Il corso in breve

Il CdS forma personale altamente qualificato nell'ambito della ricerca, della conservazione e della valorizzazione del patrimonio archeologico e storico artistico. Si articola in due percosrsi didattici: "Archeologia" (LM2) e "Storia dell'Arte" (LM89) focalizzati sulle discipline legate all'archeologia e alla storia dell'arte nella loro accezione più ampia dall'età antica a quella contemporanea con aperture verso i paesi europei e extra europei. Il laureato sarà in grado di svolgere ricerche di alta specializzazione e operare a livello progettuale presso imprese ed enti pubblici e privati impegnati nel patrimonio culturale globalmente inteso. Fornisce inoltre un'adeguata preparazione per l'accesso ai corsi di formazione per l'insegnamento e ai Dottorati di ricerca e alle diverse Scuole di Specializzazione.

Il corso in sintesi

icona tipo

Tipologia

Corso di Laurea Magistrale
icona durata

Durata corso

2 anni
icona crediti

Crediti

120
icona area

Classe di laurea

LM-2 - Classe delle lauree magistrali in Archeologia
icona area

Interclasse di laurea

LM-89 - Classe delle lauree magistrali in Storia dell'arte
icona Accesso

Tipo di accesso

Libero
icona lingua

Lingua del corso

Italiano
icona dipartimento

Dipartimento

DIPARTIMENTO DI LETTERE, ARTI E SCIENZE SOCIALI
icona sede

Sede

CHIETI

Insegnamenti per anno di corso

Anno di corso: 1
Obbligatori Non obbligatori
Anno di corso: 2
Obbligatori
  • PROVA FINALE 15 crediti - 0 ore Lingua/Prova Finale (LM-2) - Lingua/Prova Finale (LM-89)
Non obbligatori
  • DIPLOMATICA 6 crediti - 42 ore Affine/Integrativa (LM-2) - Caratterizzante (LM-89)
  • LETTERATURA ARABA 9 crediti - 63 ore A scelta dello studente (LM-2) - A scelta dello studente (LM-89)

Requisiti di ammissione

Potranno accedere alla Laurea Magistrale coloro che sono in possesso di Lauree Triennali in Beni Culturali (classe L- 1 ex DM 270), classe CI.13 (Scienze dei Beni Culturali ex DM 509), Diploma Università rio in Operatore dei Beni Culturali (ex L. 341/90), classe CI. 41 (Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali ex DM 509), classe L-43 (Tecnologie per la conservazione e il resta uro dei beni culturali ex DM 270) e i laureati nella classe CI.23 (Scienze e tecnologie delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda ex DM 509), classe L-3 (Scienze e tecnologie delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda ex DM 270 ed equiparati diplomi dell'Accademia di Belle Arti) e classe L-10 (Lettere ex DM 270}, classe CI. 5 (Lettere ex DM 509). Potranno inoltre accedere alla Laurea Magistrale i laureati provenienti da altri corsi di studio, anche con il vecchio
ordinamento purchè nel loro curriculum abbiano conseguito almeno 54 CFU complessivi nei settori scientifico-disciplinari previsti nella laurea triennale in Beni Culturali (tutte le L-ART*, tutte le L-ANT*, tutte L-FIL LET*, le L-OR da /01 a /06, L-LIN/01, M-GGR/01, tutte le M— STO*, IUS/10, IUS/18, ICAR/06, ICAR/15, ICAR 18 E ICAR 19, ICAR/21, GEO/01, GEO/07, GEO/02, GEO/10, BIO/08, M
DEA/01, FIS/07, SPS/08, SPS/10, CHIM/12). E' richiesta inoltre la capacità di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari, attraverso adeguata certificazione (idoneità linguistica acquisita nella Laurea Triennale o certificato europeo, pari al livello B1 della lingua inglese).
Per tutti gli studenti l'accesso è condizionato al possesso dei requisiti curriculari previsti dal regolamento e della personale preparazione.

Potranno accedere alla Laurea Magistrale coloro che sono in possesso di Lauree Triennali in Beni Culturali (classe L-1 ex DM 270), classe Cl.13 (Scienze dei Beni Culturali ex DM 509), Diploma Universitario in Operatore dei Beni Culturali (ex L. 341/90), classe Cl. 41 (Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali ex DM 509), classe L-43 (Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali ex DM 270) e i laureati nella classe Cl.23 (Scienze e tecnologie delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda ex DM 509), classe L-3 (Scienze e tecnologie delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda exDM 270 ed equiparati diplomi dell'Accademia di Belle Arti) e classe L-10 (Lettere ex DM 270), classe Cl. 5 (Lettere ex DM 509). Potranno inoltre accedere alla Laurea Magistrale i laureati provenienti da altri corsi di studio, anche di vecchio ordinamento, purchè nel loro curriculum abbiano conseguito almeno 54 CFU complessivi nei settori scientifico-disciplinari previsti nella laurea triennale in Beni Culturali (tutte le L-ART*, tutte le L-ANT*, tutte L-FIL LET*, le L-OR da /01 a /06, L-LIN/01, M-GGR/01, tutte le M-STO*, IUS/10, IUS/18, ICAR/06, ICAR/15, ICAR 18 E ICAR 19, ICAR/21, GEO/01, GEO/07, GEO/02, GEO/10, BIO/08, MDEA/01, FIS/07, SPS/08, SPS/10, CHIM/12). E' richiesta inoltre la capacità di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari, attraverso adeguata certificazione (idoneità linguistica acquisita nella Laurea Triennale o certificato europeo, pari al livello B1 della lingua inglese).
I requisiti per l'accesso sono valutati da un'apposita commissione secondo le modalità fissate nel regolamento. Tutti gli studenti per accedere al corso di studi magistrali in Beni Archeologici e Storico-Artistici dovranno presentare domanda di prevalutazione sulla piattaforma predisposta dalla Segreteria Studenti corredata da curriculum dettagliato e da ogni documento che attesti le attività formative seguite nella carriera di studi pregressa. La documentazione sarà esaminata dalla apposita commissione che provvederà a rilasciare il giudizio di idoneità all'iscrizione al CdS. Per ogni ulteriore aspetto si vedano gli artt. 4, 7, 8 del Regolamento didattico del CdS.

Obiettivi specifici del Corso e Sbocchi professionali

Il Corso di Studi Magistrale BASA ha come compito fondamentale quello di formare personale intellettuale altamente qualificato nell'ambito della ricerca, della conservazione e valorizzazione de patrimonio archeologico e storico-artistico, in grado di essere proficuamente impiegato nello studio, nella catalogazione e nell'elaborazione delle informazioni nel campo della gestione dei Beni Culturali, grazie ad una solida preparazione di taglio specialistico, assicurata dal corso di studi. Gli insegnamenti sono focalizzati sulle discipline legate all'archeologia e alla storia dell'arte, intese nell'accezione più ampia per ciò che riguarda tecniche e settori di produzione, dall'età antica a quella contemporanea, con ampie aperture verso l'arte dei paesi europei ed extraeuropei. Le discipline di tipo storico-critico e metodologico di ricerca costituiscono la base formativa del laureato, mettendolo in grado, al termine degli studi, di svolgere ricerche di alta specializzazione e di intervenire in autonomia nel dibattito critico ed anche di operare a livello progettuale presso imprese ed enti pubblici, nella gestione, valorizzazione e comunicazione del patrimonio culturale globalmente inteso Il Corso si prefigge, inoltre, di fornire un'adeguata formazione per accedere ai corsi di formazione per l'insegnamento della storia dell'arte negli istituti superiori, ai Dottorati di ricerca ed alle diverse Scuole di Specializzazione, che costituiscono un passaggio indispensabile per accedere alla carriera direttiva delle Soprintendenze Archeologiche, degli Istituti ed Enti pubblici e privati di Ricerca e alla carriera di ricerca e docenza in ambito Universitario. Il percorso formativo si articola in due anni, i primo dei quali dedicato alle discipline caratterizzanti il corso che comprendono i settori scientifico disciplinari della storia antica e medievale, dell'archeologia e della storia dell'arte; il secondo è invece dedicato alle discipline tecnico-scientifiche e metodologiche, dalla legislazione alle discipline archeometriche, oltre ad alcuni settori di ambito strettamente umanistico volti a completare i quadro culturale di riferimento.

L'attività di orientamento e tutorato in itinere si svolge in presenza da parte di tutti i docenti coinvolti e all'occorrenza anche in modalità telematica.
L'orientamento in itinere si svolge in modo continuo in tutta la durata dell'anno accademico attraverso diverse modalità, sia con incontri con i docenti tutors, che con studenti tutors. Tutti i docenti svolgono tale attività nell'ambito dei loro orari di ricevimento.
In particolare, l'attività di tutorato in itinere è volta a risolvere eventuali criticità nei seguenti ambiti:
- assistenza per lo svolgimento di periodi di formazione all'esterno (tirocini e stage)
- assistenza nella compilazione del piano di studi;
- informazioni sull'organizzazione didattica (docenti, orari, aule, lezioni);
- supporto nella pianificazione degli studi;
- informazioni su passaggi/trasferimenti.
- prova finale (scelta della materia).
Gli studenti possono rivolgersi, invece, ai docenti tutor loro assegnati al momento dell'iscrizione, per linee di indirizzo volte alla migliore fruizione e finalizzazione dei corsi, in particolare per il piano di studi, anche in vista del lavoro di tesi.
Gli studenti in molti casi già in possesso di una laurea magistrale o lavoratori, tendono a privilegiare il rapporto con il tutor di riferimento, con il quale di solito si rapportano anche per svolgere il lavoro di tesi di laurea. Solo nella fase iniziale del percorso più frequentemente sfruttano le azioni messe in atto dal cds per l'orientamento e il tutorato.
I seguenti docenti svolgono servizio di tutoraggio in itinere
Maria Giulia AURIGEMMA
Fabio BENZI
Iole CARLETTINI
Gaetano CURZI
Vasco LA SALVIA
Oliva MENOZZI
Maria Carla SOMMA
Sonia ANTONELLI
Claudia D'ALBERTO
Il dipartimento di riferimento (DILASS) seleziona con apposito bando studenti tutor per il CdS, laureandi o dottorandi, per supportare gli studenti in problematiche di carattere pratico e logistico, attualmente svolgono tale attività i seguenti studenti: Alessia Checchia, Valentiva De Santis, Luigi Pignoli e Marco Verzella.
Nel quadro delle numerose convenzioni e accordi di partenariato con enti pubblici e privati operanti nell'ambito dei Beni Culturali archeologici e storico artistici gli studenti del CdS hanno, inoltre, modo di entrare in proficuo e continuo contatto, grazie ad attività di tirocinio e stages, con le realtà lavorative di settore avendo così occasione di orientarsi e testarsi sulle future possibilità nel campo del lavoro (vedi Quadro B5, Assistenza per lo svolgimento di periodi di formazione all'esterno).
Il presidente del CdS organizza periodicamente incontri rivolti a tutti gli studenti del corso, per dare informazioni riguardo l'organizzazione generale del corso e le iniziative previste per l'AA in corso e al tempo stesso raccogliere le richieste e i problemi che gli studenti incontrano nel frequentare il percorso di studi. Tutta l'attività di tutorato in itinere viene costantemente monitorata dal Presidente del CdS e dai docenti Tutors al fine di valutarne l'impatto e l'efficacia sugli studenti.

Mobilità internazionale

L'Ateneo dispone di un ufficio Relazioni internazionali che fornisce assistenza riguardo gli accordi per la mobilità internazionale degli studenti nel quadro dei rapporti ERASMUS e ERASMUS PLUS, le cui attività sono illustrate nella sezione dedicata del sito web (<a href="https://www.unich.it/percorsi/international).">https://www.unich.it/percorsi/international).</a> Sono inoltre attivi accordi bilaterali specifici con altri atenei europei per lo sviluppo di scambi e ricerche comuni nel settore della valorizzazione del patrimonio culturale archeologico e storico-artistico. Per la mobilità internazionale di Ateneo si vedano il progetto 'Erasmus' ed il progetto 'Leonardo'. Il CdS si coordina per questi aspetti con il Tutor per le attività internazionali del Dilass prof.ssa Del Fuoco e con il delegato Relazioni Internazionali sempre del Dilass prof.Caccamo, internamente al CdS sono referenti per i rapporti internazionali e l'internazionalizzazione i prof. Vasco La Salvia e Francesco Caccamo. I suddetti referenti provvedono alla promozione e allo svolgimento delle attività agli studenti incoming e outgoing, sia nell'ambito del progetto Erasmus+ sia nell'ambito delle convenzioni per la mobilità degli studenti e dei docenti e delle Summer School. Nei mesi di novembre e dicembre 2022 sono stati promossi diversi incontri durante le ore di lezione per far conoscere i programmi di mobilità agli studenti. Il Presidente del CdS ha inoltre sollecitato i referenti a indirizzare verso la richiesta di mobilità da svolgersi durante il percorso magistrale gli studenti dell'ultimo anno di triennale, in modo da poter eventualmente svolgere il periodo all'estero già nel corso del I anno di magistrale. Già dall'anno accademico in corso si stanno rilevando segnali positivi relativi riguardo alle richieste di outgoing nell'ambito delle convenzioni Erasmus, mentre si sono registrate iscrizioni al CdS da parte di studenti extracomunitari. Gli studenti incoming possono rivolgersi all'indirizzo dedicato: [email protected]
Gli accordi al momento riguardano sostanzialmente programmi di formazione e svolgimento della tesi di laurea (v. lista degli accordi in allegato).
Per incoraggiare la partecipazione degli studenti alla mobilità internazionale il CdS ha previsto (art. 9 del Regolamento Didattico) a partire dalla coorte 2019 che per la prova finale :'Agli studenti che hanno fatto un'esperienza di studio nell'ambito del progetto ERASMUS o delle convenzioni internazionali attivate dal Dipartimento di riferimento (DILASS) e da quello coinvolto (DISPUTER) viene attribuito un ulteriore punto alla votazione finale'. Dal 2021 ad ulteriore sostegno della mobilità è stata stabilita una integrazione alla borsa finanziata dal Dilass.
Il CdS cerca inoltre di incrementare le forme e le modalità di svolgimento di attività di studio e ricerca all'estero facendo perno sui numerosi rapporti in essere con università ed enti di ricerca stranieri in modo da permettere anche per periodi brevi e per specifiche finalità tecnico-scientifiche la mobilità verso l'estero degli studenti del corso di laurea e consentire il regolare riconoscimento di tali attività come attività di formazione internazionale. In questo ambito si cerca di promuovere anche attività incoming da parte di studenti stranieri. Su questa linea ci si era mossi già dal 2018-2019 quando è stato avviato il progetto EuroTeCH (European Technologies and strategies for Cultural Heritage at risk Tecnologie e strategie europee per il patrimonio culturale a rischio (Erasmus Plus), di cui è stata responsabile la prof. Menozzi, che ha vinto la Call 2018 KA203 Erasmus Plus-Strategic Partnerships for Higher Education. Il progetto ha coinvolto gli studenti BASA e del dottorato e ha fatto leva sul CAAM, Centro di Ateneo di Archeometria e Microanalisi, con un consorzio partecipato di partner accademici e privati che ha compreso anche, tra le sue molteplici finalità, la creazione di un percorso formativo per una nuova figura professionale competitiva sul mercato del lavoro attuale, quella dell'archeologo esperto nella gestione delle situazioni di crisi dei Beni archeologici (catastrofi naturali, conflitti, mercato nero dei beni archeologici), grazie anche all'applicazione delle ICT, prevedendo moduli formativi integrati tra training pratici con percorsi teorici, attività laboratoriali, tecnologia applicate e protocolli di diagnostica all'avanguardia (Link del progetto:<a href="https://eurotech.udanet.it/mcode=home&cmpcode=schoolrooms&cmd=publiList&id_ctx=52).">https://eurotech.udanet.it/mcode=home&cmpcode=schoolrooms&cmd=publiList&id_ctx=52).</a>
Per quanto attiene invece il contingente degli studenti stranieri incoming stabilito dal CdS per l'a.a. 2023-2024 è di 15 unità.

Tirocini e stage

L'attività di tirocinio si effettua a scelta dello studente per almeno 75 ore, pari a 3 CFU, presso gli enti pubblici e privati selezionati e convenzionati (vedi allegato) attinenti all'indirizzo del corso di studio, o partecipando alle campagne di scavo nazionali o internazionali condotte dai docenti archeologi in Italia e all'estero; infine all'interno dell'università presso la Fototeca del DiLASS, il Museo Universitario, il Laboratorio di Archeologia e la Fototeca di Archeologia. Tali attività possono essere computate nell'ambito dell'esperienza di lavoro sul campo richiesta dal Ministero della Cultura per essere inseriti negli elenchi dei Professionisti dei Beni Culturali (Archeologi, Storici dell'Arte) (D.M. 244 del 20 maggio 2019). Gli studenti possono incrementare il monte ore di tali attività, acquisendo ulteriori CFU che vengono computati nell'ambito dei CFU fuori piano fino ad un massimo di 18 CFU. Tutor referente è la prof.ssa Maria Giulia Aurigemma, referente amministrativo la dott.ssa Maria Cristina Ricciardi; elenchi, regolamento, modulistica e modalità al link tirocini del sito del DiLASS. Dal 2021 è stato creato un apposito Team per il tirocinio, sia per avere un canale diretto con gli studenti, sia per utilizzarlo per i rapporti con gli stakeholders. La possibilità di interazione tra i diversi soggetti coinvolti nelle attività di tirocinio e stage attraverso questo canale ha reso più agevole e rapido il passaggio di informazioni, il confronto e la soluzione di eventuali problemi. Grazie alle numerose convenzioni con enti pubblici e privati operanti nei vari settori (parchi archeologici, musei, laboratori di ricerca, gallerie d'arte), agli allievi viene offerta un'ampia gamma di possibilità di formazione durante e dopo gli studi. Tali attività nella loro varietà consentono agli studenti di entrare in contatto diretto con le diverse forme del lavoro relative ai Beni Culturali archeologici e storico-artistici e rappresentano un momento importantissimo del progetto formativo che gli studenti affrontano con entusiasmo, acquisendo ottime competenze spendibili in seguito nel mondo del lavoro. La fine delle restrizioni sanitarie ha permesso una ripresa a pieno di queste attività, anche se in numero molto ridotto viste le difficoltà logistiche alcuni studenti (6/7 studenti) avevano scelto comunque di compiere tirocini esterni. Ai già numerosi accordi si sono aggiunte nel 2023 altre quattro nuove convenzioni con Enti esterni per il tirocinio curriculare (Fondazione Musei Civici di Loreto Aprutino, Archivio di Stato di Chieti, Arcidiocesi di Pescara-Penne, Convitto Nazionale G.B. Vico e scuole annesse), che contribuiscono ad aggiornare e ad ampliare le possibilità di esperienza egli studenti. La referente amministrativa, Dott. Maria Cristina Ricciardi, opera una costante attività di monitoraggio su tutto il percorso dei tirocini, fornendo periodicamente quadri di sintesi sull'andamento dei tirocini stessi con risultati sempre lusinghieri, visto il grado di soddisfazione manifestato sia dagli studenti, che dai rappresentanti degli enti ospitanti.L'Ateneo dispone, inoltre, di un ufficio che fornisce assistenza per lo svolgimento di periodi di formazione all'esterno (tirocini e stage).

Prova finale

La prova finale consiste nell'elaborazione e nella discussione di una tesi di laurea in cui il candidato deve essere in grado di esprimere contenuti di ricerca originali, dando prova di conoscere e saper applicare i più avanzati metodi della ricerca scientifica di settore. La stesura dell'elaborato sarà seguita da un docente supervisore e da un correlatore e dovrà vertere su uno dei settori scientifico disciplinari caratterizzanti il curriculum seguito. L'elaborato dovrà comprendere un abstract in lingua inglese di 700 parole.

La stesura dell'elaborato di tesi sarà seguita da un docente supervisore (relatore) e da un altro docente che abbia competenze e interessi scientifici affini alle tematiche oggetto della tesi (correlatore), e dovrà vertere su uno dei settori scientifico disciplinari caratterizzanti il curriculum seguito. L'elaborato dovrà comprendere un abstract in lingua inglese di 700 parole ed avere uno sviluppo congruente con le tematiche trattate, comprendente anche tutto l'apparato grafico, fotografico e documentario utile alla loro comprensione. La prova finale prevede la discussione pubblica davanti ad una commissione costituita da un minimo di 7 docenti del corso e/o eventuali correlatori esterni. La discussione dell'elaborato si svolge in lingua italiana, ma è possibile, qualora il candidato lo desideri farla in inglese, previo accordo con il relatore. La Commissione giudicatrice esprime la votazione finale in centodiecidecimi e può, all'unanimità, concedere al candidato il massimo dei voti con lode. Il voto minimo è 66/110. La Commissione giudicatrice attribuisce fino ad un massimo di 6 punti per la prova finale avendo come criteri la qualità scientifica e l'originalità dell'elaborato, la maturità scientifica del candidato e la capacità di sintesi e la chiarezza espositiva dimostrate durante lo svolgimento della prova stessa. Agli studenti che hanno fatto un'esperienza di studio nell'ambito del progetto ERASMUS o delle convenzioni internazionali attivate dal Dipartimento di riferimento (DILASS) e da quello coinvolto (DISPUTER) viene attribuito alla votazione finale un ulteriore punto.

A chiarimento del genere di elaborati richiesti per la prova finale si elencano alcuni titoli delle tesi discusse nelle ultime sessioni di laurea:
Per Archeologia
- L'edilizia civile medievale di Sulmona dal XIII al XV secolo.
- La produzione tessile nel Medioevo: dati iconografici e archeologici a confronto.
-
Per Storia dell'Arte
- La decorazione pittorica di Santa Maria Maggiore a Lanciano
- L'iconografia dei Tarocchi
- La scultura funeraria di Antonio Baboccio
- Montecassino e il Bestiario
- Gli eremi della Val Roveto
- La Madonna con il Bambino di Santa Maria Maggiore a Firenz