La seconda fase del progetto

La seconda fase di realizzazione del campus parte con l'acquisizione di un'area ulteriore a est, verso la città alta, su cui insediare il corso di laurea e la clinica di Odontoiatria, la ex facoltà di Medicina nella sua sistemazione definitiva, quella di Farmacia e due importanti centri di ricerca nel campo medico.

La necessità di realizzare un incremento volumetrico di gran lunga superiore rispetto all'idea originaria del campus, ha suggerito di concentrare la nuova edificazione in un nucleo compatto nella fascia orientale del lotto. La soluzione proposta, significativamente denominata "cittadella della scienza", trova una prima importante ragione nell'opportunità di creare sul bordo dell'area un limite architettonico forte, in grado di separare, anche visivamente, i nuovi edifici dal grande ospedale adiacente. Allo stesso tempo questa scelta architettonica risponde a evidenti ragioni funzionali che suggeriscono l'opportunità di localizzare i Corsi di Studio sanitari in prossimità del complesso ospedaliero.

La soluzione architettonica della cittadella adotta un rapporto col terreno diverso rispetto agli edifici realizzati nel corso della prima fase: in questo caso un imponente basamento costituisce una sorta di "suolo artificiale" su cui si dispone il complesso ordinato degli edifici per i Corsi. E una grande piazza-belvedere orizzontale, scavata da un sistema di patii in corrispondenza di aule e laboratori, che contiene anche un sistema di parcheggi interrati. La sagoma trapezia del basamento è in stretta relazione geometrica con il tracciato che regola gli altri edifici del campus e sul lato sud si interrompe allineandosi al cono visivo definito dai dipartimenti della exfacoltà di Lettere. Gli edifici sul terrazzamento sono disposti in due file di corpi paralleli, collegati tra loro da elementi vetrati più bassi. I corpi di fabbrica lineari sono orientati in senso trasversale rispetto al pendio prevalente, lasciando una certa trasparenza tra monte e valle.

Allineati con il polo didattico, i due centri di ricerca medica sono localizzati sull'altro lato della valle, su cui si affacciano con un'alternanza di snelle torri e corpi vetrati.

Per rafforzarne l'unità architettonica, a fronte della spiccata varietà tipologica, la costruzione del campus è stata risolta con pochi materiali, utilizzati ripetutamente per i diversi edifici. La soluzione prevalente è quella del mattone a faccia vista, realizzato attraverso murature di cortina sovrapposte ai telai strutturali in calcestruzzo armato, messe in opera con la tessitura costruttiva caratteristica del muro a due teste. L'uso del mattone a vista riguarda in particolare i primi edifici costruiti: la ex facoltà di Lettere, il Centro sportivo, il Rettorato, e infine il basamento della cittadella. All'interno di questa scelta generale, alcuni punti di particolare valore rappresentativo, quali il fronte del rettorato sulla valle o il blocco cilindrico dell'aula magna, sono evidenziati dall'inserimento di pareti in travertino.