Tony Vaccaro

Tony Vaccaro

Michelantonio Celestino Onofrio Vaccaro (che in seguito assumerà il nome di Tony) nasce il 20 dicembre 1922 a Greensburg, in Pennsylvania, da padre e madre molisani emigrati agli inizi del XX secolo.

A causa della morte prematura dei genitori, vive l’infanzia e l’adolescenza  a Bonefro, in Molise, dove frequenta le scuole.

A novembre del 1939, prima dell'entrata in guerra dell'Italia, ritorna negli Stati Uniti.

Fino al 1943 frequenta la High School dove si introduce alle sperimentazioni fotografiche e acquista la sua prima fotocamera, una Argus C3 chiamata "the brick", il mattone, per la sua pesantezza

Nel 1943 viene arruolato nell’Esercito degli Stati Uniti e, nell’aprile del 1944, è inviato in Inghilterra con l’83a Divisione di Fanteria come soldato “col permesso di fotografare”.

Prende parte allo sbarco in Normandia, dove viene ferito, e poi, alla progressiva liberazione dell’Europa occidentale.

Arriva fino alle porte di Berlino. Nel corso del conflitto, ha scattato circa 4.000 fotogrammi.

Nel 1945, Vaccaro viene congedato ma rimane in Europa, a Parigi, come fotografo per il ministero degli esteri Americano.

Nel 1947 diventa fotografo ufficiale per il giornale dell’esercito americano, The Stars and Stripes  e scatta le foto dei primi voli alleati su Berlino, assediata dall’esercito russo. Queste vengono poi pubblicate sul magazine Life.

Viene ferito in Spagna nel corso un reportage sui Baschi separatisti, vicino Bilbao.

 

Durante tutta la sua permanenza in Europa, nel dopoguerra, torna spesso in Italia e in Molise dove mette a punto la sua tecnica e la sua arte fotografando l’Italia e i personaggi della Ricostruzione.

Nel 1949 ritorna in America e si specializza in Giornalismo e Scienze alla Long Island University.  Da settembre 1950 inizia a lavorare come fotoreporter per i più prestigiosi magazines americani:  Flair, Look,  Time, Life.

Da febbraio 1954 a settembre 1956, è corrispondente a Roma per Time-Life. I suoi servizi si occupano di moda, cinema, arte, sport e del Vaticano.

Ad ottobre del 1956 ritorna a New York per le riviste Look e Venture e quindi, dal 1964 al 1968, di nuovo in Italia per i grandi magazines americani

Nel 1969 è di nuovo in America dove continua a svolgere la sua attività di magazine photographer da un continente all’altro con una speciale predilezione per la sua amata Italia.

Dall’inizio della sua attività professionale ed artistica, Tony Vaccaro ha fotografato i personaggi più famosi del XX secolo (Chaplin, Brando, Callas, Dietrich, Clark Gable, Fellini, Sophia Loren, Kennedy, Le Corbusier, Marcel Marceau, Peggy Guggenheim, Ernst Pollock, Grace Kelly, Anna Magnani, Picasso, l’architetto Wright, De Chirico, De Sica, Burri, Ferrari ed altri della politica e dell’industria), ma ritrae magistralmente anche gente comune, regalandoci immagini toccanti e piene di realismo.

Dal 1970 al 1981 insegna “Fotografia” alla Cooper Union University di New York.

 

Tony Vaccaro nel suo ruolo di "testimone del tempo" espone nel 1982 la sua prima mostra alla Heller Gallery di New York: “In creative company”, 100 sue fotografie di grandi personaggi.

Da allora ha esposto le sue immagini in centinaia di mostre, in tutti i paesi del mondo, come testimonianza storica di più di 70 anni di avvenimenti e dei  personaggi del XX secolo da lui fotografati e, in molti casi, di cui è diventato anche amico.

Tra le sue mostre più prestigiose, quelle sugli “Scatti di guerra”, esposte innumerevoli volte dal 1994 in tutti i paesi d’Europa ed, in particolare, a Parigi, nel 50° anniversario del D-day dove, il presidente francese, Francois Mitterand, lo ha insignito con la Legion D’Honneur. Sempre in Francia ha ricevuto il riconoscimento di Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere e il Premio Bayeux dei Correspondenti di Guerra.

Dal 1995, Vaccaro ha esposto le sue foto di guerra e del dopoguerra in tutte le città tedesche più importanti e ancora in Francia, a Buenos Aires e, nel 1998, a Berlino, dove ha tenuto una mostra congiunta assieme al famoso fotografo di guerra russo Jewenl Chaldej.

“Scatti di guerra” ha avuto la sua sede più prestigiosa e di successo nel 2009, a Roma, nella prestigiosa sede delle Scuderie del Quirinale.

Una delle mostre più volute da Tony Vaccaro, (esposta in moltissime città d’Italia già dal 1995 fino ad oggi), è “La mia Italia”, una testimonianza affettiva e di gratitudine di Tony all’Italia delle sue origini, quella della ricostruzione dei suoi uomini, del lavoro e delle sue opere d’arte.

 

Molte sono ancora oggi le mostre di Vaccaro in tante città americane, europee ed italiane sui grandi personaggi tra le quali quella sulla pittrice O’Keeffe e quella su Frank Lloyd Wright, quest’ultima esposta a novembre del 2008, nel prestigioso Excelsior di Venezia Lido.

A settembre 2011, a 10 anni dal tragico crollo delle Twin Towers a New York, è stata esposta a Roma la mostra “Le torri gemelle, 10 anni dopo”.

A novembre 2012 è stata esposta alla Willy Brandt House di Berlino, “Retrospektive”: 70 anni di fotografia di Tony Vaccaro.

Quest'anno, a giugno 2014, Tony Vaccaro è stato ospite d'onore al Memorial di Caen nel 70° anniversario dello sbarco in Normandia ed è stato premiato di nuovo per il particolare significato pacifista delle sue fotografie tra le quali, la più famosa, “Il bacio della liberazione”. Questa foto, scattata ad agosto del 1944 a Saint Briac sur Mer in Normandia, gli è valso l'intitolazione della piazza  principale della cittadina francese (Place Tony Vaccaro).

Le opere di Tony Vaccaro, sono presenti in numerose collezioni private ed in molti musei: il Metropolitan Museum di New York, la George Eastman House di Rochester di New York ed il Centre Pompidou di Parigi. Una parte dei suoi negativi, Vaccaro li ha donati alla Libreria del Congresso di Washington.

I riconoscimenti più importanti di Vaccaro per la sua attività professionale sono:

-       Nel 1963 la medaglia d’oro per la migliore fotografia di moda dall’Art directors’ Club di New York (la prima foto di modella di colore su una rivista come Look, notoriamente riservata ai bianchi).

-       Nel 1969 riceve la Megaglia d’Oro per la migliore fotografia a colori nel mondo, dalla World Press Association in Olanda.

-       Nel 1995 riceve la medaglia di “Ufficiale al Merito dal Granduca di Lussemburgo”.

-       Nel 2005, viene assegnata a Tony la più importante medaglia della Repubblica Federale Tedesca, la Croce di Verdienstkreuz, per meriti acquisiti in ambito economico, sociale e culturale).

 

Tutti i più importanti critici della fotografia hanno collocato Tony Vaccaro tra i grandi della fotografia de XX secolo. La più significativa lo identifica come "fotografo dell'istintivismo"

 

Tony Vaccaro, che oggi abbiamo il grande onore di ospitare come nostro contemporaneo, ha oggi 93 anni e vive a Long Island City, New York (USA).