La pianificazione del percorso formativo specifico finalizzato alla “produzione” della figura del laureato in ostetricia viene realizzata dalle strutture didattiche attraverso la congrua selezione degli ambiti disciplinari delle attività formative caratterizzanti, con particolare attenzione per i settori scientifico-disciplinari professionalizzanti.
Il laureato in Ostetricia, in funzione del percorso formativo, deve raggiungere le competenze professionali di seguito indicate e specificate.
Tale processo si realizza attraverso una formazione teorica e pratica comprensiva di competenze comportamentali, conseguita attraverso percorsi specifici mirati all'acquisizione della completa padronanza e spendibilità operativa di ogni necessaria competenza. Parte integrante e fondamentale supporto di tale percorso formativo è rappresentata dall'attività pratica e di tirocinio, mediante la guida di specifici tutori professionali, ed il coordinamento di un docente provvisto del massimo livello formativo per ciascun profilo e conforme alle eventuali norme comunitarie.
L'attività didattica di tirocinio ha lo scopo di far conseguire conoscenze, capacità e comportamenti professionali rivolti alla individuazione, pianificazione, erogazione e valutazione qualificanti la professione dell'Ostetrica/o.
Le attività pratiche e di tirocinio, definite dall'Ordinamento Didattico, vanno svolte, sia qualitativamente che quantitativamente, in applicazione delle relative norme dell'Unione Europea, in particolare lo standard formativo deve rispettare la Direttiva dell'Unione Europea 80/154/CEE.
Obiettivi formativi generali
1. analizzare i problemi di salute della donna nel suo ciclo biologico-sessuale e le risposte dei servizi sanitari e socio-assistenziali ai principali bisogni della donna, neonato, coppia e collettività;
2. apprendere le conoscenze necessarie per la comprensione dei fenomeni biologici, dei principali meccanismi di funzionamento degli organi ed apparati, e nello specifico della fisiologia della riproduzione umana e dello sviluppo embrionale;
3. comprendere i fondamenti della fisiopatologia applicati alle diverse situazioni cliniche, per patologie in gravidanza e per la gravidanza, anche in relazione a parametri diagnostici.
4. identificare i bisogni di assistenza ostetrico-ginecologica della donna/coppia e della collettività e formulare obiettivi specifici secondo il principio della priorità.
5. apprendere le conoscenze necessarie per individuare situazioni potenzialmente
patologiche attraverso l'ausilio dei mezzi a disposizione e di cui risulta competente, e praticare, ove necessario, le relative misure di particolare emergenza.
6. raggiungere una padronanza di metodi e contenuti propri della professione di ostetrica/o attraverso attività formativa teorica, pratica e di tirocinio clinico, sotto la guida di Tutori opportunamente assegnati presso strutture accreditate del SSN ed attraverso internati elettivi in reparti clinici italiani o esteri secondo lo standard europeo (Direttiva 80/154/CEE).
7. raggiungere un livello di conoscenza e competenza nell'uso parlato di almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza dell'ostetrica/o o per lo scambio di informazioni generali.
Obiettivi formativi specifici
1. identificare bisogni fisici, psicologici e sociali e diagnosticare le necessità di aiuto della donna, coppia e collettività, nei vari ambiti socio-sanitari, integrando le conoscenze teoriche con quelle pratiche per rispondere ad esse con competenza tecnico-scientifica;
2. identificare i bisogni di assistenza ostetrico-ginecologica che richiedono competenze preventive, curative, riabilitative e palliative in specifici settori della ginecologia e dell'ostetricia ultraspecialistici quali la patologia mammaria, le alterazioni della statica pelvica, la sterilità, l'infertilità, le malattie metaboliche e le malattie infettive etc…;
3. fornire una buona informazione e dare consigli per quanto concerne i problemi della pianificazione familiare secondo il principio della maternità e paternità responsabili;
4. fornire alla donna/coppia una buona informazione e dare consigli per quanto concerne il percorso nascita (aver partecipato attivamente alla preparazione di almeno 25 donne/coppie nel percorso nascita secondo metodologie scientificamente validate);
5. realizzare interventi di educazione alla salute riproduttiva alla donna/coppia ed alla collettività, con specifico riferimento alle malattie sessualmente trasmesse (MST);
6. realizzare interventi di educazione alla prevenzione delle patologie neoplastiche dell'apparato genitale femminile e delle ghiandole annesse, attraverso processi informativi e metodologia di cui risulta competente (es.: autopalpazione seno, Pap-test, etc.);
7. identificare i bisogni socio-sanitari della donna gravida fornendo ogni supporto informativo-educativo che miri a rimuovere situazioni conflittuali in presenza di tossicodipendenza, stato di povertà, disabilità, etc ;
8. valutare le manifestazioni cliniche connesse al ciclo biologico-sessuale della donna;
9. valutare le manifestazioni cliniche connesse, specificamente alla gravidanza (visite a gestanti con almeno 100 esami prenatali);
10. pianificare fornire e valutare l'assistenza ginecologica e ostetrico-neonatale rivolta a persone sane e malate all'interno di un sistema complesso ed integrato socio-assistenziale, promuovendo stili di vita positivi per la salute e adottando sistemi di assistenza orientati all'autogestione e all'autocura;
11. monitorare il benessere materno-fetale in corso di gravidanza fisiologica, in corso di parto spontaneo e(in collaborazione con lo specialista) in situazioni patologiche (sorveglianza e cura di almeno 40 partorienti);
12. praticare il parto normale quando si tratta di presentazione di vertex (aver svolto parte attiva in almeno 40 parti o in almeno 30 a condizione che si partecipi ad altri 20 parti) compresa se necessario, l'episiotomia;
13. praticare in caso di urgenza, il parto nella presentazione podalica (aver partecipato attivamente ad almeno 2 parti podalici, o in assenza di casi, aver svolto opportune esercitazioni in forma simulata);
14. praticare il parto normale quando si tratti di presentazione di vertex compresa se necessario, l'episiotomia, (aver partecipato, attivamente, ad almeno 5 parti con pratica di episiotomia e di sutura, o in assenza di casi, aver svolto opportune esercitazioni in forma simulata);
15. prevenire, individuare, monitorare e gestire situazioni potenzialmente patologiche che richiedono intervento medico e praticare, ove necessario, le relative misure di particolare emergenza attraverso l'ausilio dei mezzi a disposizione e di cui risulta competente (aver partecipato attivamente alla sorveglianza di almeno 40 gestanti, partorienti o puerpere in gravidanze patologiche o parti difficili);
16. valutare le manifestazioni cliniche connesse alle patologie ginecologiche, ostetrico, neonatali, alle reazioni allo stadio di malattia, agli interventi realizzati in regime di ricovero, di day-Hospital e di day-surgery, nonché di assistenza domiciliare (aver partecipato attivamente durante il tirocinio, all'assistenza e cura, in ambito ginecologico-ostetrico, nonché a neonati e lattanti, anche avviando i casi patologici in reparti di medicina, chirurgia, TIN);
17. valutare le manifestazioni cliniche connesse al puerperio fisiologico immediato, intermedio e tardivo in regime di ricovero, nonché di assistenza domiciliare compresa la valutazione di neonati senza rilevanti patologie (aver partecipato attivamente all'esame di almeno 100 puerpere e neonati senza rilevanti patologie);
18. valutare le manifestazioni cliniche connesse al puerperio fisiologico e patologico immediato, intermedio e tardivo in regime di ricovero, compresa la valutazione delle manifestazioni cliniche di neonati pre e post termine di peso inferiore alla norma o con patologie varie (aver partecipato, durante il tirocinio, all'assistenza e cura di puerpere e neonati, compresi quelli pre e post-termine, di peso inferiore alla norma o con patologie varie);
19. realizzare interventi assistenziali pianificati secondo l'adozione di Linee Guida verificate e verificabili sulla base di evidenze scientifiche (Ebm/Ebc);
20. esaminare il neonato ed averne cura, prendere ogni iniziativa che s'imponga in caso di necessità e, eventualmente, praticare la rianimazione immediata (aver partecipato durante il tirocinio in strutture di III livello alla sorveglianza e cura di almeno 25 neonati ricoverati in Terapia Intensiva Neonatale –TIN);
21. garantire la corretta applicazione delle prestazioni diagnostico-terapeutiche, nel rispetto dei principi scientifici adattandole alla persona assistita, in relazione ai diversi problemi prioritari di salute riproduttiva e non, della donna e della coppia;
22. contribuire ad individuare, definire e organizzare l'assistenza ginecologica ed ostetrica in regime ordinario e in regime di emergenza ed urgenza secondo il criterio di priorità garantendo continuità assistenziale, attraverso l'ottimizzazione delle risorse umane e materiali;
23. definire, realizzare, valutare progetti di ricerca per obiettivo alfine di applicarne i risultati nel processo assistenziale ginecologico-ostetrico-neonatale e migliorarne le qualità in termini di efficienza ed efficacia delle cure;
24. realizzare interventi di valutazione delle prestazioni preventive, curative, palliative e riabilitative ginecologiche e neonatali secondo specifici indicatori di processo e di esito;
25. dimostrare capacità professionale e decisionale nel progettare e realizzare interventi di educazione sanitaria e sessuale alla donna, coppia e collettività;
26. dimostrare capacità di progettare, realizzare e valutare interventi formativi del personale di supporto, nonché di concorrere direttamente alla formazione e all'aggiornamento relativo al proprio profilo professionale, anche in riferimento al tirocinio clinico guidato degli studenti dei corsi universitari in ambito specifico;
27. dimostrare di possedere conoscenze, competenze ed abilità nella pratica di procedure chirurgiche innovative e tradizionali realizzate in collaborazione con medici specialisti ed altro personale sanitario (aver collaborato attivamente ad almeno 30 parti cesarei, 30 interventi di ginecologia tradizionale e 20 di chirurgia mini invasiva-laparoscopia ed isteroscopia);
28. dimostrare di conoscere principi e norme di ordine etico-deontologico e medico-legale e di saperne realizzare e valutare l'applicazione in ambito ginecologico-ostetrico-neonatale;
29. dimostrare di riconoscere e rispettare il ruolo e le competenze proprie e degli altri operatori del nucleo assistenziale, ai sensi della normativa vigente in materia di responsabilità e campi di azione propri dell'ostetrica/o, in autonomia e in collaborazione con altri operatori sanitari;
30. dimostrare di conoscere e di saper proporre le diverse tecnologie appropriate alla nascita nel rispetto delle diverse etnie e secondo il principio della personalizzazione e dell'appropriatezza delle cure;
31. dimostrare di conoscere e saper utilizzare almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali.
Il Corso si propone inoltre di fornire allo studente gli strumenti più idonei per la maturazione lo sviluppo della capacità di autovalutazione e di autoformazione per il completamento e l'accrescimento della propria professionalità.
L'intero Progetto Formativo si propone l'obiettivo di articolare il Curriculum secondo modalità di insegnamento/apprendimento che consentano il più possibile la maturazione di una visione di insieme e capacità di sintesi critica secondo i più moderni principi dell'approccio olistico all'assistenza alla persona, anche e soprattutto attraverso il tentativo di conciliare in una armonica sintesi tra gli insegnamenti teorico-scientifici e quelli tecno pratici.
L'intento è di formare una ostetrica professionista che si caratterizzi per la sua capacità di operare tenendo conto:
- della centralità della persona assistita;
- della capacità di effettuare interventi pertinenti rispetto ai bisogni;
- della apertura al cambiamento;
- della capacità di aggiornamento;
- della evidenza scientifica delle scelte clinico/assistenziali effettuate,
- dello spirito di ricerca.