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Il programma di studi mira a fornire una conoscenza ampia della filosofia occidentale, delle opere significative dei vari periodi della tradizione filosofica, oltre lo sviluppo di competenze linguistiche ed informatiche. Il programma di studi in Scienze dell'Educazione L-19 si concentra su conoscenze e competenze educative, pedagogiche e sociali per rispondere alle esigenze educative nei contesti territoriali.
Il corso interclasse prevede un percorso comune nei primi due anni, seguito da una scelta tra filosofia e scienze dell’educazione o un’integrazione per ottenere due lauree. Dopo la laurea, sarà possibile proseguire con una laurea magistrale in Filosofia o in Scienze Pedagogiche, o entrambe.
Per l'accesso al corso di laurea - indirizzo in Scienze dell'educazione - gli studenti devono essere in possesso di un'adeguata cultura generale e delle conoscenze di base previste dal percorso scolastico di qualsiasi scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. Il corso di laurea comprende specifiche attività formative per l'acquisizione delle conoscenze di base relative alle scienze dell'educazione e della formazione, rivolte, in modo particolare, a quegli studenti che nella scuola secondaria superiore non ne abbiano svolte. La verifica delle conoscenze richieste per l'accesso avverrà attraverso un test a risposta multipla (e/o altro tipo di prova) per gli iscritti al percorso in Scienze dell'educazione, non selettivo, su contenuti di cultura generale, su contenuti disciplinari di base previsti dai percorsi scolastici di qualsiasi scuola secondaria superiore e su conoscenze di base delle discipline caratterizzanti il corso di laurea. Eventuali verifiche negative non pregiudicano la possibilità d'iscrizione al corso. Per il recupero di eventuali debiti formativi sono previste specifiche attività aggiuntive nelle discipline caratterizzanti il corso di laurea, da seguire nel primo anno di corso a sostegno delle attività formative ordinarie.
Per l'accesso al corso di laurea - indirizzo in Filosofia - gli studenti devono essere in possesso di una adeguata cultura generale e delle conoscenze di base previste dal percorso formativo di qualsiasi Scuola secondaria superiore e certificate dal corrispettivo titolo di studio conseguito in Italia, o da altro titolo di studio conseguito all'estero e riconosciuto come equipollente. All'inizio del corso di studio saranno verificati, in particolare, mediante un colloquio e/o una prova scritta, l'eventuale possesso e l'entità, nell'ambito della cultura generale richiesta per l'accesso, delle nozioni e delle competenze filosofiche più elementari. L'eventuale esito negativo della verifica non pregiudica l'iscrizione al corso. All'accertamento dell'assenza totale o dell'insufficienza di una pur minimale cultura filosofica di base farà seguito l'offerta di specifiche attività didattiche aggiuntive vertenti sulle discipline caratterizzanti il corso di laurea, che lo studente dovrà seguire a sostegno delle attività formative ordinarie.
A) Conoscenze richieste per l'accesso (DM n. 270 del 2004, art. 6, comma 1)
Per l'accesso al corso di laurea gli studenti devono essere in possesso un'adeguata cultura generale e delle conoscenze di base previste dal percorso scolastico di qualsiasi scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. Il corso di laurea comprende specifiche attività formative per l'acquisizione delle conoscenze di base relative alla filosofia, alle scienze dell'educazione e della formazione, rivolte, in modo particolare, a quegli studenti che nella scuola secondaria superiore non ne abbiano svolte.
B) Verifica dei requisiti in ingresso (DM n. 270 del 2004, art. 6, comma 1)
a) Premessa Il Ministero dell'Università e della Ricerca (art. 6 del D.M. 270/2004, aggiornato con decreto 6 giugno 2023, n. 96) richiede a tutti gli Atenei di verificare la preparazione iniziale dei nuovi iscritti, al fine di consentire alle matricole di valutare la propria preparazione personale rispetto alle conoscenze di base richieste dallo studio universitario, e di individuare, con l'ausilio di docenti tutor, percorsi individuali volti a colmare eventuali lacune di partenza, favorendo in tal guisa il buon inserimento dello studente nel corso di studi prescelto. La disposizione ministeriale dispone altresì che gli eventuali debiti formativi conseguenti all'accertamento dell'insufficienza delle conoscenze di partenza dovranno essere soddisfatti nel primo anno di corso. Il Dipartimento di Scienze Filosofiche, Pedagogiche ed Economico-Quantitative dà esecuzione al suddetto regolamento ministeriale somministrando un test con le caratteristiche di seguito precisate.
b) A chi è rivolto il test Il test è obbligatorio per gli studenti immatricolati al corso di laurea (triennale) che hanno conseguito il diploma di maturità con una votazione inferiore a 75/100. Sono esentati dal sostenere il test gli studenti immatricolati che hanno conseguito il diploma di maturità con un voto pari o superiore a 75/100. Sono esonerati dal test tutti gli studenti trasferiti da altre Università di area, gli studenti che si iscrivono ad una seconda laurea.
c) Modalità di iscrizione, sede e date in cui avranno luogo le prova Le prove ufficiali si svolgeranno presso il campus di Chieti. Il calendario delle sessioni verrà pubblicato nella pagina ‘avvisi' sul sito del Dipartimento. Il test si svolge nel mese di novembre di ogni anno accademico ed è ripetuto nel mese di aprile dello stesso anno accademico. Gli studenti devono iscriversi tramite prenotazione online fino a 3 giorni prima della data d'esame.
d) Materie oggetto di accertamento durata e modalità di svolgimento Di ciascuno studente saranno registrati i dati identificativi. Dalla conclusione delle operazioni di riconoscimento lo studente avrà a disposizione 30 minuti di tempo per rispondere a 30 domande a risposta multipla (tre) di cultura filosofica, pedagogica e storica.
e) Valutazione e registrazione dei risultati Per il superamento del test sarà necessario rispondere esattamente a 16 domande su 30. Il risultato della prova sarà verbalizzato indicando i dati dello studente e la valutazione ‘SUPERATO' o ‘NON SUPERATO'. L'esito negativo della prova comporta l'attribuzione di un Obbligo Formativo Aggiuntivo (OFA). In caso di esito negativo (NON SUPERATO) allo studente verrà assegnato un debito formativo, che (fatto salvo quanto stabilito alla successiva lettera ‘f') dovrà colmare entro il 31 ottobre del primo anno di corso, definendo un percorso di recupero con le discipline interessate. Al termine di tale percorso dovrà sostenere una prova avente ad oggetto l'area o le aree risultate insufficienti nel test.
f) Disposizioni ulteriori La verifica dell'assolvimento dell'OFA avviene anche con il superamento di un minimo di 18 CFU, relativi a insegnamenti previsti nel primo anno del piano di studio, nell'ambito delle materie di base, caratterizzanti e affini di area pedagogica e filosofica, entro la sessione straordinaria degli esami del primo anno accademico (febbraio a.a. successivo alla immatricolazione). In caso di mancato assolvimento dell'OFA entro il termine stabilito gli studenti restano comunque tenuti a recuperare il debito formativo mediante il superamento di un minimo di 18 cfu, di insegnamenti di area filosofica e pedagogica del primo anno di corso. Il mancato assolvimento dell'OFA o il mancato superamento del test comportano l'impossibilità di sostenere esami relativi a insegnamenti posti in offerta dal secondo anno di corso in avanti.
Il corso di Laurea in Filosofia e Scienze dell'educazione è articolato in due profili corrispondenti alle classi di riferimento e al tempo stesso integrati: - Filosofia - Scienze dell'educazione
I laureati nell'indirizzo Scienze dell'educazione acquisiranno conoscenze teoriche di base e competenze operative nelle scienze pedagogiche e metodologico-didattiche, integrate da ambiti differenziati di conoscenze e competenze nelle discipline filosofiche, sociologiche e psicologiche, anche legate all'ambito della gestione e sviluppo del capitale umano. Acquisiranno, inoltre, conoscenze e competenze sulle tematiche formative in generale, nelle loro diverse dimensioni, comprese quelle legate alle discriminazioni, all'integrazione e alla multiculturalità, anche attraverso attività formative finalizzate all'analisi della realtà sociale, culturale e territoriale, tali da consentire l'elaborazione, la realizzazione, la gestione e la valutazione di progetti educativi adeguati all'attuale complessità sociale e professionale. Il percorso consente, quindi, di acquisire abilità e competenze pedagogico-progettuali, metodologico-didattiche, comunicativo-relazionali, organizzativo-istituzionali al fine di intervenire nei processi di formazione anche mediante moderne tecnologie educative. Il percorso è, infine, integrato da attività didattiche finalizzate alla conoscenza di almeno una lingua straniera oltre l'italiano e di adeguate competenze di informatica e di strumenti per la comunicazione e la gestione dell'informazione. Infatti, la complessità degli odierni scenari sociali, culturali e produttivi e la continua trasformazione dei processi di costruzione e di diffusione della conoscenza evidenziano la necessità di rinnovate figure professionali dotate di saperi e competenze spendibili nel campo dell'educazione e della formazione. Il percorso vuole formare un operatore dotato di abilità relazionali e culturali. Competenze fondanti la professionalità educativa di questa figura sono la capacità di ideazione, progettazione, programmazione, implementazione, attuazione e verifica di attività finalizzate allo sviluppo e alla formazione nei campi del gioco, della motricità, del linguaggio, della crescita e del benessere psico-fisico. Tale professionalità mira alla valorizzazione delle potenzialità cognitive, creative, espressive e relazionali di ogni individuo. Il percorso è finalizzato, pertanto, all'acquisizione delle conoscenze relative allo sviluppo infantile e degli strumenti linguistico-espressivi, comunicativi e logici indispensabili per la valorizzazione della pluralità delle esperienze di apprendimento. L'acquisizione di specifiche conoscenze e competenze nelle scienze pedagogiche, psicologiche e sociologiche consentirà ai nostri laureati di intervenire, inoltre, nel campo della prevenzione del disagio educativo e delle diverse forme di marginalità e devianza educativo-familiare attraverso il lavoro di rete e attraverso forme di collaborazione interistituzionale. Determinante, quindi, è l'acquisizione di capacità di interagire con l'utenza e collaborare con le istituzioni scolastiche e le agenzie (strutture pubbliche e private, organizzazioni no profit, associazioni di volontariato ecc.) presenti sul territorio, che si occupano dell'infanzia, della preadolescenza, della adolescenza, degli anziani, al fine di contrastare, in un'ottica formativa, gli effetti dei deficit educativi e della marginalità con idonee strategie di risposta. Le attività di tirocinio, previste nel percorso formativo, si svolgeranno presso istituzioni scolastiche e professionali. Il percorso, inoltre, mira a creare conoscenze e competenze al fine di ottimizzare la valorizzazione delle risorse umane, in particolare quelle culturali. Il capitale umano, oggi, è di fondamentale importanza per il successo di ogni realtà organizzata, di qualunque dimensione e natura. Qualunque innovazione, tecnologia, organizzazione ha come elemento fondativo e caratterizzante l'incidenza del fattore umano e culturale: va, quindi, incrementata la genialità creativa dell'uomo. La sfida di ogni organizzazione si gioca, ora soprattutto, sulle competenze 'degli uomini', i quali con le proprie qualità, la propria fantasia e la propria creatività, unite ad adeguate capacità e conoscenze, possono aiutare,prevedere e gestire la complessità del futuro. Il corso è finalizzato, quindi, anche alla formazione di un professionista capace di operare sia nel settore della formazione professionale che in quello della gestione aziendale del capitale umano e intellettuale.
Il profilo in Filosofia ha come obiettivo quello di fornire allo studente un'approfondita formazione filosofica generale caratterizzata da una padronanza del percorso storico del pensiero filosofico occidentale dall'antichità ai giorni nostri, e dalla conoscenza complessiva delle principali tematiche, degli autori e delle correnti fondamentali che caratterizzano i diversi periodi della tradizione filosofica. In questo senso, il percorso formativo previsto nel corso di studio si prefigge di introdurre lo studente all'analisi, alla comprensione concettuale e alla contestualizzazione storica di alcune delle opere più rilevanti all'interno dei singoli periodi della tradizione filosofica. Obiettivo formativo specifico del corso di studio è inoltre il raggiungimento di una conoscenza generale delle tematiche e delle problematiche fondamentali che caratterizzano i diversi settori dell'indagine filosofica (teoretico, epistemologico, linguistico, estetico, etico, religioso), e l'acquisizione, in questi ambiti di ricerca, di una solida capacità critico-argomentativa. Il laureato deve inoltre raggiungere conoscenze ed abilità nella pratica testuale, nell'approfondimento concettuale e terminologico, nella padronanza del metodo storico e dell'argomentazione analitica, nonché nel possesso degli strumenti necessari alla ricerca (almeno una lingua dell'unione europea, oltre l'italiano, indagine bibliografica, informatica, etc.). Il percorso formativo intende fornire allo studente una solida e ben articolata formazione filosofica di base, sia in chiave storica, sia in chiave tematico-problematica. È stato introdotto inoltre, come supporto integrativo, un equilibrato ventaglio di insegnamenti di carattere storiografico, letterario e socio-psico-pedagogico, mirante a fornire un'adeguata contestualizzazione umanistica generale delle problematiche filosofiche trattate nell'ambito del Corso di studio. Il percorso formativo, inoltre, intende fornire allo studente alcuni prerequisiti fondamentali necessari a un eventuale, futuro inserimento nel circuito dell'insegnamento secondario-superiore. A questo scopo, sul solido tronco degli insegnamenti di carattere filosofico, è stata innestata una quota creditizia significativamente maggiorata di insegnamenti di carattere storiografico generale e di insegnamenti di carattere socio-psico-pedagogico. Nell'ambito delle attività formative integrative di ambedue gli indirizzi, inoltre, sono stati inseriti insegnamenti di carattere economico, politico, e medico-antropologico, allo scopo di prospettare allo studente scenari culturali nuovi, nei quali potrebbe inserirsi produttivamente la riflessione filosofica della nostra epoca. A questi nuovi scenari si pensa di collegare poi la progettazione formativa di alcuni percorsi della laurea magistrale.
Gli studenti di entrambi gli indirizzi dovranno svolgere attività di tirocinio presso istituzioni scolastiche, extrascolastiche, professionali e presso il mondo dell'impresa.
L'orientamento e il tutorato in itinere sono assicurati dalla costante presenza in sede dei docenti del Corso di Studio in Filosofia e Scienze dell'Educazione. Tutti i docenti forniscono indicazioni dettagliate sui propri orari di ricevimento e sui propri contatti, nonché sui materiali didattici, al fine di consentire agli studenti, anche con esigenze specifiche, di operare le scelte formative più opportune e di proseguire il proprio percorso nel modo più efficace. Tutte le informazioni, inoltre, sono pubblicate e continuamente aggiornate sul sito internet del Dipartimento.
Tale attività, orientata anche alle future scelte professionali e supportata anche dalla presenza di studenti tutor, viene espletata in relazione alle diverse situazioni e problematiche individuali in termini di sostegno didattico finalizzato al conseguimento del successo formativo.
Anche per l'orientamento in itinere è stata implementata la modalità di ascolto e orientamento a distanza da parte dei singoli docenti e mediante sportello online.
La Presidente del Corso di Laurea ha previsto due ore settimanali di orientamento per gli studenti del Corso di Studio (mercoledì dalle ore 12 alle ore 14) nel proprio studio in cui fornisce informazioni, orienta per le attività anche di tirocinio diretto, presenta gli sviluppi anche legislativi sulle figure professionali degli educatori e dei pedagogisti.
I docenti tutor del corso interclasse sono: Enrico PEROLI Pierluigi LIZZA Paola GIANSANTE Marco FORLIVESI Renzo D'AGNILLO Elsa Maria BRUNI Adriano ARDOVINO Virgilio CESARONE Stefania MADDALENA Federica DE FELICE Sofia MONTECCHIANI Marianna LIPAROTI Tiziana VISTARINI Stefania ACHELLA
Allo scopo di migliorare il livello di internazionalizzazione del percorso formativo, il CdS incoraggia studenti e laureandi a svolgere periodi di studio all'estero, offrendo un ampio numero di convenzioni con sedi universitarie europee.
Le opportunità di studio all'estero sono rese note agli studenti attraverso apposito bando di selezione (cfr. il link in basso). Agli studenti selezionati potranno essere concessi sostegni in forma di borse di mobilità. Tra gli obiettivi più importanti del soggiorno, che può risultare finalizzato anche alla sola redazione della tesi di laurea, c'è ovviamente la frequenza e il superamento di attività formative i cui contenuti siano coerenti con gli obiettivi formativi del CdS.
Il CdS intrattiene un proficuo rapporto di collaborazione con numerose istituzioni universitarie straniere nell'ambito del programma Erasmus+, con alcune delle quali sono attivi incontri bilaterali, seminari e workshop. I paesi coinvolti sono: Belgio, Bulgaria, Croazia, Francia, Germania, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Spagna, Svizzera (cfr. l'elenco dettagliato disponibile in calce e in allegato). Negli ultimi due anni abbiamo inoltre cercato di integrare gli accordi esistenti affinché potessero coprire tanto le esigenze dei pedagogisti quanto quelle dei filosofi. Gli incontri di promozione e orientamento sugli scambi Erasmus sono rendicontati nei verbali del CdS per il relativo anno accademico. Si rinvia altresì alle pagine e agli archivi del sito web di Dipartimento.
Referente Erasmus e Internazionalizzazione del Dipartimento di Scienze filosofiche, pedagogiche ed economico-quantitative per l'area filosofica e pedagogica: prof. Marco Forlivesi, prof.ssa Stefania Achella
Nota. Negli ultimi anni si è registrata una diminuzione della partecipazione degli/lle studenti/esse alle possibilità di partecipare alle borse Erasmus+, in particolare dopo la pandemia, sia per ragioni economiche sia per preoccupazioni più generali e di natura psicologica. Tuttavia le proiezioni della domande pervenute nell'ultimo triennio, dal 2021 al 2024, riflettono un trend in aumento, seppur lieve, passando da 12 domande del 21 a 22 nel 2022 per arrivare a 26 domande nel 2023. L'aumento ricopre sia l'area filosofica che quella economica. Bisognerà tuttavia prestare attenzione affinché - come avviene purtroppo anche per gli altri dipartimento - non ci sia poi un alto tasso di rinunce. Per evitare questo fenomeno si prevede l'organizzazione di una serie di incontri con i candidati e le candidate intenzionate a partire per un soggiorno all'estero.
Sul piano dell'internazionalizzazione il Dipartimento ha aderito alle due altre iniziative proposte dall'Ateneo: la breve mobilità dei docenti e l'invito di visiting professor.
Anche nel caso della breve mobilità, bloccata nel periodo immediatamente successivo alla pandemia, si è assistito a un incremento costante (per il 2023-24 sull'iniziale disponibilità di n. 2 posti concessi al Dipartimento sono state presentate 6 proposte di mobilità, di cui 4 accolte e due dichiarate idonee). La sezione di Chieti del DiSFiPEQ ha ospitato inoltre negli ultimi anni diversi visiting professor provenienti da diverse università straniere (Germania, Francia, Austria etc.). L'esperienza con i visiting è stata particolarmente positiva perché ha consentito ai nostri studenti e alle nostre studentesse di confrontarsi con diverse tipologie di insegnamento e di ricerca che hanno contribuito ad ampliare la loro formazione. Inoltre il continuo scambio che il dipartimento intrattiene con Università estere, si è concretizzato sia nell'organizzazione di eventi scientifici, che hanno visto la partecipazione di diversi professori stranieri, sia nella produzione di articoli scientifici in collaborazione con ricercatori/trici e professori/esse di altri paesi.
Tutti gli studenti e le studentesse del CdS sono tenuti a svolgere tirocini curricolari professionalizzanti presso servizi e contesti lavorativi legati all'ambito filosofico e pedagogico, per i quali l'Ateneo mette a disposizione una banca dati costantemente aggiornata e schede di contrattualistica e normativa sul mercato del lavoro. Vengono inoltre forniti alcuni strumenti operativi per l'approfondimento della propria competenza in termini di autopromozione finalizzata all'occupazione, anche attraverso verifiche on-line sulla formazione posseduta. Gli studenti e le studentesse potranno svolgere il tirocinio curricolare presso una delle strutture convenzionate con il proprio Corso di Studi (consultabili sul sito di Dipartimento), oppure, nel caso in cui si desideri effettuare il tirocinio in una struttura non ancora convenzionata, richiedere la procedura di convenzione attraverso la modulistica presente sulla pagina del Dipartimento. Di concerto con la struttura identificata si concorderà quindi un progetto formativo, da formalizzare tramite apposito modulo reperibile sulla pagina del Dipartimento. Il progetto e l'eventuale convenzione vanno consegnati di persona presso la didattica (previa richiesta di appuntamento allo 08713555881) o tramite la propria e-mail istituzionale (@studenti.unich.it) al dott. Antonio Appignani, all'indirizzo [email protected]. Tale progetto dovrà essere approvato dalla commissione e firmato dalla tutor del rispettivo Corso di Studi prima di poter iniziare il tirocinio stesso. Pertanto deve essere inoltrato almeno 15 giorni prima dell'inizio ipotizzato delle attività e verrà rinviato al mittente, tramite mail, unitamente al libretto del tirocinio. Le attività di tirocinio pianificate nel progetto dovranno essere svolte in presenza, sotto la supervisione del tutor assegnato dalla struttura, per un totale di 100 ore. Saranno inoltre organizzati due incontri di tirocinio indiretto, per un totale di 6 ore, che si svolgeranno nel mese di gennaio. Al termine del percorso di tirocinio, gli studenti saranno tenuti a redigere una relazione finale, secondo lo schema presente sulla pagina del Dipartimento e consegnarla, anche tramite delegato/a, insieme al libretto di tirocinio/autocertificazione dello svolgimento dello stesso, alla segreteria del Dipartimento almeno 10 giorni prima della data dell'esame di idoneità, il lunedì, il mercoledì e il giovedì dalle ore 9:00 alle ore 13:00. La mancanza di tali documenti nei tempi previsti precluderà la partecipazione all'esame.
Il presidente per le Attività di Tirocinio è la Prof.ssa Stefania Maddalena. Le referenti per il CdS L-5 e L-19 sono le Prof.sse Federica De Felice, Sofia Montecchiani e Marianna Liparoti
Le attività legate allo svolgimento di periodi di formazione all'esterno sono accompagnate da incontri periodici di tirocinio indiretto, coordinato dal Presidente del Corso di Laurea, con il coinvolgimento delle colleghe dei quattro settori scientifico-disciplinari pedagogici, con referenti dell'Ufficio Scolastico Regionale, delle reti di scuole Abruzzo, di enti territoriali, associazioni, invitati periodicamente in occasione di seminari ad hoc (si allegano alcune delle locandine).
L'elenco delle sedi convenzionate è disponibile al link: <a href="https://www.disfipeq.unich.it/sites/st10/files/sedi_2023.pdf">https://www.disfipeq.unich.it/sites/st10/files/sedi_2023.pdf</a>
Per il conseguimento del titolo di studio, il percorso in Scienze dell'educazione prevede l'elaborazione scritta di una ricerca, a carattere progettuale o analitico, incentrata su una delle discipline caratterizzanti il percorso seguito e sulle competenze caratterizzanti il profilo di educatore e di esperto nella formazione e nello sviluppo delle risorse umane.
Nella prova finale dell'indirizzo in Filosofia si richiederà allo studente di misurarsi con uno o più testi di uno o più autori, sulla base dell'acquisizione di alcune linee essenziali della letteratura secondaria. La prova consisterà concretamente nell'elaborazione, nella stesura e nella discussione pubblica di un testo scritto.
La prova finale deve essere richiesta con almeno quattro mesi di anticipo ad un docente del corso di laurea (relatore), mediante la compilazione di un apposito modulo che deve essere consegnato alla Segreteria Studenti. Il relatore seguirà il lavoro del laureando fornendo indicazioni scientifiche e bibliografiche, strumenti di analisi ed elaborazione testuale e curerà la revisione del testo della prova finale.
Un mese prima della data della sessione di laurea, il laureando consegnerà alla Segreteria Studenti un modulo con il titolo della prova finale approvato dal relatore.
La prova finale viene presentata nell'ambito di una sessione di laurea (estiva, autunnale, straordinaria) in forma orale e con l'eventuale supporto di strumenti informatici, in presenza di una commissione di cinque docenti, di cui fa parte il relatore. Alla fine della seduta, la commissione, in base al curriculo degli studi del candidato e alla presentazione e discussione della prova finale, formula un giudizio che viene espresso in 110/110 con eventuale aggiunta della lode.
Descrizione estesa:
Natura della prova finale. La prova finale consiste nell'insieme dei seguenti atti: - presentazione da parte dello studente di un elaborato scritto su un tema specifico, detto tesi, attinente uno degli insegnamenti presenti nel piano di studio dello studente sviluppato sotto la supervisione di un docente, detto relatore; - approvazione della tesi da parte del relatore; - discussione e approvazione della tesi, detta seduta di laurea, di fronte ad un'apposita commissione, detta commissione d'esame di laurea; - nella valutazione da parte di detta commissione dell'intero percorso di studi dello studente, della tesi e della discussione della stessa.
Argomento e lingua della tesi. - Lo studente può redigere la tesi solamente in una disciplina il cui insegnamento sia o sia stato impartito entro il Corso di Studio e della quale abbia superato l'esame o dal cui esame sia stato dispensato (detto 'insegnamento afferente'). - La lingua nella quale è scritta la tesi e quella nella quale si svolge la discussione di fronte alla Commissione d'esame di laurea sono disciplinate dall'art. 35, comma 4, del Regolamento didattico di Ateneo, al quale si rimanda: «La prova finale di laurea e di laurea magistrale e i rispettivi elaborato e tesi possono svolgersi in lingua straniera, dietro parere favorevole e motivato del Consiglio di Corso di Studio, che garantisca la possibilità dell'effettiva valutazione degli stessi, grazie alla presenza di competenze sufficienti nell'ambito del proprio corpo docente. In ogni caso, l'elaborato e la tesi redatti in lingua straniera devono essere accompagnati da un'adeguata sintesi in lingua italiana.»
Compiti dello studente. - La dichiarazione della propria intenzione di presentare richiesta di ammissione alla prova finale (dichiarazione denominata 'Modulo A' o 'Modulo di richiesta tesi') deve essere presentata dallo studente in Segreteria Studenti almeno quattro mesi prima dell'inizio della settimana prevista per la seduta di laurea per la quale lo studente si candida. Nel modulo in parola deve essere indicato non il titolo della tesi bensì l'argomento della tesi. - La richiesta di ammissione alla prova finale (denominata 'Modulo C' o 'Modulo di presentazione del titolo della e dell'insegnamento afferente') deve essere presentata dallo studente in Segreteria Studenti almeno un mese prima dell'inizio della settimana prevista per la seduta di laurea per la quale lo studente si candida. Nel modulo in parola devono essere indicati il titolo della tesi e l'insegnamento al quale essa afferisce; la formulazione dell'argomento della tesi indicato nel 'Modulo A' può differire dalla formulazione del titolo della tesi indicato nel 'Modulo C'; l'unico soggetto autorizzato a valutare e ad attestare la conformità del titolo della tesi di cui al 'Modulo C' con l'argomento della tesi di cui al 'Modulo A' è il relatore che sottoscrive il 'Modulo C'. - La Segreteria Studenti può disporre la consegna, da parte dello studente, di ulteriore documentazione o l'espletamento di ulteriori atti funzionali alle procedure amministrative necessarie ai fini della prova finale. Lo studente è tenuto a conoscere le disposizioni della Segreteria Studenti e la loro calendarizzazione e a rispettarle.
Designazione e compiti del relatore. - Può svolgere la funzione di relatore solo un docente che abbia un rapporto formale con l'Università degli Studi 'Gabriele d'Annunzio' di Chieti-Pescara e che tenga, o abbia tenuto in passato, l'insegnamento in parola. - Il relatore ha il compito di indirizzare lo studente, nella preparazione della tesi, verso il raggiungimento degli obiettivi formativi specifici del Corso di Studio per mezzo dell'acquisizione delle conoscenze, della capacità di applicarle, dell'autonomia di giudizio, delle abilità comunicative e delle capacità di apprendimento illustrate nella descrizione del medesimo Corso di Studio. - L'approvazione della tesi da parte del relatore si manifesta nella sottoscrizione della modulistica che lo studente è tenuto a presentare alla Segreteria Studenti.
Designazione e compiti della commissione d'esame di laurea. - La nomina e la composizione della commissione d'esame di laurea sono disciplinate innanzi tutto dall'art. 37, commi 1-4, del Regolamento didattico di Ateneo, ai quali si rimanda: «1. Le Commissioni per la valutazione degli esami finali di laurea, di laurea magistrale e per il diploma di specializzazione sono nominate dal Direttore del Dipartimento competente o, sentiti di Dipartimenti, dal Presidente della Scuola di riferimento, ove istituita, che fissa anche il calendario dei lavori. È possibile decidere di operare contemporaneamente con più commissioni. 2. Le commissioni giudicatrici sono costituite da non meno di cinque e non più di sette componenti per gli esami di laurea e per il diploma di specializzazione; da non meno di sette e non più di undici componenti per la laurea specialistica/magistrale, compreso il Presidente. 3. La maggioranza dei componenti della commissione deve essere costituita da professori di ruolo dell'Ateneo. 4. Presidente della Commissione è, tra i componenti, il professore di prima fascia con la maggiore anzianità di ruolo o, in mancanza, il professore associato con la maggiore anzianità di ruolo, salvo diversa determinazione dei Regolamenti delle Strutture didattiche competenti. Il Presidente deve garantire la piena regolarità dello svolgimento della prova e l'aderenza delle valutazioni conclusive ai criteri generali stabiliti dagli organi preposti al corso di studio.». - Ai sensi dall'art. 35, comma 5, lettera d, del Regolamento didattico di Ateneo, si precisa che, fermo restando quanto disposto dall'art. 37, comma 3, può svolgere la funzione di componente della commissione d'esame di laurea ogni soggetto la cui qualificazione scientifica in rapporto con le tesi di laurea oggetto di discussione sia stata accertata da parte del Consiglio di Corso di Studio. - La commissione d'esame di laurea valuta l'intero percorso di studi dello studente, la tesi presentata e la perizia dello studente nella discussione della stessa; al termine della valutazione formula o un giudizio di mancato superamento della prova finale o un giudizio di superamento della prova finale espresso nella forma di un voto finale di laurea; nel caso di superamento della prova finale, la commissione proclama lo studente dottore nella classe di laurea alla quale è iscritto e dichiara il voto finale di laurea conferitogli.
Modalità di determinazione del voto finale di laurea. - Il voto finale di laurea va da 66 a 110 ed è costituito dalla somma, per un massimo di 110 punti, della media ponderata dei voti degli esami superati espressa in centodecimi e del voto di tesi. - La media ponderata dei voti degli esami superati espressa in centodecimi è ottenuta esprimendo in centodecimi la media ponderata dei voti degli esami superati espressa in trentesimi. Non concorrono alla determinazione della media ponderata le valutazioni che hanno natura di semplice dichiarazione di idoneità o di superamento di prova d'esame e i voti relativi agli eventuali esami sostenuti e superati come esami fuori piano. Concorrono alla determinazione della media ponderata tutti i voti degli esami superati espressi in trentesimi ottenuti negli esami inclusi nel piano studi, compresi, nella misura in cui rientrano nel piano studi, i voti conseguiti nelle attività formative autonomamente scelte dallo studente (dette 'TAF D'), con le seguenti due precisazioni: il voto '30 e lode' concorre con il valore di 30,10; non concorrono alla determinazione della media ponderata i voti associati ai CFU sovrannumerari conseguenti all'inclusione nel piano studi di attività formative autonomamente scelte dallo studente per un numero di CFU superiore a quello previsto nel piano studi per questa tipologia di attività. - A seguito della discussione della tesi, se la commissione di laurea ritiene la prova finale superata attribuisce un voto di tesi che va da 0 a 6 punti. Tale punteggio sarà attribuito tenendo conto della qualità e ampiezza della tesi e della perizia dello studente nell'esporre con limpidezza ed erudizione gli argomenti trattati. - Se la somma della media ponderata espressa in centodecimi e del voto di tesi è superiore a 110, la commissione di laurea può concedere la lode. La lode è concessa come espressione della rilevanza dei risultati raggiunti dallo studente nel lavoro di tesi. La concessione della lode deve essere proposta dal relatore e richiede l'unanimità di giudizio della commissione di tesi.
Svolgimento della prova finale. Le modalità di svolgimento della prova finale sono disciplinate dall'art. 35, commi 9 e 11, del Regolamento didattico di Ateneo, ai quali si rimanda: «9. Lo studente può ritirarsi dall'esame fino al momento di essere congedato dal Presidente della Commissione per dare corso alla decisione di voto, che avviene senza la presenza dello studente o di estranei. 11. Lo svolgimento degli esami di laurea, di laurea magistrale, di specializzazione e di dottorato è pubblico e pubblico è l'atto della proclamazione del risultato finale.».
Calendario delle prove finali. La definizione del calendario delle prove finali è disciplinato dall'art. 36 del Regolamento didattico di Ateneo, al quale si rimanda: «1. Il calendario delle prove finali per il conseguimento della laurea e della laurea magistrale viene fissato annualmente dal Dipartimento prevalente o dalla Scuola, ove istituita e deve prevedere almeno quattro sedute distribuite in tre sessioni: da maggio a luglio; da ottobre a dicembre; da febbraio ad aprile. 2. Le prove finali relative a ciascun anno accademico devono svolgersi entro il 30 aprile dell'anno accademico successivo; entro tale data possono essere sostenute dagli studenti iscritti all'anno accademico precedente senza necessità di reiscrizione.».
Clausola di rinvio. Per quanto non espressamente sopra disciplinato, si rinvia al Regolamento didattico di Ateneo (cfr. infra, artt. 35-37) e alle norme di legge in materia.
Regolamento didattico di Ateneo (artt. 35-37): Art. 35 - Prova finale e conferimento dei titoli di studio 1. I titoli di studio sono conferiti previo superamento di una prova finale. Il numero di CFU ad essa attribuito deve essere commisurato al tempo effettivamente da impiegare per la sua preparazione. Le modalità di svolgimento e i criteri di valutazione della stessa, sono disciplinati dal Regolamento didattico di ciascun corso di studio. 2. La prova finale di laurea prevede, di norma, la presentazione da parte dello studente di un elaborato scritto e/o grafico su supporto cartaceo o digitale, al quale non deve essere richiesta una particolare originalità e deve costituire un'importante occasione formativa individuale a completamento del percorso. 3. Per il conseguimento della laurea magistrale, è prevista la presentazione di una tesi scritta, anche in forma digitale, elaborata in modo personale dallo studente sotto la guida di un relatore. 4. La prova finale di laurea e di laurea magistrale e i rispettivi elaborato e tesi possono svolgersi in lingua straniera, dietro parere favorevole e motivato del Consiglio di corso di studio, che garantisca la possibilità dell'effettiva valutazione degli stessi, grazie alla presenza di competenze sufficienti nell'ambito del proprio corpo docente. In ogni caso, l'elaborato e la tesi redatti in lingua straniera devono essere accompagnati da un'adeguata sintesi in lingua italiana. 5. Compete ai Dipartimenti nei quali sono incardinati i corsi di studio ovvero alle Scuole, nei rispettivi Regolamenti: a) disciplinare le modalità di organizzazione delle prove finali; b) garantire l'uniformità dei criteri di valutazione per ogni tipo di prova finale, anche in rapporto all'incidenza da attribuire al curriculum degli studi seguiti; c) disciplinare le modalità di assegnazione degli elaborati e delle tesi e di designazione dei relatori ed eventuali correlatori e relative responsabilità, garantendo Regolamento didattico di Ateneo ex D.M. n. 270/2004 il più largo ricorso alle competenze a disposizione del Dipartimento o della Scuola medesimi ed una equilibrata ripartizione dei carichi relativi; d) stabilire le modalità per l'eventuale attribuzione dei compiti di correlatore e di componente della Commissione ad esperti esterni, in qualità di cultori della materia, subordinatamente all'accertamento da parte del Consiglio stesso della loro qualificazione scientifica e/o professionale in rapporto con la dissertazione o le dissertazioni oggetto di esame. 6. Le commissioni giudicatrici, nominate ai sensi del successivo art. 37, valutano il candidato, avendo riguardo all'intero percorso di studi e allo svolgimento della prova finale. 7. Ai fini del superamento dell'esame di laurea e di laurea magistrale è necessario conseguire il punteggio minimo di sessantasei. Le Commissioni dispongono di centodieci punti; qualora il voto finale sia centodieci, accertata la rilevanza dei risultati raggiunti dal candidato, può essere concessa all'unanimità la lode. 8. Ai fini del superamento dell'esame per il diploma di specializzazione è necessario conseguire il punteggio minimo di quarantadue. Le Commissioni dispongono di settanta punti; qualora il voto finale sia settanta, accertata l'eccellenza dei risultati raggiunti dal candidato, può essere concessa all'unanimità la lode. 9. Lo studente può ritirarsi dall'esame fino al momento di essere congedato dal Presidente della Commissione per dare corso alla decisione di voto, che avviene senza la presenza dello studente o di estranei. 10. I Regolamenti di Dipartimento ovvero della Scuola stabiliscono le procedure alle quali attenersi nel caso in cui il candidato non consegua il punteggio minimo richiesto. 11. Lo svolgimento degli esami di laurea, di laurea magistrale, di specializzazione e di dottorato è pubblico e pubblico è l'atto della proclamazione del risultato finale. 12. Le modalità per il rilascio dei titoli doppi, multipli o congiunti sono regolate dalle relative convenzioni. Art. 36 - Calendario delle prove finali 1. Il calendario delle prove finali per il conseguimento della laurea e della laurea magistrale viene fissato annualmente dal Dipartimento prevalente o dalla Scuola, ove istituita e deve prevedere almeno quattro sedute distribuite in tre sessioni: da maggio a luglio; da ottobre a dicembre; da febbraio ad aprile. 2. Le prove finali relative a ciascun anno accademico devono svolgersi entro il 30 aprile dell'anno accademico successivo; entro tale data possono essere sostenute dagli studenti iscritti all'anno accademico precedente senza necessità di reiscrizione. Regolamento didattico di Ateneo ex D.M. n. 270/2004. Art. 37 - Commissioni giudicatrici delle prove finali 1. Le Commissioni per la valutazione degli esami finali di laurea, di laurea magistrale e per il diploma di specializzazione sono nominate dal Direttore del Dipartimento competente o, sentiti di Dipartimenti, dal Presidente della Scuola di riferimento, ove istituita, che fissa anche il calendario dei lavori. È possibile decidere di operare contemporaneamente con più commissioni. 2. Le commissioni giudicatrici sono costituite da non meno di cinque e non più di sette componenti per gli esami di laurea e per il diploma di specializzazione; da non meno di sette e non più di undici componenti per la laurea specialistica/magistrale, compreso il Presidente. 3. La maggioranza dei componenti della commissione deve essere costituita da professori di ruolo dell'Ateneo. 4. Presidente della Commissione è, tra i componenti, il professore di prima fascia con la maggiore anzianità di ruolo o, in mancanza, il professore associato con la maggiore anzianità di ruolo, salvo diversa determinazione dei Regolamenti delle Strutture didattiche competenti. Il Presidente deve garantire la piena regolarità dello svolgimento della prova e l'aderenza delle valutazioni conclusive ai criteri generali stabiliti dagli organi preposti al corso di studio. 5. Nel caso di Corsi di studio interAteneo, la commissione giudicatrice deve essere costituita prevedendo la presenza di almeno due docenti di ogni Ateneo interessato.