato di anno in anno) che non trova una precisa corrispondenza con il numero di aule che il CdS ha a disposizione per svolgere un'adeguata attività didattica. In ogni caso il CdS ha adottato, negli ultimi anni, alcune strategie efficaci nell'organizzare l'offerta formativa (riforma dell'ordinamento), nelle attività di tutorato e di orientamento anche grazie ai fondi ottenuti dai "Piani per l'Orientamento e il Tutorato 2017-2018" utilizzati per potenziare il tutorato rivolto alle matricole, per sviluppare competenze nella comprensione e produzione di testi scritti e nelle principali lingue veicolari.
Aumenta complessivamente la valutazione positiva dell'organizzazione degli esami: dal 7,3% nel 2017, al 13,1% nel 2018. Nonostante ciò i valori sono ancora inferiori alla media di Ateneo, il che impone una ricognizione attenta delle attuali modalità organizzative.
Elementi di criticità si rilevano nella valutazione delle aule che sono raramente adeguate per il 46,5% degli intervistati); le postazioni informatiche risultano inadeguate per il 75% degli intervistati, e le attrezzature per altre attività didattiche sono raramente o mai adeguate per il 67,5%. Appare migliore la valutazione delle biblioteche (la valutazione decisamente e abbastanza positiva raggiunge il 90%). Considerato l'elevato numero di iscritti al CdS L-12, le basse percentuali di soddisfazione riguardo l'utilizzo di infrastrutture e attrezzature vanno analizzate con molte attenzione dall'Ateneo per attuare sinergicamente i necessari interventi migliorativi.
In riferimento alla soddisfazione espressa dagli intervistati sui rapporti con i docenti in generale, sommando le prime due voci (decisamente sì e più sì che no) si ottiene una soddisfazione pari all'80,5% nel 2018, rispetto al 71,3% nel 2017. Le stesse voci valutative relative alla soddisfazione complessiva del CdS, sommate tra loro, raggiungono una percentuale del 73,8%.
Utile risulta anche la disamina di alcuni dati riportati nel profilo dei laureati a cui è possibile accedere cliccando su "scheda dettaglio" presente nel link allegato "Dati Almalaurea 2018 (Dati Ud'A).
Riguardo al profilo dei laureati e ai loro studi precedenti emergono i seguenti elementi di interesse:
- l'età media alla laurea nel 2018 risulta essere 24, dato questo pressoché invariato rispetto all'anno precedente;
- nel 2018 si conferma, come l'anno precedente, la netta prevalenza di studenti di sesso femminile (80,4%);
- in diminuzione è il numero dei cittadini stranieri (2,2% nel 2018 rispetto al 4% nel 2017);
- la provenienza degli iscritti italiani conferma la tendenza del CdS ad attrarre studenti anche da altre regioni d'Italia (38,7%);
- riguardo agli studi secondari superiori, emerge una prevalenza di studenti provenienti dal liceo linguistico (32%), e ad istituti tecnici e professionali (26,2%). Più bassa è la percentuale degli iscritti provenienti dal liceo scientifico (19,6%) e dal liceo classico (10,7%). Significativa è quindi l'attrattiva del CdS L-12 che raccoglie studenti provenienti da formazioni diverse.
Quanto alla riuscita negli studi universitari e alle condizioni del corso di studio, si registra, come nel 2017, un punteggio medio degli esami di 25,8 su 30, e nel voto di laurea di 98,3 su 110. In aumento la percentuale degli studenti in corso (49,8% rispetto al 46,2% del 2017).
Anche se confortante per la tendenza dei dati sulla regolarità negli studi, l'analisi di questi aspetti suggerisce l'importanza di sviluppare strategie didattico-organizzative che consentano agli studenti di conseguire punteggi più alti negli esami e nel voto di laurea, e di abbreviare ulteriormente il loro percorso di studi.
Riguardo alle condizioni di studio, infine, si rileva una diminuzione sia nel numero dei laureati che hanno usufruito del servizio di borse di studio (36,4% nel 2018 rispetto al 38,5% dell'anno precedente), sia di coloro che hanno svolto periodi di studio all'estero nel corso degli studi universitari (pari al 30,1% rispetto al 32,2% nel 2017).
La percentuale di coloro che hanno svolto tirocini/stage o lavoro riconosciuti dal corso di laurea è pari al 32,5%, il che indica un accresciuto interesse per attività professionalizzanti da parte degli studenti, nonché una maggiore disponibilità di tali attività fornite dal CdS che, attraverso il Dipartimento, ha progressivamente incrementato le convenzioni per stage e tirocini presso vari enti, aziende e istituzioni. Si tratta di una opportunità formativa che va indubbiamente incoraggiata perché favorisce l'ingresso dei laureati nel mondo del lavoro e il loro utilizzo, nelle attività occupazionali, di competenze acquisite durante gli studi.