"Festival dei Monti Pizzi" - Organizzato dal Dipartimento di Architettura

7 Ottobre 2021
In collaborazione con: Parco Nazionale della Maiella e Geoparco, Regione Abruzzo | Assessorato all’Urbanistica, Ambiente, Energia, Confcooperative Habitat. Con la partecipazione di 17 Comuni / Amministratori della Valle del Sangro

L’evento è all’interno delle attività di ricerca, culturali e progettuali della “Convenzione scientifica tra il Dipartimento di Architettura e il Comune di Pizzoferrato” 

Responsabile della Convenzione: Prof. Arch. Alberto Ulisse  

L’evento si svolgerà – presso il Centro dell’AVIFAUNA a Pizzoferrato, nei giorni: 
1° appuntamento:        9 | 10 Ottobre 2021 – prima giornata di apertura e lancio dei progetti e delle idee
2° appuntamento:      16 | 17 Ottobre 2021
3° appuntamento:      23 | 24 Ottobre 2021 

Il naturale coinvolgimento dei territori e delle comunità che ruotano attorno all’unità botanica dei Monti Pizzi -da qui il nome dell’evento Monti Pizzi festival- non può che essere corale e condiviso con le amministrazioni e i cittadini tutti.
Sempre al centro dei vostri territori, come una “cometa di pietra” che accompagna e georeferenzia lo sguardo, c’è l’habitat dei Monti Pizzi: una presenza identitaria complessa che deve necessariamente essere rafforzata per interpretare ed affrontare le sfide -e le richieste- della contemporaneità.
 
Il lavoro di collaborazione che il Dd’A di Pescara ha avviato con alcune realtà locali, suggerisce un percorso speleologico di conoscenza dei territori e delle comunità, di costruzione delle relazioni e delle economie possibili, di visione verso nuovi paradigmi della resilienza, della ecologia e smart.
Sullo sfondo una possibile figura che suggerisce rinnovati funzionamenti metabolici, una smart-land dei Monti Pizzi, che intreccia: le identità dei luoghi con le singolarità dei paesaggi naturali, le declinazioni dei turismi con le vocazioni dei distretti e delle economie da rivitalizzare, la ricerca di nuove filiere della cultura delle tradizioni e le colture dei luoghi, al fine di valorizzare fortemente le comunità e i patrimoni, e ridefinire i campi e le radici culturali a partire dai caratteri speciali di una qualità dell’abitare tipica dei centri minori del Bel Paese.
 

AMBITO TEMATICO 
La dimensione percettiva ed ambientale delle comunità vicine ai Monti Pizzi suggerisce una immagine unitaria composta -come in un mosaico- da “tessere” singolari, dai tratti somatici complementari e fortemente rappresentativi di un territorio plurale
In questo affresco caratteristico di una parte dell’Abruzzo -tra monti e natura, tra comunità e persone, tra cielo e mare…-, diversi centri ruotano attorno ad una presenza dai forti caratteri fisici, ambientali, storici: i Monti Pizzi: una vera unità botanica e culturale, capace di accompagnare lo sguardo e indirizzare il viandante verso singolari orizzonti. 
I centri che costellano il territorio dei Monti Pizzi, seppur apparentemente diversi tra loro, hanno intensi caratteri simili e sono fortemente collegati tra loro da storie(a), identità, cultura, umanità, vita, relazioni, natura… che la complessa dimensione del paesaggio raccoglie insieme. Un territorio che -nel corso della storia- è stato investito di nuovo ruolo anche a partire dal “progetto pilota per l’Abruzzo” della “Zona E” (nell’area individuata sulla linea Gustav, fra Ortona e Cassino), per conto del Cepas e dell’Unrra-Casas (che ha visto coinvolti personaggi come: Adriano Olivetti, Angela Zucconi, Manlio Rossi-Doria, Leonardo Benevolo e molti altri), perché per incidere su un territorio e le sue comunità “si deve cominciare dal cambiamento culturale”. 
Sempre al centro, come una cometa di pietra che accompagna e georeferenzia lo sguardo, c’è l’habitat dei Monti Pizzi: una presenza identitaria complessa che deve necessariamente essere rafforzata per interpretare ed affrontare le sfide della contemporaneità. 
Il lavoro di collaborazione che il Dd’A di Pescara ha avviato con alcune realtà locali, suggerisce un percorso speleologico di conoscenza dei territori e delle comunità, di costruzione delle relazioni e delle economie possibili, di visione verso nuovi paradigmi della resilienza, della ecologia e smart.  
Sullo sfondo una possibile figura che suggerisce rinnovati funzionamenti metabolici, una smart-land dei Monti Pizzi, che intreccia: le identità dei luoghi con le singolarità dei paesaggi naturali, le declinazioni dei turismi con le vocazioni dei distretti e delle economie da rivitalizzare, la ricerca di nuove filiere della cultura delle tradizioni e le colture dei luoghi, al fine di valorizzare fortemente le comunità e i patrimoni, e ridefinire i campi e le radici culturali a partire dai caratteri speciali di una qualità dell’abitare tipica dei centri minori del Bel Paese
Quindi ecologia, cultura, turismi, identità, distretti, filiere, agricoltura, benessere, artigianato, arte, patrimoni, identità, partecipazione… sono solo alcune delle parole chiave dalle quali partire per tessere e rinnovare relazioni delle comunità locali, coniugando bellezza e utilità, tradizione e innovazione, economie e pragmatismo.  
La smart-land dei Monti Pizzi: un habitat singolare-plurale tutto da fare insieme

In allegato si invia il Manifesto/Programma delle “giornate di studio” 

e delle attività culturali che si svolgeranno sul territorio con una ricca presenza di ospiti di importanza nazionale.