CAMPIONI XXIV Campionato nazionale dei dipendenti universitari di calcio a 5 ANCIU 2017

... e doppietta fu!

Passano gli anni ma la musica non cambia. Tornano ancora vittoriosi i rappresentanti del CRAD dannunziano dal "XXIV Campionato nazionale dei dipendenti universitari di calcio a 5 ANCIU" disputatosi per la seconda volta consecutiva nella splendida cornice del Calaserena Village a Villasimius in Sardegna.

E stavolta tornano in terra abruzzese addirittura con due allori: la supercoppa (la seconda in bacheca) e la vittoria del campionato 2017.
Ma andiamo con ordine.

La spedizione dell'ateneo di Chieti-Pescara partiva orfana di alcune pedine importanti, a partire dal mister-giocatore Alessio Peca e dal portierone Michele Abate, oltre che di alcuni "senatori" come Fabrizio Caiano, Gianluca Iezzi e Maurizio Stefanachi. La gestione della squadra veniva allora affidata ai due più esperti in materia, Fabiano Di Muzio e Vito Guglielmi, nelle vesti di allenatori-giocatori e con l'arduo compito di non far rimpiangere i fasti recenti. Accanto a loro sono partiti Domenico Rapposelli (un gradito ritorno tra i pali), Luciano Di Falco (nella duplice veste di giocatore e portiere), Leo Ciafardone (a lui si deve la telecamera per riprendere le partite), Alessandro Florio, Marcello Di Nino, Alessandro Cerrone e Tiziano Zuccarini (capitano e decennale presidente), oltre che i lucidi Marino Di Paolo e Valerio Monti nelle vesti di dirigenti.

Appena sbarcati in terra sarda, neanche il tempo di disfare le valigie ed ecco il primo impegno per la squadra capitanata dal sempreverde presidente Zuccarini: la Supercoppa contro Cagliari, vincitrice della Coppa Italia 2016.

Netta la vittoria cosi come la supremazia della squadra abruzzese con punteggio finale di 7-3 (5 gol Di Muzio, 1 Florio e 1 Ciafardone) e primo alloro in bacheca.

Il sorteggio del campionato 2017 ci metteva poi davanti le università di Napoli Federico II e L'Aquila, in un girone a 3 in cui a passare il turno era soltanto la prima classificata.

Così la squadra dannunziana ha dapprima battuto 3-2 in una partita molto tirata la squadra campana grazie ad una doppietta del bomber Di Muzio e un gol di Guglielmi ed il giorno seguente, in un derby molto sentito, la squadra aquilana con l'eloquente punteggio di 10-0 (6 Di Muzio, Di Falco, Florio, Ciafardone, Cerrone).

Ottenuto cosi il passaggio ai quarti di finale, la nostra squadra ha affrontato i colleghi di Pisa, già battuti lo scorso anno con molta difficoltà, ma che stavolta sono stati fin da subito surclassati della nostra forza tecnica ed agonistica per un punteggio finale che recitava 7-2 (2 Di Muzio, 2 Florio, Guglielmi, Cerrone, Ciafardone).

La semifinale proponeva lo scontro con Cosenza, università spesso affrontata nelle fasi finali e a volte anche proprio in finale. La partita sembrava mettersi subito bene per la.truppa abruzzese che andava addirittura in vantaggio per 3-0 prima e 4-1 poi, prima di avere un calo psico-fisico che portava i calabresi addirittura a pareggiare i conti a pochi minuti dalla fine. Come se non bastasse poco prima del fischio finale un infortunio muscolare tirava fuori forzatamente dal match il bomber Di Muzio e costringeva la squadra dannunziana a giocare i supplementari in piena emergenza. Ma nelle difficoltà questa squadra è abituata a tirar fuori il carattere e la determinazione ed anche questa volta è arrivata una vittoria per 7-4 al termine di una vera e propria battaglia fisica e nervosa (3 Guglielmi, 2 Di Muzio, Florio, Cerrone).

Il giorno seguente a contendere il campionato alla compagine dannunziana è stata la squadra di Palermo, che aveva eliminato la blasonata Catania. La finale è partita con il piede giusto con il vantaggio su punizione ad opera del solito bomber di Muzio, per l'occasione particolarmente incerottato ed in dubbio fino al fischio iniziale. Tuttavia due palle perse in attacco si sono trasformate in contropiedi letali per la squadra abruzzese, trovatasi cosi per la prima volta in svantaggio nel torneo. Ci ha pensato poi il solito bomber a riportare le sorti in parità con un sontuoso pallonetto su punizione e successivamente un tiro da sinistra in diagonale di Florio non trattenuto dal portiere dava il nuovo vantaggio alla nostra compagine. Un'altra palla vagante in area decretava il 3-3 del primo tempo. Al rientro in campo i nostri ragazzi si dimostravano subito determinati ed arrivavano cosi dapprima il vantaggio con il 14esimo gol del bomber Di Muzio con un tiro deviato ed il 5-3 di Guglielmi con azione solitaria in contropiede conclusa con puntata sul secondo palo. A nulla serviva la reazione palermitana concretizzatasi con il gol del 5-4.

Il fischio finale sanciva il quinto titolo nazionale consecutivo dal 2011 (tranne il 2012 e 2015 per mancata partecipazione) ed il sesto totale in 8 partecipazioni dal 2008 per l'ateneo dannunziano, vittoria condita dalla supercoppa e dal titolo di capocannoniere del torneo vinto, neanche a dirlo, dal bomber Fabiano di Muzio.

Immancabile il bagno in piscina con cori di festa e tra gli applausi dei tanti colleghi, amici e familiari giunti in Sardegna per fare una rilassante vacanza e sostenere i nostri ragazzi, un gruppo amalgamato come poche altre volte e sicuramente arma in più della squadra.

E come di consueto non possiamo non concludere con l'ormai noto coro: "Siamo noi, siamo noi, i campioni dell'Italia siamo (ancora) noi..."