TORINO - 01 giugno 2020 CERCA 1 1 di 16 1 PRIMA 2 CRONACA 3 4 5 6 7 ECONOMIA 8 9 10 11 12 13 14 SPORT 15 LETTERE 16 PRIMA CRONACA ECONOMIA SPORT LETTERE Elenco sezioni PIÙ INVESTIMENTI PER ATTRARRE STUDENTI AL POLI CRONACA ECONOMIA Prima SPORT LETTERE Elenco sezioni Elenco titoli 1 PRIMA 2 CRONACA 3 4 5 6 7 ECONOMIA 8 9 10 11 12 13 14 SPORT 15 LETTERE 16 Salva Seleziona tutto Scegli e Salva i PDF 1/6/2020 Prima L’intervento Più investimenti per attrarre studenti al Poli diGuido SaraccoIlPolitecnico di Torino ha costruito una crescente reputazione nazionale e internazionale grazie alla qualità della sua formazione, della sua ricerca e del supporto alla innovazione. Questa reputazione lo ha portato a godere di un numero crescente di iscritti, che oggi ammonta a oltre 35mila persone, e che il nostro piano strategico progetta di far crescere a 40mila entro pochi anni. Tutti sappiamo come gli studenti, del Politecnico o dell’Università, costituiscono una ricchezza fondamentale, non solo economica, ma anche e soprattutto sociale e culturale del territorio di Torino. L’emergenza COVID-19 e la gestione del rischio di trasmissione del contagio impongono misure che impediranno di frequentare gli spazi con la stessa densità di prima. lcontinua a pagina 5 La nuova sede del Politecnico ?dalla prima di cronaca diGuido Saracco*E quindi il Politecnico, come tutte le università e le scuole, si è attrezzato per gestire anche la cosiddetta "didattica a distanza". Non è stato facile. In pochissimo tempo quasi un migliaio di docenti hanno dovuto riconvertire su piattaforme digitali i contenuti e i metodi della loro didattica tradizionale. Gli esiti sono stati diversi e sarà opportuno farne quanto prima un bilancio a livello nazionale. Finché non ci lasceremo alle spalle questa crisi, non potremo tornare a vivere nella pienezza della presenza la nostra comunità. Questo avviene, e avverrà ovunque, nelle imprese, nei mezzi di trasporto, nei ristoranti, nei teatri, ecc. in Italia come nel resto del mondo (esclusi quei Paesi – come il Brasile – in cui la realtà è semplicementenegata).Il miglior modo per perdere la nostra reputazione sarebbe negare questa evidenza: fare finta di niente, non organizzarsi per garantireun servizio e onorare un mandato sociale. La didattica on- line non può sostituire la ricchezza di quella in presenza, ma quantomeno permette di aiutare chi non potrà muoversi verso di noi, e chi, anche per questioni economiche, potrebbe essere in difficoltà nel raggiungerci. Con il 15 per cento di studenti stranieri, il Politecnico è tra le università più attrattive d’Italia. Una percentuale molto difficile da garantire in un mondo in cui tutto è diventato ancora più complesso in questa emergenza. Una percentuale che invece può essere mantenuta se si adottano politiche capaci di rinnovare la didattica. Non solo con l’introduzione di quella a distanza, ma anche nel potenziamento di tutte le forme in presenza che costituiscono l’anima della formazione universitaria. Il dibattito e le riflessioni di queste settimane, ma anche l’attenzione e gli articoli che raccontano l’importanza del "sistema universitario", comparsi anche su Repubblica, sono al centro dell’azione del nostro ateneo. Per queste ragioni, gli organi di governo del Politecnico hanno deciso di investire affinché quanti più studenti possibile possano tornare a vivere in presenza la loro università (nelle aule, nei laboratori didattici, nei laboratori di ricerca e nelle biblioteche), consci che questa dimensione di socialità è essastessa un elemento di crescita personale che non può essere surrogato "on line". Si è scelto di investire in tutte quelle attività in cui è particolarmente efficace la didattica in presenza (seminari, esercitazioni con scambio di opinioni tra studenti e docenti, laboratori progettuali e atelier, team studenteschi, problem solving con esperti, challenge, tirocini e tesi sperimentali, ecc.) e in subordine nelle tradizionali lezioni frontali. In questi giorniinviteremo nuovamente le nostre matricole a venire fisicamente nei nostri spazi per cogliere appieno queste opportunità formative, avviando congiuntamente un sondaggio sulle loro effettive intenzioni e possibilità. Siamo pronti, se la risposta sarà come ci auguriamo significativa, ad ampliare ulteriormente i nostri orari giornalieri e settimanali, sia quelli di apertura delle strutture sia quelli della didattica in presenza, affinché quanti più studenti possibili possano tornarea popolare il nostro ateneo fin da subito, per poi ospitarli tutti appena possibile. Nel frattempo faremo la nostra parte con l’Università di Torino e gli attori sociali ed economici del territorio perché nascano compiutamente quelle comunità di conoscenza e innovazione (nellamanifattura, l’autoveicolo, l’aerospazio, la salute, l’economia circolare, la riqualificazione urbana e territoriale, ecc.) dove molti degli studenti torinesi troveranno opportunitàdi lavoro. * Rettore del Politecnico © RIPRODUZIONERISERVATA kMagnificoGuido Saracco, rettore del Politecnico di Torino PIÙ INVESTIMENTI PER ATTRARRE STUDENTI AL POLI CRONACA ECONOMIA Prima SPORT LETTERE Elenco sezioni Elenco titoli in caricamento