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Il Corso di Studi ha l’obiettivo di formare un professionista con una preparazione teorico-pratica della fisiopatologia ostetrico-ginecologica, principi di medicina generale, medico-legale, oncologia, farmacologia e pediatria. L'Ostetrica è il professionista laureato, abilitato e responsabile dell'assistenza ostetrica, ginecologia e neonatale; nell'esercizio delle funzioni di sua competenza riconosce la centralità della donna, della coppia, del neonato, del bambino, della famiglia e della collettività. L'ostetrica/o prende parte alla pianificazione dei percorsi diagnostico terapeutici dell'area ostetrico-ginecologica e neonatale e attua i relativi programmi di prevenzione, assistenza/cura e riabilitazione. Gli sbocchi professionali prevedono attività in strutture ospedaliere pubbliche e private, attività territoriale nei consultori, attività di libero professionista.
Possono essere ammessi al Corso di Laurea in Ostetricia i candidati che siano in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. I pre-requisiti richiesti allo studente che si vuole iscrivere al corso dovrebbero comprendere buona capacità alle relazioni con le persone, flessibilità e abilità ad analizzare e risolvere problemi; L'accesso al Corso di Laurea è a numero programmato in base alla legge 264/99 e prevede un esame di ammissione che consiste in una prova con test a scelta multipla. Per essere ammessi al Corso di Laurea in Ostetricia è richiesto il possesso di un'adeguata preparazione nei campi della biologia e della chimica. Agli studenti ammessi al Corso con un livello inferiore alla votazione minima prefissata saranno assegnati obblighi formativi aggiuntivi nelle discipline di biologia e della chimica con le modalità specificate nel Regolamento di Corso.
Agli studenti ammessi al corso di laurea che abbiano ottenuto un punteggio inferiore al 20% del punteggio massimo nelle discipline di Matematica e Fisica, oltre che Biologia, Chimica nel test di ammissione, saranno assegnati degli Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA). Gli studenti con obblighi formativi aggiuntivi (OFA) saranno debitamente informati dai docenti delle discipline interessate, delle carenze riscontrate nella loro preparazione e all'obbligo di frequenza delle attività formative predisposte al fine di favorire il recupero entro il I anno di corso. Le modalità di assolvimento saranno indicate dal docente che potrà effettuare lezioni di recupero individuali, approfondimenti guidati, esercitazioni ecc., oppure avvalersi del supporto di studenti tutor per il recupero della didattica, istituiti dal settore Orientamento per l'anno 2024.
Gli OFA saranno considerati assolti con il superamento degli esami negli ambiti disciplinari oggetto di OFA. In caso di mancato superamento, ai sensi dell'art. 49 comma 3 punto b del Regolamento Didattico di Ateneo, recita testualmente: Non possono iscriversi agli insegnamenti del secondo anno gli studenti che non assolvono agli obblighi formativi aggiuntivi di cui all'art. 28 del presente Regolamento entro la data stabilita dagli Organi di Ateneo e comunque entro il primo anno di corso. Quindi, l'iscrizione al secondo anno deve essere consentita, fermo restando che non è possibile sostenere esami del secondo anno prima dell'assolvimento degli OFA individualmente attribuiti.
La pianificazione del percorso formativo specifico finalizzato alla “produzione” della figura del laureato in ostetricia viene realizzata dalle strutture didattiche attraverso la congrua selezione degli ambiti disciplinari delle attività formative caratterizzanti, con particolare attenzione per i settori scientifico-disciplinari professionalizzanti. Il laureato in Ostetricia, in funzione del percorso formativo, deve raggiungere le competenze professionali di seguito indicate e specificate. Tale processo si realizza attraverso una formazione teorica e pratica comprensiva di competenze comportamentali, conseguita attraverso percorsi specifici mirati all'acquisizione della completa padronanza e spendibilità operativa di ogni necessaria competenza. Parte integrante e fondamentale supporto di tale percorso formativo è rappresentata dall'attività pratica e di tirocinio, mediante la guida di specifici tutori professionali, ed il coordinamento di un docente provvisto del massimo livello formativo per ciascun profilo e conforme alle eventuali norme comunitarie. L'attività didattica di tirocinio ha lo scopo di far conseguire conoscenze, capacità e comportamenti professionali rivolti alla individuazione, pianificazione, erogazione e valutazione qualificanti la professione dell'Ostetrica/o. Le attività pratiche e di tirocinio, definite dall'Ordinamento Didattico, vanno svolte, sia qualitativamente che quantitativamente, in applicazione delle relative norme dell'Unione Europea, in particolare lo standard formativo deve rispettare la Direttiva dell'Unione Europea 80/154/CEE. Obiettivi formativi generali 1. analizzare i problemi di salute della donna nel suo ciclo biologico-sessuale e le risposte dei servizi sanitari e socio-assistenziali ai principali bisogni della donna, neonato, coppia e collettività; 2. apprendere le conoscenze necessarie per la comprensione dei fenomeni biologici, dei principali meccanismi di funzionamento degli organi ed apparati, e nello specifico della fisiologia della riproduzione umana e dello sviluppo embrionale; 3. comprendere i fondamenti della fisiopatologia applicati alle diverse situazioni cliniche, per patologie in gravidanza e per la gravidanza, anche in relazione a parametri diagnostici. 4. identificare i bisogni di assistenza ostetrico-ginecologica della donna/coppia e della collettività e formulare obiettivi specifici secondo il principio della priorità. 5. apprendere le conoscenze necessarie per individuare situazioni potenzialmente patologiche attraverso l'ausilio dei mezzi a disposizione e di cui risulta competente, e praticare, ove necessario, le relative misure di particolare emergenza. 6. raggiungere una padronanza di metodi e contenuti propri della professione di ostetrica/o attraverso attività formativa teorica, pratica e di tirocinio clinico, sotto la guida di Tutori opportunamente assegnati presso strutture accreditate del SSN ed attraverso internati elettivi in reparti clinici italiani o esteri secondo lo standard europeo (Direttiva 80/154/CEE). 7. raggiungere un livello di conoscenza e competenza nell'uso parlato di almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza dell'ostetrica/o o per lo scambio di informazioni generali. Obiettivi formativi specifici 1. identificare bisogni fisici, psicologici e sociali e diagnosticare le necessità di aiuto della donna, coppia e collettività, nei vari ambiti socio-sanitari, integrando le conoscenze teoriche con quelle pratiche per rispondere ad esse con competenza tecnico-scientifica; 2. identificare i bisogni di assistenza ostetrico-ginecologica che richiedono competenze preventive, curative, riabilitative e palliative in specifici settori della ginecologia e dell'ostetricia ultraspecialistici quali la patologia mammaria, le alterazioni della statica pelvica, la sterilità, l'infertilità, le malattie metaboliche e le malattie infettive etc…; 3. fornire una buona informazione e dare consigli per quanto concerne i problemi della pianificazione familiare secondo il principio della maternità e paternità responsabili; 4. fornire alla donna/coppia una buona informazione e dare consigli per quanto concerne il percorso nascita (aver partecipato attivamente alla preparazione di almeno 25 donne/coppie nel percorso nascita secondo metodologie scientificamente validate); 5. realizzare interventi di educazione alla salute riproduttiva alla donna/coppia ed alla collettività, con specifico riferimento alle malattie sessualmente trasmesse (MST); 6. realizzare interventi di educazione alla prevenzione delle patologie neoplastiche dell'apparato genitale femminile e delle ghiandole annesse, attraverso processi informativi e metodologia di cui risulta competente (es.: autopalpazione seno, Pap-test, etc.); 7. identificare i bisogni socio-sanitari della donna gravida fornendo ogni supporto informativo-educativo che miri a rimuovere situazioni conflittuali in presenza di tossicodipendenza, stato di povertà, disabilità, etc ; 8. valutare le manifestazioni cliniche connesse al ciclo biologico-sessuale della donna; 9. valutare le manifestazioni cliniche connesse, specificamente alla gravidanza (visite a gestanti con almeno 100 esami prenatali); 10. pianificare fornire e valutare l'assistenza ginecologica e ostetrico-neonatale rivolta a persone sane e malate all'interno di un sistema complesso ed integrato socio-assistenziale, promuovendo stili di vita positivi per la salute e adottando sistemi di assistenza orientati all'autogestione e all'autocura; 11. monitorare il benessere materno-fetale in corso di gravidanza fisiologica, in corso di parto spontaneo e(in collaborazione con lo specialista) in situazioni patologiche (sorveglianza e cura di almeno 40 partorienti); 12. praticare il parto normale quando si tratta di presentazione di vertex (aver svolto parte attiva in almeno 40 parti o in almeno 30 a condizione che si partecipi ad altri 20 parti) compresa se necessario, l'episiotomia; 13. praticare in caso di urgenza, il parto nella presentazione podalica (aver partecipato attivamente ad almeno 2 parti podalici, o in assenza di casi, aver svolto opportune esercitazioni in forma simulata); 14. praticare il parto normale quando si tratti di presentazione di vertex compresa se necessario, l'episiotomia, (aver partecipato, attivamente, ad almeno 5 parti con pratica di episiotomia e di sutura, o in assenza di casi, aver svolto opportune esercitazioni in forma simulata); 15. prevenire, individuare, monitorare e gestire situazioni potenzialmente patologiche che richiedono intervento medico e praticare, ove necessario, le relative misure di particolare emergenza attraverso l'ausilio dei mezzi a disposizione e di cui risulta competente (aver partecipato attivamente alla sorveglianza di almeno 40 gestanti, partorienti o puerpere in gravidanze patologiche o parti difficili); 16. valutare le manifestazioni cliniche connesse alle patologie ginecologiche, ostetrico, neonatali, alle reazioni allo stadio di malattia, agli interventi realizzati in regime di ricovero, di day-Hospital e di day-surgery, nonché di assistenza domiciliare (aver partecipato attivamente durante il tirocinio, all'assistenza e cura, in ambito ginecologico-ostetrico, nonché a neonati e lattanti, anche avviando i casi patologici in reparti di medicina, chirurgia, TIN); 17. valutare le manifestazioni cliniche connesse al puerperio fisiologico immediato, intermedio e tardivo in regime di ricovero, nonché di assistenza domiciliare compresa la valutazione di neonati senza rilevanti patologie (aver partecipato attivamente all'esame di almeno 100 puerpere e neonati senza rilevanti patologie); 18. valutare le manifestazioni cliniche connesse al puerperio fisiologico e patologico immediato, intermedio e tardivo in regime di ricovero, compresa la valutazione delle manifestazioni cliniche di neonati pre e post termine di peso inferiore alla norma o con patologie varie (aver partecipato, durante il tirocinio, all'assistenza e cura di puerpere e neonati, compresi quelli pre e post-termine, di peso inferiore alla norma o con patologie varie); 19. realizzare interventi assistenziali pianificati secondo l'adozione di Linee Guida verificate e verificabili sulla base di evidenze scientifiche (Ebm/Ebc); 20. esaminare il neonato ed averne cura, prendere ogni iniziativa che s'imponga in caso di necessità e, eventualmente, praticare la rianimazione immediata (aver partecipato durante il tirocinio in strutture di III livello alla sorveglianza e cura di almeno 25 neonati ricoverati in Terapia Intensiva Neonatale –TIN); 21. garantire la corretta applicazione delle prestazioni diagnostico-terapeutiche, nel rispetto dei principi scientifici adattandole alla persona assistita, in relazione ai diversi problemi prioritari di salute riproduttiva e non, della donna e della coppia; 22. contribuire ad individuare, definire e organizzare l'assistenza ginecologica ed ostetrica in regime ordinario e in regime di emergenza ed urgenza secondo il criterio di priorità garantendo continuità assistenziale, attraverso l'ottimizzazione delle risorse umane e materiali; 23. definire, realizzare, valutare progetti di ricerca per obiettivo alfine di applicarne i risultati nel processo assistenziale ginecologico-ostetrico-neonatale e migliorarne le qualità in termini di efficienza ed efficacia delle cure; 24. realizzare interventi di valutazione delle prestazioni preventive, curative, palliative e riabilitative ginecologiche e neonatali secondo specifici indicatori di processo e di esito; 25. dimostrare capacità professionale e decisionale nel progettare e realizzare interventi di educazione sanitaria e sessuale alla donna, coppia e collettività; 26. dimostrare capacità di progettare, realizzare e valutare interventi formativi del personale di supporto, nonché di concorrere direttamente alla formazione e all'aggiornamento relativo al proprio profilo professionale, anche in riferimento al tirocinio clinico guidato degli studenti dei corsi universitari in ambito specifico; 27. dimostrare di possedere conoscenze, competenze ed abilità nella pratica di procedure chirurgiche innovative e tradizionali realizzate in collaborazione con medici specialisti ed altro personale sanitario (aver collaborato attivamente ad almeno 30 parti cesarei, 30 interventi di ginecologia tradizionale e 20 di chirurgia mini invasiva-laparoscopia ed isteroscopia); 28. dimostrare di conoscere principi e norme di ordine etico-deontologico e medico-legale e di saperne realizzare e valutare l'applicazione in ambito ginecologico-ostetrico-neonatale; 29. dimostrare di riconoscere e rispettare il ruolo e le competenze proprie e degli altri operatori del nucleo assistenziale, ai sensi della normativa vigente in materia di responsabilità e campi di azione propri dell'ostetrica/o, in autonomia e in collaborazione con altri operatori sanitari; 30. dimostrare di conoscere e di saper proporre le diverse tecnologie appropriate alla nascita nel rispetto delle diverse etnie e secondo il principio della personalizzazione e dell'appropriatezza delle cure; 31. dimostrare di conoscere e saper utilizzare almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali.
Il Corso si propone inoltre di fornire allo studente gli strumenti più idonei per la maturazione lo sviluppo della capacità di autovalutazione e di autoformazione per il completamento e l'accrescimento della propria professionalità. L'intero Progetto Formativo si propone l'obiettivo di articolare il Curriculum secondo modalità di insegnamento/apprendimento che consentano il più possibile la maturazione di una visione di insieme e capacità di sintesi critica secondo i più moderni principi dell'approccio olistico all'assistenza alla persona, anche e soprattutto attraverso il tentativo di conciliare in una armonica sintesi tra gli insegnamenti teorico-scientifici e quelli tecno pratici. L'intento è di formare una ostetrica professionista che si caratterizzi per la sua capacità di operare tenendo conto: - della centralità della persona assistita; - della capacità di effettuare interventi pertinenti rispetto ai bisogni; - della apertura al cambiamento; - della capacità di aggiornamento; - della evidenza scientifica delle scelte clinico/assistenziali effettuate, - dello spirito di ricerca.
Per l'orientamento ed il tutorato durante la frequenza del Corso di Laurea i referenti sono:
Prof.ssa Maria Cristina Curia Prof. Michele De Tursi Ostetriche A. Di Matteo C. Di Matteo M.DI Giovanni
Ogni anno, il primo giorno di lezione del I semestre del I anno di corso, la Presidente Maria Cristina Curia e il Direttore della Didattica Professionalizzante Antonella Di Matteo svolgono attività di orientamento per gli studenti del I anno introducendo loro il Corso di Studi in tutti i suoi aspetti, dalle lezioni frontali al tirocinio ospedaliero, e dando loro indicazioni sul piano di studi e sulle propedeuticità al fine di pianificare al meglio il conseguimento del titolo di ostetrica
Le difficoltà riguardanti l'equipollenza della laurea triennale in Ostetricia in ambito internazionale a causa della eterogeneità dei corsi di laurea nei diversi paesi, non hanno permesso negli anni la mobilità internazionale degli studenti del Cds in Ostetricia. Nel febbraio 2020 il Presidente e Vice presidente del Cds hanno incontrato il personale dell' International Partnership and Cooperation Office dell' Università d'Annunzio e fatto una ricognizione di sedi estere con percorsi di studio simili a quello dell' Università d'Annunzio. L'individuazione di almeno 3 sedi è stata poi sospesa a causa dell'emergenza sanitaria Covid 19 e verrà ripresa all'inizio dell'a.a.2020/21.
Il CdS prevede la possibilità di effettuare tirocini all'esterno, in particolare gli studenti del II anno effettuano regolarmente tirocini presso i consultori pubblici dell'area di Chieti. Tale esperienza si è rivelata negli anni molto utile per gli studenti, nell'ottica di uno sbocco occupazionale sul territorio.
Ai sensi dell'art. 7 del Decreto Interministeriale 19 febbraio 2009, la prova finale,avente valore di esame di Stato abilitante ex art. 6, comma 3, del decreto legislativo n. 502/1992 si compone di: a) prova pratica nel corso della quale lo studente deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze e le abilità teorico-pratiche e tecnico-operative proprie dello specifico profilo professionale. b) redazione di un elaborato di una tesi e sua dissertazione. La prova è organizzata, con decreto del Ministero dell'Istruzione, dell'università e della Ricerca di concerto con il Ministro del Lavoro, della salute e delle Politiche Sociali, in due sessioni definite a livello nazionale.
Lo studente ha a disposizione 7 CFU finalizzati alla preparazione della prova finale e tesi di laurea. Le sessioni di esame sono stabilite nei periodi di OTTOBRE/NOVEMBRE E MARZO/APRILE, secondo un calendario determinato all'inizio dell'anno accademico. L'articolazione della prova finale e tesi di laurea prevede:
1. una prova pratica (a valenza applicativa) consistente in una simulazione pratica strutturata, relativa alla prevenzione e/o alla presa in cura e assistenza di un caso clinico, per la verifica dimostrativa delle conoscenze, capacità, abilità e competenze operative proprie del profilo professionale oppure risoluzione di un caso clinico on-line in caso di emergenza sanitaria, come nel caso della pandemia da Covid-19 nel 2021.
2. la redazione e discussione di un elaborato di natura teorico-applicativa (compilativa) o del tutto esperienziale. Lo studente, per poter discutere la tesi di laurea deve aver superato la prova pratica fissata nella stessa sessione. Lo studente, preso contatto con il Docente Relatore per svolgere l'internato di laurea, presenta alla Commissione Curriculum, presieduta dal Presidente, preposta all'approvazione, il titolo e l'argomento della tesi e il nome del Docente Relatore.
La richiesta approvata viene consegnata alla segreteria studenti entro 12 mesi per la tesi sperimentale e 6 mesi per la tesi compilativa. La valutazione idoneativa dei crediti maturati è certificata dal Presidente del Corso di Studio e dal Docente Relatore. Può essere prevista la figura di un Docente correlatore.
La Commissione per l'esame di Laurea è composta da non meno di 7 e non più di 11 membri, nominati dal Rettore su proposta del Consiglio di Corso di Studi (CCS) e comprende almeno due membri designati dal Collegio Professionale.
Per essere ammesso a sostenere l'esame di Laurea, lo studente deve: a. aver superato tutti gli esami previsti dal piano degli studi; b. aver maturato, complessivamente, 180 CFU articolati nei tre anni di corso di studio; c. aver svolto e superato gli esami annuali di tirocinio clinico; d. aver consegnato alla segreteria studenti la domanda di laurea indirizzata al Magnifico Rettore entro il 31 agosto per la sessione autunnale ed entro il 15 dicembre per la sessione straordinaria; e. aver consegnato una copia della tesi su supporto informatico. A determinare il voto finale di Laurea, espresso in centodecimi, contribuiscono, sommati, i seguenti parametri: a. la media in centodecimi dei voti degli esami curriculari; b. i punti attribuiti dalla Commissione alla prova pratica:
da 18/30 a 20/30 = punti 1 da 21/30 a 23/30 = punti 2 da 24/30 a 26/30 = punti 3 da 27/30 a 29/30 = punti 4 30 e 30/30 e lode = punti 5
c. un punto per la partecipazione al Progetto Erasmus, con permanenza di almeno due mesi; d. 0,1 punto per lode negli esami di profitto; e. un punto per gli studenti in corso;
f. la lode può essere attribuita con parere unanime della Commissione ai candidati che abbiano conseguito un punteggio finale superiore o uguale a 111;
La Commissione, nella valutazione del metodo, della esposizione e della discussione, ha a disposizione un punteggio massimo di 4 punti.
Il titolo di studio è conferito previo superamento di una prova finale. Le modalità e le garanzie di svolgimento sono disciplinate dal Regolamento Didattico di Ateneo.