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Le competenze del laureato magistrale in Ingegneria delle Costruzioni riguardano le attività di progettazione architettonica, analisi delle strutture e delle opere geotecniche, con attenzione al loro risvolto esecutivo e di impatto ambientale, analisi termotecniche e impiantistiche nonché le attività di manutenzione e riabilitazione di manufatti esistenti. Il laureato LM24 può svolgere attività di:- Progettazione, trasformazione e modificazione dell’ambiente fisico e dell’ambiente costruito;- Predisposizione di progetti di opere edilizie e infrastrutturali e relativa realizzazione e/o coordinamento di altri operatori coinvolti nel progetto; - Gestione dei processi produttivi del settore edilizio;- Organizzazione e conduzione del cantiere edile;- Manutenzione, riabilitazione e recupero dei manufatti edilizi e infrastrutturali, con riferimento anche a quelli ad elevato valore storico e culturale.
Per l'accesso al corso di laurea magistrale è richiesto il possesso di una laurea o di un diploma universitario di durata triennale, ovvero di altro titolo conseguito all'estero, riconosciuto idoneo, ed in cui si siano acquisiti requisiti curriculari che prevedano, comunque, un'adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali nelle discipline scientifiche di base e nelle discipline delle Scienze e tecniche dell'edilizia (classe L-23), propedeutiche a quelle caratterizzanti previste nell'ordinamento della classe di laurea magistrale LM-24 (Ingegneria delle costruzioni). Per l'ammissione al Corso di Studio, è requisito curriculare indispensabile aver acquisito, con riferimento a quanto definito per la classe ministeriale L-23, almeno: 24 CFU in Attività formative di base nell'ambito disciplinare 'Formazione scientifica di base', 12 CFU in Attività formative di base nell'ambito disciplinare 'Formazione di base nella storia e nella rappresentazione', 45 CFU in Attività formative caratterizzanti negli ambiti disciplinari 'Architettura e urbanistica', 'Edilizia e ambiente' e 'Ingegneria della sicurezza e protezione delle costruzioni edili'. Inoltre, è richiesta la conoscenza della lingua inglese a livello almeno B2 (secondo il Quadro Comune Europeo di Riferimento per la conoscenza delle lingue). I requisiti curricolari devono essere posseduti dai candidati prima della verifica dell'adeguatezza della personale preparazione, che avverrà secondo le modalità indicate nel regolamento didattico del corso di studio.
La verifica della personale preparazione è obbligatoria in ogni caso e possono accedervi solo gli studenti in possesso dei requisiti curriculari; in particolare, il possesso dei requisiti curriculari non può essere considerato come assolvimento della verifica della personale preparazione. L'ammissione avviene attraverso la valutazione della carriera pregressa dello studente ed eventuale colloquio. La verifica dell'adeguatezza della preparazione personale del singolo studente è effettuata secondo le modalità specificate nel Regolamento didattico del Corso di studio. Eventuali integrazioni curriculari in termini di CFU devono essere acquisite prima della verifica della preparazione individuale. Se i requisiti indispensabili non sono soddisfatti non si potrà procedere con l'ammissione. Oltre ai requisiti curriculari indispensabili, per l'accesso al Corso di Studio è necessaria un'adeguata preparazione personale. I laureati della Laurea Triennale in classe L-23 e i laureati della Laurea Triennale in classe L-7 sono ritenuti in possesso dei requisiti per l'ammissione al Corso di Studio e possono procedere direttamente all'iscrizione. Per i laureati di altre classi la valutazione della preparazione personale avverrà attribuendo un punteggio ai seguenti elementi: - Risultati conseguiti nel percorso formativo fino a massimo 20 punti così ripartiti: 1 punto per ogni esame superato con un punteggio superiore o uguale a 28 su 30, fino a un massimo di 5 punti; (P - 80)/2 punti per voto di laurea uguale a P/110 con P > 80 (0 punti se P non supera 80). - Congruenza del percorso di formazione del candidato rispetto agli obiettivi formativi del CdS fino a massimo 60 punti così ripartiti: 1 punto per ogni cfu nei settori ICAR/01, ICAR/02, ICAR/06, ICAR/07, ICAR/08, ICAR/09, ICAR/10, ICAR/11, ICAR/12, ICAR/13, ICAR/14, ICAR/17, ICAR/18, ICAR/19, ICAR/20, ICAR/21, ICAR/22, GEO/05, GEO/09, ING-IND/10, ING-IND/11, ING-IND/22, ING-IND/31 fino ad un massimo di 60 punti. Il Candidato che in base a tali criteri ha una valutazione uguale o superiore a 50 punti è ritenuto in possesso di un adeguato livello di preparazione e potrà procedere direttamente all'iscrizione. Per quanto riguarda la conoscenza della lingua inglese di livello almeno B2 (secondo il Quadro Comune Europeo di Riferimento per la conoscenza delle lingue) questa potrà essere documentata da certificato rilasciato da ente certificatore riconosciuto o accertata mediante colloquio nell'ambito delle procedure di valutazione della carriera dello studente.
Il corso di laurea magistrale ha come obiettivo la formazione di una figura che sia in grado di aderire e rispondere alle trasformazioni del ruolo dell'operatore nel sistema dell'edilizia, a livello professionale, che connotano il nostro tempo. Mentre l'architetto controlla tradizionalmente il segmento del progetto, ma non il processo complessivo della costruzione, e l'ingegnere edile tende spesso ad un ruolo di specializzazione spinta, che rischia di non incidere adeguatamente sui livelli decisionali, il laureato magistrale in Ingegneria delle Costruzioni avrà una formazione indirizzata al controllo dell'intero processo della costruzione, sia su quello che viene prima, e che condiziona il progetto (la programmazione, il controllo del ciclo economico e produttivo), sia su quello che viene dopo (la realizzazione, la gestione, la manutenzione). La nuova figura è quella di un regista delle attività di trasformazione dell'ambiente costruito intese come sistema integrato, in grado di collaborare con gli altri operatori del settore, senza la parcellizzazione e gli scollamenti che oggi ne caratterizzano i rapporti. In altri termini, il laureato magistrale nella classe sarà un progettista responsabile delle varie fasi del processo di programmazione, costruzione, trasformazione, gestione e manutenzione dell'ambiente costruito.
Il percorso di studio, di conseguenza, è articolato a formare un laureato magistrale che dovrà conoscere approfonditamente gli aspetti teorico-scientifici, le strumentazioni tecniche e le metodiche operative afferenti il sistema delle costruzioni, ed essere in grado di utilizzare tali conoscenze per identificare, formulare e risolvere, anche in modo innovativo, problemi complessi o che richiedano un approccio interdisciplinare. Sarà quindi in grado di conoscere ed integrare i diversi aspetti architettonici, tecnologici, strutturali, impiantistici, energetici ed economici nelle diverse fasi del ciclo di vita della costruzione, dalla ideazione, al cantiere, al collaudo, all'esercizio.
Si tratta, in sintesi, della formazione di un professionista di tipo polivalente che sappia integrare con competenza saperi e approcci tecnici normativi diversi e che possa lavorare con responsabilità di alto livello nei cantieri, anche complessi, nelle libere professioni, negli enti pubblici e privati, nelle diverse fasi del ciclo di vita del costruito, dalla programmazione alla gestione.
Il corso di laurea magistrale in Ingegneria delle Costruzioni, come detto, si propone di completare la preparazione del laureato di primo livello fornendo le competenze utili all'inserimento nel mondo del lavoro ed alla professione, ma anche gli strumenti necessari per una ulteriore specializzazione in settori specifici o scientificamente avanzati, nonché per la prosecuzione degli studi in livelli di formazione superiore quali Master e Dottorato di Ricerca.
Il percorso formativo si articola in più curricula, erogati in Italiano o Inglese, che coinvolgono le seguenti aree di apprendimento:
AREA ARCHITETTONICA E URBANISTICA: essa fornisce le competenze necessarie ad elaborare e articolare un progetto alle diverse scale del costruito, da quella dell'edificio a quella urbana: fornisce le competenze necessarie allo sviluppo ed alla comprensione del progetto nei suoi aspetti funzionali, tecnologici e di pianificazione.
AREA STRUTTURA e RISCHIO: essa intende fornire le competenze per valutare e quantificare il rischio connesso alle opere edili così da sviluppare e controllare il progetto strutturale di un'opera anche nelle situazioni più complesse, dove entrano in gioco il calcolo sismico, quello geologico e quello idraulico. I temi del Rischio e delle Strutture si collocano in un campo in forte espansione e di particolare attenzione sia in Abruzzo che nell'intero territorio nazionale, dove l'Ingegnere deve essere in grado di valutare e quantificare il grado di rischio presente sia su scala urbana che di edificio per poter progettare in sicurezza sia le strutture esistenti oggetto di riqualificazione che quelle di nuova edificazione. Questa area, tra l'altro, intende formare una figura in grado di progettare interventi di adeguamento e miglioramento sismico per le strutture esistenti ovvero di progettare le nuove costruzioni con il grado di affidabilità sismica richiesto dalle normative vigenti. Particolare attenzione viene rivolta nella formazione di figure professionali capaci di valutare e prevenire il rischio, nelle sue molteplici forme, con riferimento alle diverse tipologie materiche del costruire tipiche del territorio italiano (cemento armato, acciaio, muratura) ed alle diverse tipologie strutturali (edifici, infrastrutture, ponti).
AREA ENERGETICA E DELLA SOSTENIBILITÀ: è indirizzata a fornire le conoscenze necessarie per tenere in conto le problematiche energetiche presenti nel progetto dell'opera edile sia nella scala dell'edificio che in quella del contesto urbano in cui esso si colloca. Il contesto storico internazionale vede la sostenibilità come un elemento fondamentale per le future generazioni e individua nell'energia uno dei pilastri dell'agenda 2030 a livello mondiale. La consapevolezza che il settore dell'edilizia è uno dei soggetti maggiormente responsabili della richiesta e del consumo di energia a livello nazionale ed europeo, fa emergere l'esigenza di formare un profilo di Ingegnere in grado di progettare guardando sia agli aspetti legati alla sismicità del territorio, ovvero alle conoscenze di progettazione strutturale, ma anche al risparmio energetico ed alla sostenibilità ambientale, attraverso un approccio multi disciplinare che vede nella progettazione olistica la chiave per l'ottimizzazione globale del sistema edilizio. Gli aspetti energetici sono oggi sempre più valorizzati e vincolanti nella progettazione di nuovi edifici e nella riconversione di edifici esistenti; le tecnologie per il risparmio energetico in questi ambiti sono molto evolute e l'Ingegnere deve essere continuamente aggiornato per rispettare i requisiti normativi. La sostenibilità ambientale degli edifici è un altro tema che questa area copre sia in termini di progettazione Architettonica e Urbanistica che di materiali da costruzione innovativi e bio compatibili. Il tema contempla anche il raggiungimento dei requisiti di management delle costruzioni e della gestione della sicurezza antincendio.
AREA DEL PATRIMONIO CULTURALE COSTRUITO: quest'area si focalizza sulla formazione di Ingegneri che posseggano le conoscenze tecniche e umanistiche per intervenire sulle costruzioni di interesse storico ed artistico. Accanto ad approfondimenti storici sulle costruzioni esistenti, il tema si occupa dello studio dei materiali e dello sviluppo storico delle tecniche costruttive del patrimonio culturale. I temi trattati sono legati alla consapevolezza che le opere monumentali e il patrimonio artistico culturale esistente necessitano di interventi progettuali altamente specifici, per consentire il loro consolidamento e la loro preservazione senza alterarne il carattere e la valenza, ovvero nel pieno rispetto del loro carattere identitario. Il tema della preservazione, della manutenzione e della promozione delle opere monumentali di interesse storico ed artistico verrà affrontato ed approfondito secondo un approccio multidisciplinare che parte dalle conoscenze storiche e di restauro, passando per gli aspetti geotecnici, strutturali ed energetici, sino ad arrivare alle conoscenze manageriali ed informative necessarie per una sua fruizione in linea con l'evoluzione tecnologica.
E' a disposizione dell'utenza esterna un servizio di segreteria tecnico-scientifica e organizzativa presso il Dipartimento di Ingegneria e Geologia (polo Pindaro). La Segreteria Didattica del CdS, il Presidente del CdS ed il Responsabile dell'Orientamento possono essere direttamente contattati attraverso l'indirizzo mail dedicato [email protected] (riportato sia nelle brochure cartacee e digitali, sia nelle pagine del sito del CdS).
Il servizio di orientamento è stato potenziato nel 2020 inserendo in modo sistematico nel Gruppo di Lavoro già esistente tutti i dottorandi, al primo e secondo anno, del curriculum di Ingegneria del Dottorato di Ricerca in Sistemi Terrestri e Ambienti Costruiti e, adesso, dell'attuale dottorato in Engineering Science. L'aumento delle risorse umane disponibili nel Gruppo di Lavoro ha reso possibile aumentare gli eventi di orientamento vocazionale presso le scuole superiori e di orientamento in itinere per gli studenti della triennale. In corrispondenza dell'emergenza sanitaria connessa al Covid-19 sono state attivate forme telematiche di orientamento e di sportello informativo (<a href="https://idclm24.unich.it/pagina-orientamento-1555).">https://idclm24.unich.it/pagina-orientamento-1555).</a>
Il tutorato in itinere, viene svolto oltre che dai singoli docenti durante le ore di ricevimento e dai docenti tutor opportunamente identificati dal CdS, anche da tutor selezionati tra gli studenti meritevoli mediante appositi bandi annualmente previsti dall'Ateneo. La scelta dei corsi in cui attivare queste ultime figure di tutoraggio avviene mediante un protocollo di qualità che tiene conto nell'ordine: - delle criticità nel superamento degli esami - delle informazioni di numerosità dei frequentanti - delle indicazioni raccolte dai rappresentanti degli studenti e della richiesta dei singoli docenti. Per il primo punto, in particolare, sono consultati indici quantitativi definiti sulla base del report 'DATI CARRIERA STUDENTI ANALISI PRODUTTIVITÀ'.
La verifica di tali condizioni viene effettuata due volte all'anno, all'interno del consiglio del CdS, per poter assegnare i tutor nei due diversi semestri di erogazione della didattica (es. si veda ad esempio il verbale del 17.11.2023 per individuare i tutor per gli insegnamenti del II semestre 2023-2024, <a href="https://idclm24.unich.it/pagina-verbali-1749).">https://idclm24.unich.it/pagina-verbali-1749).</a> Nell'ambito dell'anno accademico 2023-24 per la LM24 non sono emerse criticità rilevanti tali da richiedere l'attivazione di tutoraggi.
I docenti tutor sono i seguenti: Valentino SANGIORGIO Luigi BERARDI Mariano PIERANTOZZI Maria Giovanna MASCIOTTA Sergio MONTELPARE
Facendo seguito alle esperienze emerse e consolidate durante il progetto Ingegneria.POT sono stati definiti, per una erogazione continuativa, dei questionari relativi alle attività di orientamento e tutoraggio predisposte dal CdS.
Nell'ambito delle attività di orientamento in itinere vengono organizzati eventi, come ad esempio Lectio Magistralis, webinar o seminari in occasione dell'apertura dell'anno accademico (es. evento del 28.02.2024) o di alcuni dei corsi del CdS, a cui sono vengono invitati gli Studenti.
Presso il Dipartimento di Ingegneria e Geologia sono in essere numerosi rapporti di collaborazione con vari Atenei stranieri; queste collaborazioni promuovono e sostengono la mobilita' degli studenti per periodi di tirocinio e stage all'estero, verso cui indirizzare gli studenti. Tutti gli accordi, rientrando all'interno del nuovo programma denominato Erasmus+ hanno valenza pluriennale. Come riportato nel RRC della LM24 redatto nel 2023, in particolare al punto D.CDS.2.4 Internazionalizzazione della didattica, il CdS si avvale della strategia di potenziamento dell'internazionalizzazione portata avanti dalla Commissione INGEO per l'Internazionalizzazione coordinata dal 2021 dal prof. Pagliaroli e poi dal 2023 dalla Prof.ssa Sara Amoroso. Nell'ambito di questa strategia sono stati revisionati ed incrementati gli accordi Erasmus con altre sedi straniere, è stata introdotta una premialità nel punteggio di laurea per gli studenti che abbiano conseguito CFU all'estero; è stato implementato e regolarmente erogato un questionario Erasmus, con frequenza semestrale, per identificare i motivi che ostacolano le esperienze all'estero degli studenti; sono stati organizzati seminari annuali di sensibilizzazione tenuti da studenti che hanno già svolto l'esperienza Erasmus; è stato introdotto un contributo economico da parte del Dipartimento INGEO per la maggiorazione delle borse di soggiorno estero; è stata redatta una tabella di corrispondenza preliminare fra gli esami del CdS LM24 e quelli delle sedi estere consorziate, al fine di agevolare le scelte degli studenti e la riconoscibilità al rientro. Il lavoro della Commissione INGEO è declinato al livello di CdS dal Gruppo di Lavoro Erasmus, nominato nel CdS del 15.12.2023 composto dalla prof.ssa Amoroso delegato INGEO per l'internazionalizzazione e delegato Erasmus per i corsi di Ingegneria, dalla prof.ssa Masciotta referente Erasmus per i CdS L23-LM24 e da un rappresentante degli studenti sia per il CdS L23 che per quello LM24.
Al fine di promuovere la partecipazione degli studenti alle attività di formazione all'estero, particolare rilievo assumono le tabelle di corrispondenza tra i corsi erogati nell'ambito del CdS e quelli disponibili nelle diverse sedi ERASMUS con cui sono attivi accordi di scambio. La disponibilità di tali corrispondenze consente di agevolare sia l'organizzazione delle attività all'estero da parte degli Studenti, che l'approvazione dei piani di studio ERASMUS da parte del Consiglio di CdS. I risultati di tale attività, oggetto di una continua revisione per tenere in conto le variazioni delle offerte formative, sono rese disponibili alla pagina web <a href="https://idclm24.unich.it/pagina-studiare-allestero-1781">https://idclm24.unich.it/pagina-studiare-allestero-1781</a> dove è reperibile anche un vademecum per la compilazione del learning agreement da parte degli studenti del CdS. La pagina contiene anche la lista aggiornata delle destinazione estere selezionabili.
Di seguito i dati degli ultimi anni degli studenti outgoing LM24 nell'ambito del progetto ERASMUS: - 3 studenti nel 2023-24 - 3 studenti nel 2022-23 - 0 studenti nel 2021-22 - 4 studenti nel 2020-21 - 3 studenti nel 2019-30 - 3 studente nel 2018-19 - 8 studenti nel 2017-18 - 9 studenti nel 2016-17 - 1 studenti nel 2015-16 - 3 studenti nel 2014-15
Dall'anno accademico 2022-23 gli studenti possono usufruire anche dei bandi di mobilità breve per lo svolgimento di periodi all'estero di massimo 2 settimane da svolgersi presso qualsiasi università UE o extra UE con cui è in atto un accordo. Gli studenti della LM24 che hanno usufruito di tale esperienza con il riconoscimento di 3 CFU per l'attività svolte (si veda ad es. il verbale del CdS del 19.02.2024) sono: - 2 studenti nel 2022/2023 - 5 studenti nel 2023/2024
L'attività di tirocinio è finalizzata a far acquisire allo studente esperienze di pratica professionale, procedure amministrative, gestione di cantiere, etc. Il periodo di tirocinio si svolge presso strutture pubbliche o private preventivamente convenzionate con il Dipartimento in cui è incardinato il Corso di Studio di Ingegneria delle Costruzioni. Prima dell'inizio dell'attività di tirocinio deve essere definito il 'Progetto formativo' che sarà concordato con il tutor accademico e controfirmato dal tutor della struttura pubblica/privata. Al termine del periodo di tirocinio lo studente deve predisporre una 'Relazione riassuntiva' dell'esperienza svolta che dovrà essere firmata dallo studente e controfirmata dal tutor accademico e dal tutor della struttura pubblica/privata prima di essere inviata al CdS. Il CdS, attraverso il coordinamento del Comitato di Indirizzo e Raccordo con il Territorio (CIRT), predispone diverse convenzioni con studi privati, società e/o enti pubblici al fine di poter attivare i tirocini formativi previsti dall'ordinamento didattico. Il CIRT è stato incaricato di creare un database di aziende disponibili ai tirocini. Un elenco di aziende e società con le quali già esistono convenzioni per il tirocinio è in corso di pubblicazione della nuova versione del sito web nella pagina dedicata: <a href="https://idclm24.unich.it/pagina-modalit-1545">https://idclm24.unich.it/pagina-modalit-1545</a> nella quale per maggiore chiarezza verranno pubblicate anche le modalità già descritte nel regolamento didattico e sopra richiamate. L'elenco delle convenzioni stipulate negli ultime 3 anni è allegato in pdf.
Per assicurare un adeguato standard qualitativo, sono stati predisposti dei questionari (allegati in pdf) da somministrare sia agli studenti che ai soggetti ospitanti. Si veda a tal proposito il verbale della riunione del CIRT del 28.11.2023. I risultati dei questionari somministrati saranno elaborati ed analizzati nel corso del prossimo anno accademico.
Il Dipartimento INGEO vanta numerosi rapporti di collaborazione con Atenei e laboratori di ricerca stranieri presso i quali è possibile svolgere esperienze di Erasmus Traineeship. Al fine di incrementare il numero dei tirocini all'estero (0 nell'ultimo triennio), il gruppo per internazionalizzazione del Dipartimento ha individuato, dopo un sondaggio tra i docenti, una lista di strutture disponibili, pubblicata sul sito web del CdS: <a href="https://idclm24.unich.it/pagina-erasmus-traineeship-1779.">https://idclm24.unich.it/pagina-erasmus-traineeship-1779.</a> Nella pagina sono indicate anche le possibili attività da svolgere presso le sedi.
La prova finale consiste nello svolgimento di una tesi progettuale o teorico-sperimentale, su tematiche relative agli insegnamenti del corso di laurea magistrale, da svilupparsi sotto la guida di un relatore ufficiale del corso, anche in collaborazione con enti pubblici e privati, aziende manifatturiere e di servizi, centri di ricerca, operanti nel settore di interesse. Dalla prova finale dovrà emergere la padronanza degli argomenti trattati, la capacità di operare in modo autonomo e originale, nonché la capacità di comunicare appropriatamente i contenuti.
La prova finale si svolge in seduta pubblica e al candidato viene assegnato un tempo predeterminato per la presentazione del proprio lavoro. La prova finale prevede la preparazione e discussione di una tesi di laurea consistente in un elaborato scritto originale su un argomento legato agli insegnamenti del corso di laurea magistrale. La redazione dell'elaborato di tesi deve essere svolta sotto la guida di un docente del corso di laurea (relatore); il correlatore, se presente, può essere un esterno esperto della materia trattata. La commissione di tesi è composta dai relatori più altri docenti del corso di laurea fino alla concorrenza del numero minimo di commissari previsto dal Regolamento Didattico dell'Ateneo. Ai fini della valutazione finale, le tesi sono distinte in 'compilative' e 'sperimentali'. Per 'compilativa' si intende una tesi che consista prevalentemente nell'analisi ed esposizione o applicazione dello stato dell'arte sull'argomento trattato. La redazione di un progetto è considerata tesi compilativa, tranne nei casi in cui contenga evidenti elementi innovativi dal punto di vista ingegneristico. Per 'tesi sperimentale' si intende una tesi numerica, sperimentale o progettuale in cui si evidenzino elementi innovativi dal punto di vista ingegneristico. Il punteggio massimo attribuibile alla prova finale è di dieci punti su 110. Il punteggio viene assegnato sulla base dello schema di seguito riportato: • fino a 5 punti se la tesi è compilativa, oppure fino a 8 punti se la tesi è sperimentale. Il punteggio viene attribuito tenendo conto sia della qualità del lavoro di tesi sia dell'esposizione del candidato. • 1 punto se lo studente è in corso o al primo anno fuori corso. • 1 punto se la media pesata dei voti degli esami espresso in 110 è maggiore o uguale a 100. Qualora il laureando abbia svolto un periodo di studi all'estero di almeno sei mesi, presso sedi con convenzioni attive Erasmus plus o presso Università estere riconosciute dall'Ateneo, allora verrà assegnato 1 punto aggiuntivo (sempre nel rispetto del limite massimo di 10 punti complessivi). La commissione, all'unanimità, è comunque libera di attribuire i dieci punti anche in deroga alle predette ripartizioni. La lode può essere conferita, su decisione unanime della commissione, nel caso si verifichino le due seguenti condizioni: • Il laureando dovrò avere la media pesata dei voti degli esami, espressa in 110mi, maggiore o uguale a 102. • Il punteggio finale complessivo, ottenuto nelle modalità sopra riportate, sia almeno di 110/110.