Le antiche varietà locali di piante da frutto come patrimonio di biodoversità per una dieta economica, ecologica, ecosostenibile

14 Giugno 2021
martedì 15 giugno 2021, ore 15.30 - Piattaforma TEAMS

Il Giardino dei Semplici celebra il 2021, dedicato dall’assemblea generale dell'Onu Anno internazionale della frutta e della verdura con un seminario sulle origini di quelle che oggi conosciamo come piante da frutto.
Si parte dai progenitori spontanei che attraverso un paziente lavoro di selezione gli agricoltori hanno selezionato (processo di domesticazione) per adattarle alle esigenze di una agricoltura da produzione.
In ere più moderne, l’evoluzione della società e i mutati contesti economici hanno successivamente radicalmente modificato le produzioni determinando un forte depauperamento della biodiversità che utilizziamo per la dieta e il rischio di perdita di quel bagaglio culturale tradizionale che è testimoniato dalle varietà locali.
Ne parleremo con Aurelio Manzi, naturalista ed etnobotanico, autore di numerosi testi e pubblicazioni tra cui “I progenitori delle piante coltivate in Italia” (Ed. Meta), profondo conoscitore del paesaggio e delle produzioni Abruzzesi, e con Marco Di Santo, agronomo del servizio scientifico del Parco Nazionale della Majella dove da anni partecipa a progetti di recupero e valorizzazione delle antiche varietà autoctone.
“Un grazie di cuore” commenta il prof. Menghini, responsabile dell’Orto botanico di Ateneo e promotore dell’evento ”alla disponibilità dei due relatori che con la loro esperienza rappresentano alcune tra le più significative personalità nel contesto della conoscenza del territorio e di quel patrimonio immateriale rappresentato dalla antica e nobile tradizione contadina che con attività sinergiche, vogliamo recuperare, conservare e valorizzare.”
L’evento, che rientra anche tra le iniziative per i venti anni dell’Orto botanico officinale “Giardino dei Semplici” inizia martedì 15 giugno 2021 alle ore 15.30, con accesso libero sulla piattaforma TEAMS.