Pubblicata una ricerca dell’ITAB con la University of California

19 Gennaio 2017
Pubblicata una ricerca dell’ITAB con la University of California dal titolo:”Sleep changes without medial temporal lobe or brain cortical changes in community-dwelling individuals with subjective cognitive decline”

La Dott.ssa Mariella Lauriola, laureata in neuropsicologia e dottoranda in neuroscienze cliniche presso il  dipartimento di Neuroscienze, Imaging e Scienze Cliniche dell’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara, ha recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale “Alzheimer's & Dementia” un interessante articolo scientifico intitolato: “Sleep changes without medial temporal lobe or brain cortical changes in community-dwelling individuals with subjective cognitive decline”.

L’articolo è frutto di un progetto di ricerca sviluppato e condotto presso l’ITAB, dal 2014 al 2015, da una equipe di ricercatori che ha visto la Dott.ssa Lauriola come principal investigator ed è stata coordinata dal Prof. Armando Tartaro del dipartimento di Neuroscienze, Imaging e Scienze Cliniche dell’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara. Tale studio si è avvalso inoltre della collaborazione scientifica e clinica, nazionale ed internazionale, dei seguenti esperti: Roberto Esposito (radiologo) e Stefano Delli Pizzi del Dipartimento di Neuroscienze, Imaging e Scienze Cliniche; Institute for Advanced Biomedical Technologies, di Massimiliano de Zambotti (Stanford Research Institute International, USA), Francesco Londrillo (Azienda Sanitaria Locale di Pescara, Centro di Salute Mentale Pescara Nord), Joel Kramer e Gil Rabinovici (University of California San Francisco, Memory and Aging Center,USA).

I risultati della ricerca ipotizzano l’influenza che un sonno non regolare può avere nelle persone anziane. Nonostante un sonno disturbato sia un ulteriore importante fattore di rischio, sia per il deterioramento cognitivo che per la demenza di tipo Alzheimer, nessuno studio aveva finora esplorato il sonno nel SCD (Subjective Cognitive Decline). Il progetto ha permesso il reclutamento di 70 partecipanti anziani cognitivamente sani, dei quali 32 sono stati classificati come SCD e 38 sono stati assegnati al gruppo di controllo. Il sonno è stato monitorato utilizzando misure soggettive (diari clinici del sonno) e oggettive (attigrafi da polso e monitoraggio apnee notturne). I partecipanti hanno inoltre preso parte ad uno studio studio di Risonanza Magnetica che ha permesso la misurazione  di volume e spessore della corteccia cerebrale nei due gruppi.

Il lavoro ha mostrato come, nonostante l’assenza di differenze di gruppo a livello delle misure soggettive del sonno (diari del sonno), il sonno oggettivo fosse significativamente alterato nei partecipanti SCD. In particolare, i partecipanti SCD hanno mostrato una aumentata veglia notturna e una qualita’ del sonno ridotta rispetto ai partecipanti non SCD. Non sono state osservate, invece, differenze tra di gruppo nell’analisi effettuata sulle immagini MRI. Il lavoro suggerisce l’importanza del monitoraggio del sonno nei soggetti a rischio di declino cognitivo e apre nuovi orizzonti nell’ottica della prevenzione del cognitive decline e della demenza di Alzheimer.