Il corso in breve

Il laureato in Tecniche di Laboratorio Biomedico acquisisce conoscenze approfondite nelle analisi chimico-cliniche, microbiologiche, di anatomia patologica e sala settoria, di biochimica clinica, patologia clinica, ematologia, immunoematologia e di farmaco-tossicologia. Verifica e campiona il materiale biologico in conformità alle richieste, rispetta gli standard qualitativi nelle analisi e valuta criticamente i risultati analitici. Redige relazioni tecnico-scientifiche ed ha conoscenza della legislazione sanitaria. Ha padronanza dell'inglese tecnico-scientifico ed è competente nell'uso di strumenti informatici. Conosce la normativa deontologica e le problematiche bioetiche legate alla professione. Ha capacità di comunicazione e attitudine al lavoro di gruppo.

Il corso in sintesi

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Tipologia

Laurea
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Durata corso

3 anni
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Crediti

180
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Classe di laurea

L_SNT3 - Classe delle lauree in Professioni sanitarie tecniche
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Tipo di accesso

Programmato
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Posti disponibili

25 Posti
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Test di verifica delle conoscenze di ingresso

SI, il Test di ammissione al CdS vale come verifica delle conoscenze preliminari
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Lingua del corso

Italiano
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Dipartimento

DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, ORALI E BIOTECNOLOGICHE
icona sede

Sede

CHIETI

Insegnamenti per anno di corso

Anno di corso: 1
Obbligatori
Anno di corso: 2
Obbligatori
Anno di corso: 3
Obbligatori
  • PROVA FINALE 3 crediti - 0 ore Lingua/Prova Finale (L/SNT3)

Requisiti di ammissione

Possono essere ammessi al Corso di Studio in Tecniche di Laboratorio Biomedico i candidati che siano in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo.
I pre-requisiti richiesti allo studente che si vuole iscrivere al corso dovrebbero comprendere buona capacità al contatto umano e al lavoro di gruppo nonché ad analizzare e risolvere i problemi.
Per essere ammessi al Corso di Studio in Tecniche di Laboratorio Biomedico è richiesto il possesso di un'adeguata preparazione nei campi della biologia e della chimica. Per gli studenti ammessi al Corso con un livello inferiore alla votazione minima prefissata saranno attivate delle attività didattiche propedeutiche che saranno svolte nell'arco del 1° semestre del primo anno di corso e che dovranno essere obbligatoriamente seguite dagli studenti in debito. La verifica dei risultati conseguiti nelle attività didattiche propedeutiche avverrà nell'ambito della valutazione dei corsi corrispondenti.

Possono accedere al Corso di Laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico i candidati in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado di durata quinquennale o di un titolo estero equipollente.
L'accesso al primo anno è a numero programmato e subordinato al superamento di una prova di ammissione a risposta multipla, basata su contenuti stabiliti annualmente dal Ministero. La prova viene effettuata solo nel caso in cui il numero delle domande di ammissione superi il numero dei posti disponibili.
L'ammissione ad anni successivi al primo, per studenti provenienti dallo stesso Corso di Laurea attivato presso altre sedi universitarie, è possibile solo in presenza di posti disponibili, nel rispetto del contingente programmato deliberato dal Consiglio di Corso di Studio.
Gli studenti ammessi devono possedere conoscenze di base in Biologia, Chimica e Fisica. In caso contrario, saranno assegnati Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA), sulla base dei risultati ottenuti nella prova di ammissione. In particolare, i candidati che riportino un punteggio inferiore al 25% del punteggio massimo previsto nelle discipline sopra indicate saranno immatricolati con OFA.
Gli studenti con OFA saranno informati tramite e-mail istituzionale o colloqui individuali. L'assolvimento degli OFA prevede lo svolgimento di attività formative seminariali specifiche per ciascuna disciplina in cui siano state rilevate carenze. Tali obblighi devono essere assolti entro il primo semestre del primo anno di corso. Il superamento sarà attestato dai docenti responsabili mediante una prova orale di verifica.
L'assolvimento degli OFA è condizione necessaria per poter sostenere gli esami del secondo anno. Sebbene sia consentita l'iscrizione al secondo anno, non sarà possibile sostenere esami relativi a tale anno fino all'assolvimento degli OFA assegnati.

Obiettivi specifici del Corso e Sbocchi professionali

I laureati in Tecniche di laboratorio biomedico sono professionisti sanitari dell'area tecnico-diagnostica. Sono quindi
professionisti sanitari, in grado di effettuare in autonomia analisi biomediche e biotecnologiche a scopo diagnostico nei
laboratori di analisi e di ricerca.
Sono altresì responsabili del risultato analitico conseguito e garantiscono la qualità del processo analitico. Il Corso di in Tecniche di laboratorio Biomedico viene articolato in aree di apprendimento che consentono allo studente di acquisire adeguate conoscenze:
- dei fondamenti delle discipline propedeutiche e biologiche;
- nelle discipline caratterizzanti la professione del Tecnico di Laboratorio Biomedico (D.M. 26/9/1994 n. 745), che riguardano i processi analitici e le analisi chimico-cliniche, microbiologiche, di anatomia patologica e sala settoria, di biochimica clinica, patologia clinica, di ematologia,di immunoematologia, di farmacotossicologia, , di biologia molecolare, di genetica medica nelle varie aree della diagnostica di laboratorio. In modo peculiare, nel nostro corso di studi, sono state attivate discipline inerenti le biotecnologie avanzate in Medicina Predittiva e discipline relative al settore delle attività degli istituti
di zoo-profilassi e agroalimentare con l'intento di preparare professionisti utili anche alle industrie agroalimentari, farmaceutiche e ai laboratori di ricerca.
Gli obbiettivi formativi specifici del corso sono quindi volti a preparare un professionista tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico che sia in grado di:
- attuare la verifica del materiale biologico da analizzare e gestirne il campionamento in conformità della richiesta nelle varie aree della Medicina di Laboratorio e in ambiti laboratoristici diversi;
- eseguire la fase analitica utilizzando metodi e tecnologie appropriate, nel rispetto delle raccomandazioni e dei requisiti di qualità del laboratorio in cui opera;
- saper valutare in modo critico l'attendibilità dei risultati dei test e delle analisi, partecipando attivamente anche allo sviluppo di sistemi di controllo della validità dei test e delle analisi di laboratorio.
Parimenti egli/ella dovrà:
- conoscere la legislazione del lavoro e quella sanitaria relativa alla propria professione;
- possedere le conoscenze di discipline integrative e affini nell'ambito delle scienze umane e psicopedagogiche, delle scienze del management sanitario e delle scienze inter-disciplinari;
- conoscere, applicare e far rispettare dai colleghi, per quanto di propria competenza, le norme di sicurezza dei luoghi di lavoro, collaborando alla valutazione dei rischi e all'implementazione delle misure di prevenzione e protezione;
- saper utilizzare strumenti informatici quali banche dati e motori di ricerca per acquisire nuove conoscenze inerenti le discipline di laboratorio, utilizzando tali informazioni per contribuire allo sviluppo e all'implementazione di metodiche analitiche nonché per una propria crescita professionale e personale, in linea con lo sviluppo tecnologico e scientifico;
- avere familiarità con il metodo scientifico e capacità di applicarlo in situazioni concrete con adeguata conoscenza delle normative e delle problematiche deontologiche e bioetiche da rispettare anche nei rapporti con gli utenti o con altri professionisti del settore sanitario;
- avere capacità di comprensione e relazione nonché adeguate competenze e strumenti per la comunicazione e la gestione dell'informazione con utenza, colleghi e altri professionisti, sanitari e non;
- avere capacità di lavorare in gruppo, di operare con definiti gradi di autonomia e inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro;
- essere in grado di utilizzare la lingua inglese, nell'ambito specifico di competenza e nello scambio di informazioni generali;
- essere in grado di stendere rapporti tecnico-scientifici.

Al primo anno del percorso verranno affrontate alcune discipline propedeutiche quali Fisica,Informatica e Sistemi di Elaborazione delle Informazioni e Statistica associate a quattro corsi integrati di Scienze Biomediche con i moduli di Anatomia,Istologia Genetica, Biologia applicata,Biochimica,Patologia generale e Fisiologia per acquisire le conoscenze di base. Già dal secondo semestre affronteranno lo studio delle Scienze di Patologia Clinica e delle Scienze tecniche di Medicina di Laboratorio inerenti alla Patologia Clinica con concomitante frequenza dei Laboratori ospedalieri di Patologia clinica sotto la guida di Tecnici di Laboratorio strutturati con funzione di tutor professionalizzanti dando così l'avvio al percorso di tirocinio professionalizzante che li impegnerà per tutta la durata del Corso di studi nelle varie aree della Medicina di Laboratorio, fino al raggiungimento del numero di ore complessive previste dai 60 CFU attribuiti all'intero iter di formativo professionalizzante. L'insegnamento della lingua Inglese (6 CFU) è posto al primo anno ma particolare cura e attenzione si avrà all'apprendimento della stessa durante tutto il percorso formativo erogando frequentemente materiale didattico in lingua.

Nel secondo anno affronteranno lo studio della Microbiologia,della Parassitologia e delle tecniche di laboratorio ad essa associate, dell'Immunoematologia e delle relative tecniche sempre mediante lezioni frontali pomeridiane e frequenza degli specifici laboratori ospedalieri nelle ore mattutine. Saranno altresì impegnati nello studio delle Scienze interdisciplinari cliniche quali l'Oncologia, le Malattie Infettive, l'Endocrinologia e la Radiodiagnostica che permetteranno la comprensione dei principali processi patologici per i quali vengono richieste cospicue indagini laboratoristiche a scopo diagnostico che impegneranno costantemente il Tecnico di Laboratorio nell'esercizio della professione. Parimenti, a completamento della conoscenza dei processi patologici e della possibilità di cura di essi studieranno la Farmacologia e la Farmacotossicologia introducendo anche gli aspetti delle preparazioni galeniche. Sempre al secondo anno saranno erogate discipline inerenti la Metodologia della ricerca e la Deontologia professionale per indirizzare lo studente all'utilizzo di banche dati e motori di ricerca conferendo familiarità con il metodo scientifico per contribuire allo sviluppo e alla implementazione di metodiche analitiche per la futura crescita professionale ponendo le basi culturali per la preparazione della tesi di laurea che nel nostro corso di studi è sempre di tipo sperimentale.
Il terzo anno è dedicato all'apprendimento dell'Anatomia patologica e della Citodiagnostica (lezioni frontali e concomitante frequenza del laboratorio) con particolare riferimento alle tecniche di processamento dei campioni tissutali e cellulari per la visualizzazione al microscopio ottico e alle tecniche immunoistochimiche e molecolari che oggi caratterizzano questa branca della medicina di laboratorio fortemente volta alla diagnosi preventiva e predittiva delle patologie neoplastiche.
Il Corso integrato di Biotecnologie avanzate e Medicina predittiva posto al II semestre caratterizza ulteriormente il percorso formativo del nostro Corso preparando professionisti con esperienze di analisi biotecnologiche nel settore della Medicina e Terapia personalizzata. Le ore di tirocinio professionalizzante associate a queste discipline verranno svolte nei laboratori di ricerca della nostra università.
Il corso integrato Scienze e Tecnologie alimentari supporta la preparazione di professionisti tecnici di laboratorio da impiegare nel settore Zooprofilattico ed Agroalimentare, Gli aspetti professionalizzanti possono essere acquisiti a scelta dello studente frequentando l'istituto zooprofilattico del Lazio e della Toscana con cui il nostro Corso è convenzionato.
I corsi integrati di Scienze umane psicopedagogiche e Management sanitario nonché le Scienze della prevenzione e dei servizi sanitari contribuiscono a raggiungere gli obbiettivi di formazione relativi a capacità relazionali con colleghi, utenza e altri professionisti sanitari, capacità di lavorare in team e acquisire competenze sui meccanismi gestionali delle aziende sanitarie.della prevenzione dei servizi.

Il Corso di Laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico promuove un'attività strutturata di orientamento e tutorato in itinere, finalizzata a sostenere gli studenti lungo tutto il percorso formativo, prevenire il rischio di abbandono e favorire il successo accademico.

Attività promosse dal Corso di Studio
Sul sito web del CdS sono indicati i nominativi del Presidente e dei docenti tutor, disponibili quotidianamente per fornire supporto personalizzato agli studenti. Grazie al numero contenuto di iscritti per anno (inferiore a 30 unità), il rapporto docente-studente è diretto e continuo, facilitando un'interazione efficace durante gli orari di ricevimento e al termine delle lezioni.

Il Presidente del CdS monitora costantemente l'andamento didattico attraverso la piattaforma INGRID, individuando eventuali insegnamenti critici. In caso di difficoltà diffuse, convoca i docenti coinvolti e la Commissione Didattica per definire strategie correttive e interventi mirati.

Particolare attenzione è riservata al tutorato durante il tirocinio professionalizzante. Ogni studente è affiancato da un tutor di laboratorio, figura chiave per l'apprendimento pratico e l'integrazione nei contesti clinici. Il CdS utilizza annualmente una scheda di valutazione della qualità dei tirocini, redatta dalla Commissione Nazionale del CdS in TLB, per raccogliere il feedback degli studenti e migliorare l'esperienza formativa.

Tutorato tra pari
Il CdS aderisce al programma di Studenti Tutor promosso dal Dipartimento di Scienze Mediche, Orali e Biotecnologiche (DSMOB). Gli studenti tutor, selezionati tramite bando, svolgono attività didattico-integrative, propedeutiche e di recupero rivolte agli studenti in difficoltà. Le attività sono progettate in collaborazione con i docenti degli insegnamenti critici, individuati tramite INGRID, e coordinate dal Presidente del CdS e dalla Commissione Didattica.

Attività promosse dall'Ateneo
L'Università “G. d'Annunzio” promuove un sistema integrato di orientamento e tutorato in itinere, coordinato dal Settore Orientamento e Tutorato, che prevede:

• sportelli di ascolto e supporto psicologico;
• attività di tutorato didattico e peer tutoring;
• percorsi di accompagnamento alla carriera universitaria;
• monitoraggio dei percorsi individuali e supporto alla pianificazione degli studi.

Il CdS collabora attivamente con le strutture centrali per garantire un'offerta coordinata e coerente di servizi di supporto, in linea con le esigenze degli studenti e con gli obiettivi formativi del Corso.

Mobilità internazionale

Il Corso di Laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico promuove attivamente la mobilità internazionale degli studenti, in coerenza con le strategie di internazionalizzazione dell'Ateneo e con l'obiettivo di arricchire il percorso formativo attraverso esperienze all'estero.

Iniziative promosse dal Corso di Studio
Il CdS organizza periodicamente incontri informativi dedicati alla presentazione dei bandi Erasmus+ Studio ed Erasmus+ Traineeship, con ampio anticipo rispetto alle scadenze. Durante questi incontri vengono illustrate:

• le modalità di candidatura;
• i criteri di selezione;
• le tempistiche e gli aspetti logistici;
• le opportunità offerte dai programmi di mobilità.

Per facilitare la partecipazione degli studenti, il CdS ha nominato la Prof.ssa Assunta Pandolfi come referente per la mobilità internazionale. La docente collabora con il Prof. Maurizio Ronci, referente per l'internazionalizzazione del Dipartimento di Scienze Mediche, Orali e Biotecnologiche, e supporta le attività del programma INGENIUM, alleanza transnazionale europea di cui l'Università “G. d'Annunzio” è partner fondatore.

Nel primo semestre dell'a.a. 2024/2025, il CdS ha accolto due studentesse in mobilità in ingresso, Camila Nunes da Silva Ferreira e Maria Ines Marques, provenienti dall'Istituto Politecnico de Castelo Branco (Portogallo), nell'ambito del programma Erasmus+ Student Mobility for Studies – International Mobility. Le studentesse hanno svolto attività di tirocinio formativo presso i laboratori professionalizzanti dell'Ospedale “SS. Annunziata” di Chieti, nei reparti di Anatomia Patologica, Patologia Clinica e Microbiologia Clinica.

Iniziative promosse dall'Ateneo
L'Università “G. d'Annunzio” supporta la mobilità internazionale attraverso l'Ufficio Relazioni Internazionali, che:

• pubblica e gestisce i bandi Erasmus+ e altri programmi europei e internazionali;
• fornisce assistenza amministrativa e logistica agli studenti in partenza e in arrivo;
• promuove accordi bilaterali con università e istituzioni estere;
• coordina la partecipazione dell'Ateneo a reti internazionali, tra cui INGENIUM.

Il CdS collabora attivamente con l'Ufficio Relazioni Internazionali per migliorare sempre di più il profilo internazionale dell'offerta formativa del Corso.

Tirocini e stage

Il Corso di Laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico garantisce a tutti gli studenti lo svolgimento del tirocinio curriculare presso strutture sanitarie convenzionate, principalmente afferenti alle ASL di Chieti e Pescara. I tirocini rappresentano un elemento centrale del percorso formativo, finalizzato all'acquisizione di competenze tecnico-professionali in contesti lavorativi.

Iniziative promosse dal Corso di Studio
Nel caso in cui uno studente manifesti l'interesse a svolgere un periodo di tirocinio presso una struttura esterna non già convenzionata, il Presidente del CdS si attiva per avviare i contatti con i referenti della struttura individuata. Qualora sussistano i requisiti formativi e organizzativi, viene stipulata una convenzione tra l'Ateneo e la struttura ospitante, che garantisce la copertura assicurativa a carico dell'Università.

Tra le convenzioni attive si segnalano:

• Ospedale San Salvatore dell'Aquila, con cui è stato recentemente siglato una convenzione (cfr. file PDF) per consentire agli studenti lo svolgimento di attività formative finalizzate alla preparazione della prova finale.
• Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana (IZSLT), che offre agli studenti la possibilità di frequentare laboratori altamente specializzati nei settori della sanità animale e della sicurezza alimentare. Sebbene al momento non siano ancora stati attivati tirocini presso questa struttura, la convenzione è attiva e pronta a essere utilizzata.

Il CdS monitora costantemente la qualità dei tirocini attraverso strumenti di valutazione somministrati agli studenti, con l'obiettivo di migliorare l'efficacia formativa e l'adeguatezza degli ambienti di apprendimento.
Iniziative promosse dall'Ateneo

L'Università “G. d'Annunzio” supporta lo svolgimento di tirocini e stage attraverso l'Ufficio Tirocini e Placement, che:

• fornisce assistenza amministrativa per l'attivazione delle convenzioni;
• gestisce la piattaforma per la registrazione e il monitoraggio dei tirocini;
• promuove opportunità di stage extracurricolari presso enti pubblici e privati, anche a livello nazionale e internazionale;
• organizza eventi di incontro tra studenti e mondo del lavoro (Career Day, seminari, workshop).

Il CdS collabora attivamente con le strutture centrali per garantire agli studenti un'esperienza formativa coerente con il profilo professionale e le esigenze del mercato del lavoro.

Prova finale

La prova finale si compone di:
a) una prova pratica nel corso della quale lo studente deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze e abilità teorico-pratiche e tecnico-operative proprie dello specifico profilo professionale;
b) redazione di un elaborato e sua dissertazione.
La prova è organizzata, con decreto del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca di concerto con il Ministero della Salute, in due sessioni definite a livello nazionale.
E' prevista la possibilità per lo studente di redigere l'elaborato in lingua inglese.

La prova finale del Corso di Laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico, ai sensi dell'art. 6 del D.M. MURST n. 136 del 5 giugno 2001, consiste in una prova pratica di laboratorio e nella discussione di un elaborato scritto (tesi di laurea), con valore di Esame di Stato abilitante all'esercizio della professione.

Lo studente dispone di 3 CFU dedicati alla preparazione della tesi, da svolgersi nell'ambito dell'Internato di Laurea, presso strutture formative accreditate. Il percorso viene concordato con un docente relatore, che supervisiona e certifica le attività svolte. Lo studente è tenuto a comunicare al Presidente del CdS la disciplina e il periodo scelti per l'internato, nonché a rispettare le scadenze e le procedure amministrative previste dalla Segreteria Studenti.

Forma e contenuto dell'elaborato
L'elaborato finale deve essere redatto in forma scritta, con contenuti coerenti con il profilo professionale del Tecnico di Laboratorio Biomedico. È ammessa la redazione in lingua inglese, previa approvazione del relatore. La tesi può avere carattere sperimentale, e deve dimostrare capacità di analisi, sintesi e autonomia critica.

Modalità di discussione
La discussione della tesi avviene in seduta pubblica, di norma in due sessioni annuali (ottobre-novembre e marzo-aprile). Lo studente presenta il proprio lavoro alla Commissione, che valuta la qualità dell'elaborato e la capacità espositiva.

Prova pratica di laboratorio
La prova pratica, da sostenersi nella stessa sessione della discussione, è obbligatoria e deve essere superata con una votazione minima di 18/30 per poter accedere alla discussione della tesi.

Commissione di laurea
La Commissione è composta da 7 a 11 membri, nominati dal Rettore su proposta del Consiglio di CdS. Oltre ai docenti universitari, ne fanno parte due rappresentanti dell'Ordine professionale e, se designato, un esperto del Ministero della Salute con funzione di osservatore. In assenza di designazione ministeriale, il Rettore può nominare un sostituto.

Ruoli
• Relatore: docente responsabile dell'Internato e della supervisione scientifica della tesi.
• Correlatore: può essere previsto, su proposta del relatore, per tesi particolarmente complesse.
• Controrelatore: non previsto obbligatoriamente, ma può essere designato dalla Commissione per valutazioni aggiuntive.

Attribuzione del punteggio finale
Il voto di laurea è espresso in centodecimi e si calcola sommando:
• la media ponderata dei voti degli esami curriculari (convertita in centodecimi);
• il punteggio della prova pratica di laboratorio:

o 18–20/30 = 1 punto
o 21–23/30 = 2 punti
o 24–26/30 = 3 punti
o 27–29/30 = 4 punti
o 30/30 = 5 punti

• fino a 6 punti per la discussione della tesi;
• fino a 2 punti aggiuntivi per la partecipazione a programmi Erasmus.

Attribuzione della lode e menzione
La lode può essere attribuita con parere unanime della Commissione a studenti con media ≥ 103/110 e punteggio finale ≥ 110/110.
La menzione accademica può essere conferita, sempre con parere unanime, a studenti con media ≥ 103/110 e punteggio finale ≥ 113/110.