Convegno presso il Vittoriale: "Olfatto e Cervello, dall'antichità alla scienza moderna"

Locandina evento Vittoriale

Alterazioni nella funzione olfattiva possono derivare da danni alle vie olfattive periferiche, al bulbo olfattivo o alle aree corticali, sono frequentemente associati a patologie neurologiche, neoplastiche, infezioni, traumi o malattie ambientali. I disturbi olfattivi possono essere quantitativi, come iposmia (riduzione dell'olfatto) e anosmia (perdita dell'olfatto) oppure iperosmia (sovradimensionata risposta olfattiva), e qualitativi, cacosmia (percezione sgradevole di un profumo) o fantosmia (percezione di un profumo inesistente), rappresentano un importante strumento diagnostico precoce. In condizioni come il morbo di Parkinson e di Alzheimer, i disturbi olfattivi precedono molti anni prima l'insorgenza dei sintomi motori o cognitivi, fornendo un'opportunità per una diagnosi tempestiva. Analogamente, le disfunzioni olfattive sono osservate in disturbi psichiatrici (schizofrenia, depressione) e neurologici posttraumatici. L’olfattometria è la branca della neurofisiologia che si occupa di investigare, misurando, la funzione olfattiva. La misurazione della funzione olfattiva è complessa ed è l’unico sistema per poter fare diagnosi. Il primo livello di indagine è lo screening rapido utilizzando test soggettivi, il secondo livello prevede l’utilizzo di strumentazione oggettiva come l’olfatto-elettroencefalogramma e le tecniche di imaging funzionale (fMRI, PET). La diagnostica avanzata olfattiva usa test elettrofisiologici, come i potenziali evocati olfattivi (OERP), per la valutazione oggettiva della funzione olfattiva nel suo insieme e nelle varie stazioni cerebrali. Approcci innovativi di diagnostica avanzata prevedono l’impiego del naso elettronico identificare più che singoli biomarcatori dei fingerprint di malattia; di monitorare il decorso di disturbi neurologici e gli effetti delle terapie. Lo studio del sistema olfattivo e dei suoi disturbi rappresenta una frontiera diagnostica promettente, con implicazioni significative nella prevenzione e nella gestione delle patologie, in particolare le neurologiche. 

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