Il prof. Alessandro Pancheri è stato nominato Accademico della Crusca

21 Maggio 2019

Giovedì 9 maggio 2019 il Collegio degli Accademici della Crusca, riunito in seduta straordinaria, ha nominato sei nuovi Accademici ordinari. Tra loro c’è il prof. Alessandro Pancheri. L'Accademia della Crusca sin dal 1583 è uno dei principali punti di riferimento per le ricerche sulla lingua italiana.

Alessandro Pancheri è professore ordinario di Filologia della letteratura italiana, presso l’Università “Gabriele D’Annunzio” di Chieti-Pescara. Suo principale ambito di ricerca è la letteratura italiana dei primi secoli, investigata sotto l’aspetto metrico, con una speciale attenzione alla produzione di Petrarca, italiana e latina. Nel 2016 insieme a Giuseppe Frasso è stato incaricato dalla Commissione per l’Edizione Nazionale delle Opere di Francesco Petrarca dell’edizione critica dei Rerum vulgarium fragmenta, ormai completata e in attesa di pubblicazione. Non mancano nel suo curriculum alcuni importanti contributi di ambito ottocentesco (su Leopardi) e novecentesco dedicati a Montale, Marino Moretti e Aldo Palazzeschi. Al servizio dell’Accademia ha curato dal 1997 al 2012 la redazione della rivista «Studi di Filologia Italiana», della quale dal 2002 è componente del Comitato di direzione. È socio fondatore della “Società dei Filologi della Letteratura Italiana”, di cui è stato segretario dalla fondazione (1999) al 2013.

Il corpo accademico della Crusca si compone di tre classi: gli Accademici ordinari, gli Accademici corrispondenti italiani e i corrispondenti esteri. Ciascun ruolo prevede un numero di 20 componenti, oltre agli emeriti. Tutti gli accademici sono nominati a vita dal Collegio degli Accademici riunito in adunanza straordinaria. La loro partecipazione alle attività dell’Accademia è gratuita, come stabilisce lo Statuto. Con queste nuove nomine l’Accademia, impegnata in grandi progetti filologici e lessicografici, come il glossario dantesco, il vocabolario dell’italiano postunitario e il lessico degli italianismi nel mondo, ha voluto intensificare i rapporti con studiosi, già tutti Accademici corrispondenti, che potranno sostenerla validamente nei compiti che ha davanti a sé.