Dipartimento di Ingegneria e Geologia - Insieme al CNR, due docenti del Dipartimento studiano la geomorfologia delle Isole Svalbard, dove vive la comunità umana più a Nord del Pianeta

26 Settembre 2013
Dipartimento di Ingegneria e Geologia - Insieme al CNR, due docenti del Dipartimento studiano la geomorfologia delle Isole Svalbard, dove vive la comunità umana più a Nord del Pianeta

Data di pubblicazione:

Il Prof. Enrico Miccadei e il Dott. Tommaso Piacentini del Dipartimento di Ingegneria e Geologia della d'Annunzio partecipano ad un un progetto di ricerca dal titolo 'Analysis of geomorphological effects (i.e. rock falls) induced by climate warming and glacier retreat in high geomorphological sensitivity (glacial, periglacial or mountain) environment: the case of Svalbard archipelago." Per studiare, con la collaborazione del CNR, la geomorfologia delle Isole Svalbard nella base Artica 'Dirigibile Italia".
La stazione di ricerca multidiscliplinare è situata a Ny-Alesund (78°55' N, 11°56' E) nell'arcipelago norvegese delle isole Svalbard, la comunità umana più a Nord del pianeta. La base è gestita dal Consiglio Nazionale delle Ricerche e le attività sono coordinate dall'Unità Polare del Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l'Ambiente del CNR (http://www.polarnet.cnr.it).il sotto la responsabilità di Roberto Sparapani.
La base, chiamata 'Dirigibile Italia" in ricordo della spedizione del 1928 del Generale Umberto Nobile, è stata inaugurata nel 1997 e da allora gestisce e supporta numerosi progetti di ricerca nazionali e internazionali.
'L' ambiente incontaminato delle Isole Svalbard - affermano dal Dipartimento - fornisce un perfetto laboratorio naturale per lo studio dei cambiamenti climatici globali, dell' inquinamento, della biodiversità, favorendo la collaborazione internazionale della ricerca polare. In questo ambito si sono inserite con successo le discipline geomorfologiche e le ricerche internazionali effettuate dai nostri ricercatori che riguardano l'evoluzione dei versanti (frane da crollo, coni di detrito, scarpate strutturali, versanti a gradinata) in riferimento ai cambiamenti climatici e alle variazioni tettono-eustatiche. Le collaborazioni continueranno con il CNR e l'Università delle Svalbard (http://www.unis.no) attraverso progetti di collaborazione scientifiche e didattiche."