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Il CdL prevede un percorso con lezioni delle discipline di base e un tirocinio professionalizzante per l’acquisizione dei principi di chimica, fisica, biologia, fisiologia, patologia, microbiologia, igiene e tossicologia oltre che principi di diritto penale per i reati contro il patrimonio ambientale e la capacità di identificare, prevenire ed affrontare i rischi professionali nelle situazioni lavorative e di valutarne gli effetti sulla salute. I laureati svolgono la loro attività nel settore pubblico in Aziende Sanitarie Provinciali, le Aziende ospedaliere, Agenzie di Protezione Ambientale Regionali con attività di vigilanza, controllo, assicurazione di qualità in materia di igiene degli alimenti, sanità pubblica e veterinaria, sicurezza ambientale e rilevamento di irregolarità nel corso dell'attività.
Possono essere ammessi al Corso di Studi in Tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro (CdS in TPALL) studenti che siano in possesso di Diploma di Scuola media superiore o di titolo estero equipollente. Sono richieste conoscenze di base di biologia, chimica, matematica e fisica a livello di scuola media superiore. Inoltre è richiesta la conoscenza della lingua inglese almeno a livello A2/2 (CEFR). La preparazione iniziale dello studente sarà valutata tramite l'analisi degli errori riscontrati nei quiz di logica, chimica, biologia, fisica-matematica (domande a risposta multipla) somministrati nella prova d'accesso, comune a tutti i C.d.S. di area sanitaria. Potrà essere richiesto un colloquio non selettivo al fine di mettere in evidenza eventuali lacune nella preparazione scolastica delle materie scientifiche. Tali lacune potranno essere colmate da eventuali corsi formativi propedeutici che a tale scopo verranno organizzati.
L'ammissione degli studenti al Corso di Studi avviene previo superamento di apposita prova sulla base delle disposizioni di decreti ministeriali relativi alle modalità e contenuti delle prove di ammissione ai corsi universitari ad accesso programmato a livello nazionale. Le procedure relative allo svolgimento della prova sono indicate dal decreto ministeriale e nel Manifesto degli studi. Sono previsti obblighi formativi aggiuntivi (OFA) per i candidati che siano al di sotto di una soglia di valutazione stabilita. Ai fini della verifica delle conoscenze iniziali vengono considerate solo le risposte ai quesiti del test di ingresso relativi alle seguenti materie: - Biologia - Chimica - Fisica e Matematica Non vengono prese in considerazione le risposte ai quesiti relativi alla cultura generale e al ragionamento logico. Negli ambiti disciplinari sopra elencati, per i quali sono previste attività di recupero, allo studente che ha ottenuto un punteggio inferiore al 25% del punteggio massimo nelle singole materie, vengono attribuiti, dopo l'immatricolazione, OFA da assolvere obbligatoriamente entro il primo anno mediante le modalità stabilite dal Presidente del CdS e dai docenti delle discipline in oggetto. Gli studenti saranno debitamente informati sia tramite e-mail che con colloqui diretti, in merito alle carenze riscontrate nella loro preparazione e delle attività predisposte per favorirne il recupero. Assolvere agli OFA entro il primo anno di corso è obbligatorio per poter accedere agli appelli dei corrispondenti esami ufficiali previsti dal Piano degli Studi. A tal fine, gli studenti possono usufruire delle ore dedicate ad esercitazioni, in ciascuno degli ambiti disciplinari nei quali gli studenti hanno acquisito debiti formativi. In accordo con i docenti delle discipline sopra elencate, il debito formativo si riterrà estinto con il superamento dell'esame di profitto previsto dal piano di studi.
L'obbligo formativo aggiuntivo non ha alcuna influenza sul numero dei crediti che lo studente deve conseguire nel suo percorso di studio né sulla media dei voti. Inoltre ai sensi dell'art.49 comma 3 punto b del Regolamento Didattico di Ateneo si precisa che non possono iscriversi al secondo anno gli studenti che non assolvono agli obblighi formativi aggiuntivi secondo quanto riportato all'art.28 del Regolamento Didattico di Ateneo. Pertanto, pur essendo consentita l'iscrizione al secondo anno, non sarà possibile sostenere esami del secondo anno prima dell'assolvimento degli OFA attribuiti.
I laureati dovranno raggiungere le seguenti competenze culturali e professionali specifiche: -la conoscenza dei principi di chimica e fisica necessari all'interpretazione dei dati di monitoraggio ambientale negli ambienti di vita e di lavoro; -la conoscenza dei principi di anatomia, fisiologia, istologia, patologia generale necessari alla comprensione delle più comuni patologie, in particolare quelle professionali; -la capacità di applicare correttamente le metodologie di campionamento ambientale di inquinanti chimici; -la capacità di effettuare correttamente le misure degli agenti fisici così come sono previste dalla normativa vigente; -la capacità di controllare la qualità degli alimenti e bevande destinati all'alimentazione e al consumo -una adeguata conoscenza della tossicologia occupazionale ed ambientale; -la conoscenza delle scienze medico-chirurgiche che consenta la comprensione dell'eziopatogenesi delle malattie, in particolare quelle professionali; -la conoscenza delle tecniche microbiologiche; -la conoscenza dei principi su cui si fonda il diritto del lavoro; -la conoscenza dei principi su cui si fonda il diritto penale per quanto concerne i reati contro il patrimonio ambientale e le violazioni delle norme sulle condizioni di igiene e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro e sugli alimenti; -la capacità di valutare la necessità di accertamenti ed inchieste per infortuni e malattie professionali; -la capacità e la sensibilità per valutare i problemi psicologici esistenti nell'ambito delle comunità e delle organizzazioni lavorative; -la conoscenza dei concetti fondamentali dell'organizzazione sanitaria; -la conoscenza, sotto l'aspetto preventivo, dei quadri più comuni di patologie, in particolare quelle professionali; -la conoscenza, sotto l'aspetto preventivo, dei fenomeni infortunistici; -la conoscenza, sotto l'aspetto preventivo, delle malattie infettive; -la conoscenza degli elementi metodologici fondamentali dell'epidemiologia; -la conoscenza delle problematiche legate all'ergonomia con particolare riguardo ai rapporti tra lavoro e visione; -la conoscenza delle più comuni tecnologie industriali; -la capacità di utilizzare la statistica per valutare i dati di monitoraggio biologico ed ambientale; -la capacità di proporre metodi valutativi sufficientemente validati e riconosciuti in campo ergonomico, igienistico e tossicologico; - l'apprendimento delle basi della metodologia della ricerca e la capacità di applicare i risultati nel campo della sanità pubblica a scopo preventivo; -la capacità di identificare, prevenire ed affrontare i rischi professionali in varie situazioni lavorative e di valutarne gli effetti sulla salute; -la conoscenza degli elementi essenziali dell'organizzazione aziendale con particolare riferimento ai servizi sanitari; -la capacità di agire in modo coerente con i principi giuridici, etici e deontologici della professione nel corso delle attività di vigilanza e controllo previste nel progetto formativo; -la conoscenza delle norme fondamentali in materia di igiene e sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro; -la competenza informatica utile alla gestione dei sistemi informativi dei servizi, ed alla propria autoformazione. Il corso di laurea in tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro prevede 180 crediti formativi articolati in tre anni di corso, di cui almeno 60CFU da acquisire in attività formative finalizzate alla maturazione di specifiche capacità professionali (tirocinio). Tirocinio: Per quanto riguarda le esperienze di Tirocinio orientate all'Igiene e Sicurezza nei luoghi di lavoro (sia nel settore pubblico che in quello privato) saranno enfatizzate specifiche competenze tecniche per organizzare e valutare un percorso analitico dei rischi connessi all'attività lavorative mettendo in atto le conseguenti misure preventive e protettive volte alla tutela della sicurezza; ciò implica, oltre alla conoscenza della normativa vigente in materia di sicurezza sul lavoro, una specifica formazione in materia di organizzazione, gestione e assicurazione della qualità a livello aziendale. Saranno in particolare predisposte esperienze pratiche volte al raggiungimento dei seguenti obiettivi: -Applicazione della legislazione vigente in materia di Igiene e Sicurezza nei luoghi di lavoro finalizzata all'esercizio dell'attività di vigilanza e controllo e alla collaborazione per infortuni e malattie professionali. -Capacità di predisporre un piano per valutare i rischi presenti all'interno di una realtà lavorativa. -Valutazione del significato delle indagini di monitoraggio ambientale e biologico nei luoghi di lavoro. -Capacità di individuare le misure preventive e protettive da adottare per il contenimento dei rischi. -Utilizzo degli strumenti per valutare l'efficacia delle misure adottate. -Conoscenza di sistemi di gestione della qualità e della sicurezza a livello aziendale (serie ISO) e dell'impatto ambientale di attività, prodotti e servizi (serie ISO). Per quanto riguarda le esperienze di tirocinio orientate all'Igiene ambientale, degli alimenti e delle bevande, alla Sanità pubblica e alla veterinaria: -Applicazione della normativa vigente in materia di tutela ambientale finalizzata all'esercizio dell'attività di vigilanza e controllo anche attraverso l'utilizzo di strumenti di monitoraggio della qualità dell'aria, delle acque e del suolo. -Capacità di individuare, sulla base dei risultati ottenuti, idonee misure preventive volte alla tutela dell'ambiente e verificare la loro efficacia. -Applicazione della normativa vigente in materia di qualità degli alimenti e delle bevande destinate all'alimentazione e dei prodotti cosmetici. -Capacità di analizzare i cicli produttivi degli alimenti, individuare i punti critici di controllo e predisporre misure volte alla tutela dell'igiene e della qualità delle bevande e degli alimenti , compresi quelli di origine veterinaria. -Conoscenza di sistemi di gestione della qualità e della sicurezza a livello aziendale (serie ISO) e dell'impatto ambientale di attività, prodotti e servizi (serie ISO). -Acquisire la capacità di analizzare e risolvere i problemi relativi alla formulazione di pareri finalizzati al rilascio di autorizzazioni in ambito di igiene e sicurezza ambientale nei luoghi di vita e di lavoro, igiene degli alimenti e delle bevande ed igiene di sanità pubblica e veterinaria; -Acquisire la capacità di valutare la necessità di accertamenti e di rilevare irregolarità nel corso dell'attività di vigilanza svolta negli ambienti di vita e di lavoro; il possesso di capacità didattiche orientate alla informazione e formazione del personale. -Acquisire la capacità di eseguire sopralluoghi, ispezioni, e campionamenti presso varie unità produttive. -Saper redigere i principali Atti di Polizia amministrativa e giudiziaria. Il percorso formativo in base agli obiettivi specifici sopra descritti si attua attraverso l'apprendimento di discipline di base, quali fisica (FIS/07), chimica (CHIM/03 e CHIM/06), matematica, statistica ed informatica (MAT/04, MED/01, INF/01) biologia (BIO/13), biochimica (BIO/10), anatomia (BIO/16), istologia (BIO/17), fisiologia (BIO/09), patologia generale (MED/04), microbiologia (MED/07) ed in seguito attraverso l'apprendimento di discipline più strettamente specifiche, quali chimica degli alimenti (CHIM/10), fisica tecnica ambientale (ING-IND/11), ecologia (BIO/07), Igiene generale e applicata (MED/42), sociologia dell'ambiente e del territorio (SPS/10). Particolare attenzione viene data, nell'ambito degli insegnamenti caratterizzanti e nel tirocinio, alla prevenzione basata sull'evidenza fornendo mezzi teorico pratici che consentano un'autonomia professionale e alla capacità di un aggiornamento continuo scientifico autonomo. La formazione culturale è arricchita da insegnamenti di scienze umane e psicopedagogiche (Sociologia generale SPS/07 Psicologia generale M-PSI/01 ) al fine di garantire l'acquisizione di competenze comportamentali, relazionali e comunicative necessarie per muoversi in un ambiente di lavoro complesso. Particolare attenzione è rivolta alle scienze della prevenzione nei servizi sanitari (Igiene generale e applicata MED/42 Medicina legale MED/43 Medicina del lavoro MED/44 Radioprotezione) ed anche al primo soccorso (Medicina interna MED/09 Anestesiologia MED/41). Le scienze del management sanitario sono sviluppate in particolare riguardo al diritto pubblico (IUS/09) e del lavoro (IUS/07). Agli studenti è fornito un corso di lingua inglese rivolto anche alla comprensione della letteratura scientifica. Gli insegnamenti sono articolati in moduli e sono svolti con lezioni frontali, esercitazioni in aula o in laboratorio. I risultati di apprendimento sono valutati con eventuali prove in itinere, con valore anche di autovalutazione per lo studente, e con una prova conclusiva orale o scritta, occasione per la verifica del raggiungimento degli obiettivi preposti, unica e contestuale per ogni insegnamento, necessaria per l'acquisizione di crediti formativi. I risultati di apprendimento degli insegnamenti di laboratorio, di inglese e di alcuni tirocini, danno luogo ad una idoneità. Lo studente ha la disponibilità di 6 crediti finalizzati alla preparazione della prova finale del Corso presso strutture deputate alla formazione; tale attività può essere svolta anche in strutture non universitarie, quali quelle ospedaliere, sanitarie o private. Il corso di laurea in Tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro prevede 180 crediti formativi complessivi, articolati su tre anni di corso, di cui almeno 60 da acquisire in attività formative volte alla maturazione di specifiche capacità professionali (tirocinio).
L'orientamento in itinere è rivolto a tutti gli iscritti del CdS che ne facciano richiesta. Consiste in un'attivita di tutorato svolta da tutti i docenti del CdS, durante le ore di ricevimento, ed e rivolta ad assistere gli studenti nella risoluzione di eventuali problematiche ed è finalizzato a suggerire allo studente metodologie di studio idonee a migliorare l'apprendimento, sopratutto degli insegnamenti del primo anno del percorso di studi e a favorire la consapevolezza della scelta fatta. Sono previsti, inoltre, docenti di riferimento incaricati ai quali gli studenti possono rivolgersi in caso di necessità per richiedere un servizio di tutorato personale e per concordare le corrispondenti modalità di svolgimento I tutor a disposizione degli studenti sono: Prof. Marcella Reale Prof. Franco Mezzanotte Prof. Vincenzo Liberati Prof. Luca Di Giampaolo Prof. Rosa Mancinelli Sig. Nicola Losacco
Il Coordinatore delle attività didattiche del CdS, Sig. Nicola Losacco, è punto di riferimento per gli studenti e per i docenti del CdS, predisponendo e concordando, in collaborazione con i docenti di riferimento individuati, modalità di svolgimento e tempi del percorso di sostegno.
Al fine di migliorare la qualità dei Corsi Integrati, il Presidente del CdS e il delegato per la Commissione Paritetica, periodicamente richiedono un feedback agli studenti tramite il loro rappresentante per ogni anno di corso, per verificare eventuali criticità da sanare e affrontare situazioni che possono rendere più difficoltoso il percorso formativo degli studenti.
Il Presidente del CdS, per il prossimo a.a. si propone di avvalersi del supporto di studenti Tutor che hanno partecipato alla selezione indetta dall'Ateneo
Sebbene gli studenti dell'Università di Chieti-Pescara abbiano molteplici opportunità di mobilità internazionale sia per studio che per tirocinio, in ambito europeo e extraeuropeo,per gli studenti in Tecniche della Prevenzione nell'ambiete e nei luoghi di lavoro, si riscontrano alcune difficoltà, soprattutto in merito all'assenza a livello internazionale di uno specifico CdS equivalente al nostro dal punto di vista dell'offerta formativa, con cui operare scambi proficui in un preciso inquadramento professionale. Infatti ad ora, nessun studente del CdS ha usufruito dell'opportunità di studio all'estero.
L'Università di Chieti-Pescara aderisce a network internazionali e sottoscrive accordi di cooperazione con Atenei di Paesi di tutto il mondo; in particolare, nell'ambito del Programma Erasmus+ e accordi quadro con Università di Paesi al di fuori dell'Unione Europea. Il CdS in TPALL è inserito nel programma di mobilità LLP Erasmus. Il CdS informa gli studenti della possibilità di svolgere attività di tirocinio, riconosciute dall'Università, presso imprese, aziende, studi professionali e centri di formazione e ricerca in paesi UE e extra UE, mediante il programma Erasmus+ che prevede borse finanziate con fondi comunitari.
Ad ogni inizio di a.a. viene ricordato che il Centro Lingustico di Ateneo organizza dei corsi di lingua per gli studenti dell'Ateneo, rilasciando un attestato finale, dopo aver superato la verifica.
Attualmente il CdS ha ricevuto una manifestazione di interesse per mobilità incoming da parte IES San Severiano, Cadice, Spagna. Grazie al sostegno del Settore Internazionalizzazione e Erasmus , la delegata Erasmus del CdS, Prof.ssa Rosa Mancinelli sta attivando un accordo Erasmus.
Con il recente decreto riguardante i programmi di mobilità sul territorio nazionale, mediante il quale gli studenti hanno l'opportunità di arricchirsi culturalmente partecipando a corsi di studio ed effettuando tirocini nelle strutture accademiche nazionali, confidiamo di sensibilizzare con successo gli studenti. Il presidente e il delegato Erasmus del CdS, perseguono anche una azione di sensibilizzazione dei docenti, per la mobilità Erasmus dedicata ai docenti
Per maggiori dettagli sui programmi di mobilità all'estero - requisiti, termini e modalità di partecipazioneè attivo l'Ufficio Relazioni Internazionali, Erasmus, convenzioni, Incoming Students.
La Presidenza del CdS stipula ogni anno nuove convenzioni con aziende del territorio, come testimoniato dai verbali dei Consigli del CdS, per consentire agli studenti di svolgere attività di stage. Queste attività hanno la finalità di creare un contatto con il mondo del lavoro. Alcune aziende che hanno accolto e formato studenti per le attività professionalizzanti, hanno successivamente assunto gli stessi. La Presidenza per implementare il contatto degli studenti con il mondo del lavoro e creare sbocchi professionali, è sempre disponibile a convenzioni non solo con aziente e enti del territorio, ma anche fuori regione, favorendo così l'accesso alle attività di tirocinio anche per gli studenti residenti fuori regione. Sta predisponendo un questionario da sottoporre alle aziende al fine di monitorare le loro esigenze e necessità professionali, e preparare al meglio gli studenti. Oltre alle ASL di Pescara e Lanciano-Vasto-Chieti, l'ARTA di Chieti e Pescara,l'Azienda ULSS n. 1 Dolomiti, nel 2024 sono state stipulate e attivate nuove convenzioni con le seguenti aziende private del territorio:
CELLULOSE CONVERTING SOLUTIONS (Città S. Angelo) CIRCET (San Giovanni Teatino, CH) CONFARTIGIANATO (Chieti) CSL SRL (Città S. Angelo, Pe) Fameccanica (San Giovanni Teatino, CH) FATER (Spoltore, Pe) FEDAPI SA (Federazione Artigiani e Piccoli Imprenditori) (Pescara) FORBOTIKA SRL (Pescara) Hydro building System (Atessa, CH) INCACONSULT (San Giovanni Teatino, CH) INTERNATIONAL WORK (Montesilvano, Pe) MEDRA SERVIZI SRLS (S. Giovanni Rotondo, Fg) Marfisi (Treglio, CH) STUDIO TECNICO BISCEGLIA (Foggia) Progetto sicurezza (Treglio, CH) UNIVERSITÀ G.d'Annunzio (Chieti) SICMA (Miglianico, CH) VERINDPLAST (Atessa) WISE SRL (Pescara)
Il tirocinio obbligatorio è una forma di attività didattica tutoriale, e lo studente è tenuto ad operare sotto il controllo diretto di un docente-tutore. Nelle sedi di tirocinio sono individuati tra gli operatori dei servizi i referenti/supervisori che collaborano nella conduzione del tirocinio. Il Tutor s'impegna ad affiancare il tirocinante, fornendogli strumenti concettuali e pratici per un'elaborazione personale dell'esperienza presso la sede operativa, svolge attività di supervisore nei confronti dello studente, si mantiene in contatto con la sede formativa del corso tramite il coordinatore di tirocinio e partecipa alle riunioni programmate.
Alla fine di ogni periodo di tirocinio la Presidenza del CdS somministra un questionario agli studenti per verificare eventuali criticità rilevate, al fine di migliorare le attività di tutoraggio professionalizzante. Ai tutor viene somministrato un questionario per verificare che lo studente abbia acquisito determinate competenze e verificare che il piano di studi fornisca idonee basi teoriche per affrontare le successive attività pratiche.
Da questo a.a. i questionari sono conpilabili in rete questionari Tutor: <a href="https://forms.office.com/e/J7vG4f24cn">https://forms.office.com/e/J7vG4f24cn</a> questionario tirocinante: <a href="https://forms.office.com/e/jJ9d7Dr2Hv">https://forms.office.com/e/jJ9d7Dr2Hv</a> a breve link ed anche un QR code verranno inseriti sul sito del CdS
Dall'esperienza degli anni precedenti, l'analisi dei risultati dei questionari è risultata fondamentale per valutare l'indice di gradimento dell'esperienza di Tirocinio degli studenti, ma anche per rilevare eventuali criticità sia della preparazione che del comportamento degli studenti, consentendo di metter in atto i correttivi più idonei.
La prova finale a cui vengono attribuiti 6 CFU, è costituita da una prova pratica (il non superamento della quale impedisce il completamento della prova finale) nel corso della quale lo studente deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze e abilità teorico-pratiche e tecnico-operative proprie dello specifico profilo professionale e dalla redazione e discussione di un elaborato di una tesi (Cfr DI 19 febbraio 2009, art.7). A determinare il voto di laurea, espresso in centodecimi, contribuiscono i seguenti parametri: a) la media dei voti conseguiti negli esami curriculari, nelle attività didattiche elettive e nel tirocinio, espressa in centodecimi b) i punti attribuiti dalla Commissione di Laurea in sede di discussione della tesi, ottenuti sommando i punteggi attributi individualmente dai commissari c) Il punteggio conseguito nello svolgimento della prova pratica La lode proposta dal presidente della Commissione di Laurea, può venire attribuita con parere unanime della Commissione ai candidati che conseguano un punteggio finale superiore a 110.
La prova finale si svolge, ai sensi dell'art. 7 del D.I. del 19 febbraio 2009, in due sessioni definite: la prima, di norma, nel periodo ottobre/novembre detta Ordinaria; la seconda nel periodo marzo/aprile detta Straordinaria. La prova finale verte su:
a. una prova pratica nel corso della quale lo studente deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze e le abilità teorico-pratiche e tecnico-operative proprie dello specifico profilo professionale;
la prova pratica si articola nella redazione di due elaborati dal taglio tecnico-pratico ed in particolare: una prova in materia di sicurezza sul lavoro ove al candidato viene richiesto di valutare un rischio professionale per un gruppo omogeneo di lavoratori con determinate caratteristiche; una prova di sanità pubblica veterinaria o igiene degli alimenti ove al candidato verrà chiesto di illustrare le corrette modalità di campionamento nel settore alimentare o procedure di indagine nel settore dell'allevamento.
b. la redazione di un elaborato di tesi e sua dissertazione, nella stesura della quale lo studente avrà la supervisione di un docente del Corso di Laurea, denominato Relatore, ed eventuali correlatori anche esterni al Corso di Laurea.
Scopo della tesi è quello di impegnare lo studente in un lavoro di formalizzazione, progettazione e di ricerca, che contribuisca sostanzialmente al completamento della sua formazione professionale e scientifica. Il contenuto della tesi deve essere inerente a tematiche o discipline strettamente correlate al profilo professionale del Tecnico della Prevenzione nell'Ambiente e nei Luoghi di Lavoro. I contenuti delle tesi sono in genere incentrati sui seguenti temi: -Ispezione degli alimenti di origine animale -Modalità di manipolazione, conservazione e gestione degli alimenti -Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro -Igiene e sanità pubblica -Tutela dell'ambiente, mediante monitoraggio delle matrici La valutazione della tesi sarà basata sui seguenti criteri: livello di approfondimento e rilevanza scientifica del lavoro svolto, contributo critico del laureando, accuratezza della metodologia adottata per lo sviluppo della tematica, modalità di esposizione/discussione dell'elaborato.
Il punteggio finale di Laurea, espresso in centodecimi con eventuale lode, è formato:
a. dalla media ponderata dei voti conseguiti negli esami di profitto;
b. dalla somma delle valutazioni ottenute nella prova pratica (da 18/30 a 22/30 = punti 1; da 23/30 a 25/30 = punti 2; da 26/30 a 28/30 = punti 3; da 29/30 a 30/30 = punti 4; lode = punti 5);
c. dal voto attribuito alla discussione dell'elaborato della Tesi (da 0 a 5 punti per la tesi compilativa e da 0 a 7 punti per la tesi sperimentale).
È prevista la possibilità per lo studente di redigere l'elaborato in lingua inglese. La scadenza per la presentazione della domanda di laurea e relativa documentazione, verrà indicata negli avvisi sul sito web del Corso di studi. La Commissione per la prova finale è composta da non meno di 7 e non più di 11 membri, nominati dal Rettore su proposta del Consiglio di Corso di Studi, due dei quali designati dal Collegio professionale, ovvero dalle associazioni professionali di categoria, scelti tra i loro membri iscritti.
Le date delle sedute sono preventivamente comunicate ai Ministeri dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica e della Sanità che possono inviare esperti, come loro rappresentanti, alle singole sessioni. In caso di mancata designazione dei predetti componenti, il Rettore esercita il potere sostitutivo. Il ruolo di Presidente della Commissione viene ricoperto dal Presidente del CdS, che può nominare, in caso di sua assenza, un sostituto scelto tra i docenti di ruolo del CdS. La composizione della commissione non può variare nel corso dei due momenti di valutazione della stessa sessione. In caso di grave impedimento, un membro potrà essere sostituito da uno dei supplenti preventivamente nominati.