Alla base NASA di Houston con l'astronauta Paolo Nespoli

23 Gennaio 2018
Il progetto MyoGravity è nuovamente tornato presso una base NASA. Il 14 dicembre 2017 l'astronauta italiano dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) Paolo Nespoli, è rientrato da una missione che lo ha visto permanere a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per quasi 5 mesi. Era partito il 28 luglio 2017 con la navicella Sojuz MS 05 dal cosmodromo di Baijkonur in Kazakhstan ed è atterrato con la stessa navicella sul terreno della steppa della regione di Arkalyk, sempre in Kazakhstan. 
 
Sulla ISS Paolo Nespoli si è occupato, anche con un coinvolgimento in prima persona, dello svolgimento della Missione VITA (acronimo di Vitality, Innovation, Technology, Ability), missione finanziata dall'Agenzia Spaziale Italiana, che comprendeva 11 esperimenti scientifici, tutti made in Italy.
Tra i progetti della Missione VITA, c'era un gruppo di 4 esperimenti di ambito biologico sul volo umano, chiamati nel loro insieme ASI-Biomission.
Il progetto MyoGravity, coordinato da Stefania Fulle, professore ordinario di Fisiologia dell'Università "G. d'Annunzio" che da anni si occupa di rigenerazione muscolare, fa parte di questo gruppo selezionato da ASI. Lo scopo di questo progetto è quello di studiare gli effetti della microgravità sulla biologia delle cellule del muscolo scheletrico, uno degli organi più colpiti a seguito di lunghe permanenze nello spazio.
Il progetto interamente italiano e finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), che coinvolge anche gruppi di ricerca di altri atenei e un’azienda aerospaziale italiani, prevede l’isolamento di cellule staminali adulte (cellule satelliti) da biopsie di muscolo scheletrico di soggetti volontari e dello stesso astronauta Paolo Nespoli (prima e dopo la missione).
Dopo aver preparato in agosto a Cape Canaveral esperimenti che sono stati inviati sulla ISS, in questa seconda fase, la Prof. Stefania Fulle del Dipartimento di Neuroscienze Imaging e Scienze Cliniche e il Dr Vittore Verratti, ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Psicologiche, della Salute e del Territorio (DISPUTER) dell'UdA, si sono recati per alcuni giorni alla base NASA di Houston.
Presso la base NASA, il giorno stesso dell'arrivo dell’astronauta Paolo Nespoli a Houston dal Kazakhstan, la biopsia post-flight all'astronauta è stata effettuata dal Dr.Verratti insieme al Prof. Rittweger (Principal Investigator di un altro progetto finanziato da ESA).
I campioni sono stati poi preparati per la spedizione presso il nostro Ateneo per essere qui analizzati.