Seminario internazionale. Dagli Appennini alle Ande.

8 Maggio 2013

“Dagli Appennini alle Ande. Ricostruzione e messa in sicurezza del patrimonio storico culturale dopo sisma. Esperienze a confronto tra Italia e Cile.” Se ne parlerà giovedì 9 maggio, dalle ore 14.30 alle 18.30, nel Polo universitario di Pescara, presso la Sala del Consiglio di Viale Pindaro.

Il Seminario internazionale, nato dalla sinergia fra il Dipartimento di Architettura (DdA) e il Dipartimento di Ingegneria e Geologia (Ingeo) della d’Annunzio e il Ministero cileno de Vivienda y Urbanismo, metterà a confronto le azioni pubbliche rispetto ai due tragici eventi sismici che hanno colpito prima l’Abruzzo, nel 2009 e poi il Cile, nel 2010.

Nelle attività di ricostruzione post terremoto, sono state coinvolte direttamente diverse Università italiane attraverso l’istituto della collaborazione interistituzionale, prevista dalla legge 241 del 91, nella formazione di inediti strumenti di programmazione e di pianificazione.

Tra queste, e per quanto riguarda il cosidetto “cratere aquilano” che riguarda i 57 comuni colpiti dall’evento sismico del 2009, il Dipartimento di Architettura dell’Università di Chieti- Pescara, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria e Geologia dello stesso Ateneo, ha svolto un ruolo importante, in diverse attività di supporto ai comuni colpiti collaborando alla formazione di 16 Piani di Ricostruzione.

Parte proprio da questa esperienza, la collaborazione strutturata tra le Università italiane e cilene che abbiano maturato esperienze significative nell’affrontare catastrofi naturali, come i terremoti, e che hanno interessato il patrimonio storico culturale.

“Tale collaborazione – afferma il prof. Piero Rovigatti, docente del DdA e tra i promotori dell’evento - potrebbe essere finalizzata a mettere a confronto le esperienze in corso e a definire le migliori pratiche su cui basare le azioni già programmate in ragione degli eventi recenti, così come quelle preventive del danno da eventi futuri, per la messa in sicurezza degli insediamenti storici e delle popolazioni che li abitano.”

In allegato il programma in dettaglio del Convegno