Luciano Odorisio

Luciano Odorisio

Luciano Odorisio nasce a Chieti il 7 marzo 1942. Ben presto si trasferisce a Roma per lavorare nel cinema.
Si fa le ossa come aiuto-regista e recita come attore in un piccolo ruolo nel film:"Il seme dell'uomo", regia di Marco Ferreri, del 1969.
Esordisce come regista e sceneggiatore nel 1980 con “Educatore autorizzato”- sia per la RAI che per il Cinema tratto dal libro di Armando Rossini. Con questo film vince il Premio Rizzoli, come “Migliore Opera Prima 1980” e ottiene una segnalazione al Festival Italiano di Nizza come "Migliore Opera Prima".

Nel 1982 Gira a Chieti “Sciopèn” con Michele Placido, Giuliana De Sio,Tino Schirinzi, Anna Bonaiuto al suo debutto cinematografico così come Giulina De Sio – prodotto dalla RAI. Anche il soggetto e la sceneggiatura sono di Luciano Odorisio, una commedia di costume sulla vita in provincia piena di pettegolezzi, intrallazzi, invidie. Sciopèn ha un buon successo sia in Italia che all’estero.
Vince al Festival di Venezia il Leone D'Oro per la migliore “Opera Prima e Seconda”; il Primo Premio come “Miglior Film dell’Anno”  al Festival di S. Sebastian; il Globo d'Oro Stampa Estera come “Miglior Film dell’Anno" e infine la Maschera d'Argento va Tino Schirinzi come “Miglior Attore non Protagonista”.

Nel 1984 Gira a Roma “Magic moments” con Stefania Sandrelli, Sergio Castellitto, Rodolfo Laganà - Soggetto, Sceneggiatura di Luciano Odorisio.

Nel 1986 dirige il thriller ambientato nel 600, “La monaca di Monza” con Miryem Roussell e Alessandro Gassman - Soggetto e Sceneggiatura: Gino Capone, Carlo Lizzani, Luciano Odorisio, con la collaborazione di Piero Chiara.

Nel 1988 dirige: “Via Paradiso”, ambientato di nuovo a Chieti con Michele Placido e Angela Molina - Soggetto, Sceneggiatura  di Luciano Odorisio.

Nel 1990 dirige: "Ne parliamo lunedì”, una commedia con sfumature “noir” con Elena S. Ricci, Andrea Roncato, Sebastiano Nardone, Francesco Scali - Soggetto e Sceneggiatura: Luciano Odorisio, Laura Toscano, Franco Marotta. Il film vince: CIAK d'OroMaschera d'Argento, e David di Donatello a Elena S. Ricci come: “Migliore attrice protagonista”.

Nel 1999 gira “Senza movente” con Anita Caprioli e Ennio Fantastichini - Soggetto:Luciano Odorisio.  Sceneggiatura:Sergio Donati, Luciano Odorisio.

Nel 2002 torna a girare in Abruzzo: “Guardiani delle nuvole” con Alessandro Gassman, Franco Nero, Anna Galiena, Claudia Gerini, Leo Gullotta, Luisa Ranieri, Yorgo Voyagis, Sergio Assisi, Carlo Buccirosso; dal romanzo omonimo di Angelo Cannavacciuolo. Soggetto e Sceneggiatura: Augusto Caminito Angelo Cannavacciuolo Luciano Odorisio. Il film vince: Piramide d'oro al 28° Festival del Cairo 2004Premio Speciale della Giuria al Festival di Busto Arsizio 2005.

Per la televisione, Odorisio firma molte fiction per RAI UNO e per MEDIASET, tra queste ricordiamo nel 2004 "Mio Figlio" fiction in 2 puntate per RAIUNO con Lando Buzzanca (nei panni del commissario Vivaldi), Giovanni Scifoni, Caterina Vertova, Luigi M. Burruano. Soggetto: Fabio Campus Andrea Saraceni Luciano Odorisio. Sceneggiatura di Luciano Odorisio. La fiction vince al Festival di Salerno: come Migliore Attore protagonista Lando Buzzanca e per la Migliore Regia Luciano Odorisio.
Nel 2011-2012 infine gira una Serie di 4 puntate per Mediaset, Canale 5, “Pupetta, la ragazza con la pistola”, con Manuela Arcuri, Massimiliano Morra, Eva Grimaldi, Stefano Dionisi, Luigi De Filippo, Tony Musante, Ben Gazzara.

 

La motivazione per il conferimento dell'Ordine della Minerva
​Mi è particolarmente gradito conferire, per unanime consenso dell’Autorità Accademica del nostro Ateneo, l’Onorificenza della Minerva al Maestro Luciano Odorisio.
" Per aver saputo raccontare la provincia italiana nelle sue contraddizioni e velleità, tenendo a mente la grande lezione di Pietro Germi e tratteggiando una galleria di personaggi che ricordano i beffardi ritratti di Gogol e Cechov.
Pur avendo scelto Roma come patria di adozione, Odorisio ha sempre mantenuto un forte legame con questa terra: non ha mai staccato il cordone ombelicale che tuttora lo lega a Chieti, sua città natale, e alla sua gente, così ben raccontata nei suoi lavori. 
Regista, ma anche sceneggiatore dei suoi film,  in quarant' anni di carriera ha saputo coniugare il rigore autoriale con la creatività dell'ironia,  rileggendo generi cinematografici classici, come il noir o il western, in maniera inusuale e personalissima."