LETTERE
La prova finale, equivalente a 12 CFU, prevede due fasi: la preparazione e illustrazione di un elaborato scritto a carattere espositivo, il cui argomento rientri nell'ambito di uno dei settori scientifici disciplinari presenti nell'Ordinamento del Corso di Studio in Lettere, e, inoltre, la verifica della conoscenza di una lingua straniera in forma orale.
La rilevazione dell'opinione degli studenti sull'attività didattica effettuata telematicamente nell'a. a. 2013-2014 ha prodotto per il Corso di Studio in Lettere valori medi per insegnamento omogenei e un valore complessivo piuttosto alto (3,44). Va però notato che il numero degli studenti che hanno espresso la propria valutazione è piuttosto basso. L’impegno del Corso di Studi per il prossimo anno è quello di accentuare l’opera di sensibilizzazione degli studenti alla valutazione, anche se il problema è destinato a risolversi automaticamente con l’entrata a regime della connessione obbligatoria tra iscrizione agli appelli d’esame e valutazione degli insegnamenti. Il buon risultato complessivo dell’opinione degli studenti si conferma anche nella sezione “suggerimenti”: le indicazioni mostrano, tra 2/3 e ¾, che non vengono ritenute necessarie modificazioni dell’attuale assetto del Corso di Studi; una sola voce sembra indicare una necessità di intervento , ed è quella relativa alla presenza di esercitazioni, seminari, laboratori, che viene giudicata carente. Il dato, insieme ad altri rilievi emersi nei colloqui con i docenti (in particolare la criticità determinata dalla giustapposizione degli orari di lezione) verrà attentamente vagliato dal Consiglio di CdS in una riunione apposita da convocarsi all’inizio del prossimo anno accademico.
I dati forniti sul sito di Alma Laurea relativamente all'anno di laurea 2013 sono abbastanza favorevoli per il CdS (sul quale sono pervenuti 136 questionari compilati). In particolare: il 34,8 dei laureati ha terminato gli studi in corso e il 31,9 con un solo anno di fuori corso (indice di ritardo 0, 40); il punteggio medio del voto di laurea risulta 105,1; sono decisamente soddisfatti del Corso di Studio nel suo complesso il 33,8, lo sono più sì che no il 51,5; si iscriverebbero di nuovo allo stesso Corso di Studio dell'Ateneo il 59,6. Naturalmente questi risultati dovranno essere migliorati, anche tenendo conto di alcuni dati presenti nei questionari che suggeriscono di potenziare ulteriormente l'impegno del tutorato dei docenti nei confronti degli studenti, di cercare di rendere il più possibile equilibrato il rapporto fra carico di studio e CFU erogati nelle varie discipline, di far sì che aumenti il numero degli studenti disponibili a svolgere periodi di studio all'estero, di aumentare i CFU destinati a tirocini formativi e stage, di potenziare le attrezzature informatiche a disposizione degli iscritti al CdS.
Il numero delle immatricolazioni relative all'a. a. 2013-2014 (197) è in calo rispetto all'a.a. precedente (247) ma va tenuto conto dell'attivazione del Corso di Laurea in Beni Culturali (49).Risultano costanti dei dati relativi ai titoli di studio degli immatricolati (diplomi di maturità classica e scientifica) e della loro provenienza geografica (prevalentemente Abruzzo, Molise e Puglia). Per quanto riguarda il periodo su indicato, gli aspetti negativi rilevati sono quelli ampiamente diffusi a livello nazionale, vale a dire gli abbandoni della carriera e i lunghi tempi di percorrenza, che determinano un basso tasso di laureati entro la durata legale del corso di studio. Tuttavia, per gli iscritti al CdS i numeri negativi al riguardo sono abbastanza contenuti (anche se si è registrato nella coorte 2013-2014 un aumento del numero degli studenti che non hanno rinnovato l'iscrizione, probabilmente per effetto della crisi economica che investe il paese), quindi si ritiene che sia certamente possibile un miglioramento nell'ambito di tali criticità mediante alcuni correttivi che sono già stati dettagliatamente illustrati nel primo Rapporto Annuale di Riesame 2013 e che comprendono un'oculata suddivisione dei corsi anno per anno, con conseguente razionalizzazione del calendario delle lezioni, che ridurrà la sovrapposizione degli orari di svolgimento dei corsi, e un rapporto più equo fra carichi didattici e CFU erogati nelle discipline che potranno giovarsi dell'istituzione di propedeuticità, snellendo così il loro programma di alcune nozioni preliminari: tutto ciò dovrebbe agevolare la progressione della carriera dello studente consentendogli di concludere il percorso di studio nei tempi previsti dall'Ordinamento.
Quanto agli sbocchi professionali, l'obiettivo principale degli studenti del Corso di Studio in Lettere è l'ingresso nella scuola mediante il conseguimento della laurea magistrale. A tal fine, per quanto di sua competenza, il CdS provvede ad assicurare ai laureati, in termini di numero di CFU acquisiti in determinati settori scientifico-disciplinari, una parte consistente dei requisiti richiesti attualmente per le varie classi di TFA aperte ai laureati con formazione umanistica. I dati forniti sul sito di Alma Laurea per l'anno di indagine 2013 confermano la considerazione iniziale e suggeriscono che il CdS svolge con efficacia il suo compito: a un anno dall'ottenimento della laurea l'88,2 % del collettivo selezionato è attualmente iscritto a un corso di studio magistrale, il 98 %, ha scelto lo stesso gruppo disciplinare della laurea di primo livello. Circa gli altri possibili ambiti occupazionali che la duttilità della formazione umanistica consente ai laureati in Lettere (in particolare, accesso a concorsi della pubblica amministrazione, editoria, archivistica di istituzioni e imprese, comunicazione d'impresa, comunicazione pubblicitaria, scrittura redazionale, valorizzazione del patrimonio bibliotecario e museale, attività nel campo del teatro e dello spettacolo), su di esse grava l'attuale momento critico attraversato dall'occupazione giovanile a livello nazionale. In ogni modo, l'attenzione del CdS per gli sbocchi professionali diversi dalla scuola è indicato anche dall'inserimento nei vari curricula di moduli a carattere professionale e di periodi di tirocinio formativo presso numerosi enti, aziende e realtà produttive convenzionate con l'Ateneo; attività che, come programmato nel RAR 2013, il CdS intende comunque potenziare, aumentando, per quanto possibile, il numero di CFU ad esse attribuito e ampliando il ventaglio delle scelte relativamente alle sedi di tirocinio formativo/stage.
Prof. Giancarlo Quiriconi
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OLIVA Giovanni
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MUCCIANTE Luisa
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CELENTANO Maria Silvana
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BULTRIGHINI Umberto
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CELENTANO Maria Silvana
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D'ALESSANDRO Paolo
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MUCCIANTE Luisa
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QUIRICONI Giancarlo