Scavo archeologico dell'Università "G. d'Annunzio" nel Parco Europeo di Bliesbruck-Reinheim

31 Luglio 2015

Dal 9 luglio al 9 agosto la nostra Università scava nel quartiere meridionale del celebre Parco Archeologico Europeo di Bliesbruck-Reinheim. Il sito archeologico transfrontaliero, posto  fra Mosella (Francia) e Saar (Germania), comprende un grande vicus gallo-romano, una enorme villa a piano assiale e un complesso santuariale  gallico; il parco magnificamente musealizzato è completamente aperto al pubblico.
E’ dotato di un centro espositivo, di laboratori di restauro e alloggi  per gli studiosi e studenti (pagina Facebook: Parc archéologique européen de Bliesbruck-Reinheim).

Dal 2010 una convenzione fra UdA e Conseil Général de la Mosella ha consentito la realizzazione degli scavi del centro pubblico del vicus. Sono stati portati alla luce la fontana monumentale a esedra, una grande basilica civile e un’ala di botteghe oltre al quartiere adiacente verso sud, consistente nelle tipiche abitazioni gallo-romane, dotate di cantine e razionalmente allineate lungo le strade parallele della piccola città.
Quest’anno, si stanno realizzando gli scavi di accertamento della natura e consistenza delle strutture esistenti nel quartiere posto al limite meridionale dell’insediamento, segnalate dalle indagini geofisiche, per lanciare poi un nuovo progetto triennale di ricerche in questo settore, interessato da importanti fenomeni di trasformazione ambientale negli ultimi 15 secoli.

Lo scavo è co-diretto da J.P. Petit, direttore del Parco, e S. Santoro, professore di Archeologia Classica della nostra università; la direzione del cantiere di scavo è affidata a S. Antonelli, esperta di tarda antichità, mentre i settori di scavo sono guidati da G. Bolzoni, esperta di ceramica romana, e A. Dazzi, esperta in idraulica romana.
Partecipano 10 studenti della nostra università e 10 provenienti da università, italiane e francesi.
Nonostante il caldo, davvero insolito per questa regione, alternato a giorni di pioggia e freddo pungente, gli scavi stanno procedendo in modo molto promettente e sono oggetto di grande attenzione da parte dei media locali e dei visitatori del parco, che possono liberamente accedervi per assistere alle attività e dialogare con gli archeologi.